tag:blogger.com,1999:blog-79704334133355107002024-03-13T11:56:39.849+01:00Alfredo Ferraraogni parola è un approdo. ogni parola è una nuova partenzaAlfredohttp://www.blogger.com/profile/18038470027138590405noreply@blogger.comBlogger90125tag:blogger.com,1999:blog-7970433413335510700.post-31464256239797975022012-08-03T18:45:00.001+02:002012-08-03T18:45:43.791+02:00La questione 'capitale' di Taranto<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.ilcorsaro.info/images/taranto/ilva_vista_dal_lungomare.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="http://www.ilcorsaro.info/images/taranto/ilva_vista_dal_lungomare.JPG" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<div dir="ltr" style="font-family: Tahoma; font-size: 13px;">
<div dir="ltr">
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 19px; margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.5cm; margin-right: 1cm; padding: 0px !important;">
La questione della chiusura dello stabilimento dell'Ilva di Taranto è emblematica dei tempi in cui viviamo al pari del dibattito che a partire da essa è scaturito.</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 19px; margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.5cm; margin-right: 1cm; padding: 0px !important;">
La nascita di quello stabilimento fu profondamente figlia del proprio tempo: di un'Italia che schierata tra le fila del capitalismo durante la guerra fredda non riusciva a sviluppare un tessuto produttivo omogeneo e solido su tutto il territorio nazionale e, attraverso l'intervento statale per mano della Cassa del Mezzogiorno, cercava di industrializzare le aree periferiche del paese. Nacquero così, tra gli altri, gli stabilimenti Italsider di Bagnoli e Taranto. Allora l'impatto ambientale non era considerato come un pericolo da tenere in considerazione e questi nuovi stabilimenti erano salutati positivamente (o non osteggiati) da tutto l'arco costituzionale: dai partiti di governo che speravano in questa maniera di far crescere il capitalismo italiano e dalle sinistre che vedevano nella fabbrica lo strumento per attuare quella metamorfosi del sottoproletariato meridionale in classe operaia consapevole di se stessa. Nacque così a Taranto il più grande stabilimento siderurgico d'Europa.</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 19px; margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.5cm; margin-right: 1cm; padding: 0px !important;">
Con il passare dei decenni l'impatto ambientale di quella presenza diventò sempre più evidente, ma non portò a un'inversione di rotta. Purtroppo di mezzo ci passarono gli sciagurati anni '80, quando l'intervento pubblico smise per mano socialista di creare occupazione, potere d'acquisto e crescita economica ma si concentrò sulla coltivazioni di piccoli e grandi clientelismi capaci di garantire un ritorno elettorale sul breve termine. Contemporaneamente la classe operaia perdeva terreno: in primo luogo per via di una metamorfosi interna dovuta alle pratiche di esternalizzazione (che trasformavano gli ex-lavoratori dipendenti in piccoli imprenditori in concorrenza tra loro) e alla riduzione del numero degli occupati in virtù di un'innovazione tecnologica frenetica; in secondo luogo per ciò che avveniva al suo esterno: innanzitutto il crollo del blocco sovietico e la crescita di un enorme esercito industriale di riserva (che, come scrive Luciano Gallino, ha portato a quadruplicare in 20 anni la forza lavoro disponibile) e poi per il progressivo potere acquisito dalla finanza nella governance aziendale (che può essere rozzamente riassunto nel 'più forza agli azionisti, meno agli operai').</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 19px; margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.5cm; margin-right: 1cm; padding: 0px !important;">
In questo contesto si inserisce il progressivo ritirarsi dello stato dall'economia: negli anni '90 lo stabilimento Italsider di Taranto passò in mano privata (ritornando Ilva). Erano anni in cui l'Italia doveva rientrare nell'euro e dimostrare di avere i conti in ordine fu il nostro lasciapassare: svendere patrimonio pubblico fu utile a tal fine. D'altronde se la vulgata egemone vuole che spesa pubblica è sempre sinonimo di clientelismo, se la classe operaia capace di imporre con la propria forza un intervento dello stato a proprio favore non c'è più, se le aziende private (in virtù del loro intreccio con la grande finanza) hanno una capacità di muoversi più agevolmente nella concorrenza, perché continuare a tenere in mano pubblica uno stabilimento mastodontico come quello di Taranto?</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 19px; margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.5cm; margin-right: 1cm; padding: 0px !important;">
I Riva hanno acquistato lo stabilimento in questo contesto ed in questo stesso contesto hanno potuto amministrarlo impunemente negli ultimi 17 anni, negando il danno ambientale che stavano compiendo certi di farla franca in virtù del ricatto occupazione e approfittando delle maglie larghe lasciate dallo stato alle imprese.</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 19px; margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.5cm; margin-right: 1cm; padding: 0px !important;">
Questa metamorfosi così imponente ha fatto sì che dal dibattito pubblico italiano nell'ultimo ventennio sia sparita completamente una discussione in merito alla politica industriale (riassumibile nel fatto che la triade di questioni 'cosa' 'quanto' e 'come' produrre sia di pubblico interesse e non possa essere lasciata solo nelle mani del mercato). Ciò ha fatto parte dell'effetto domino della crisi degli stati-nazionali europei ed ha ingenerato, in virtù della frustrazione della popolazione locale decimata dai mali prodotti dall'Ilva, l'idea che non valesse neanche la pena mettere in questione le modalità della produzione d'acciaio e che l'alternativa secca fosse quella tra la modalità presente (produttrice di diossina e tumori) e lo smantellamento della produzione. Nei confronti di questa semplificazione occorre oggi avere rispetto: in quale autorità avrebbero dovuto i cittadini di Taranto e dintorni riporre la loro fiducia affinché si imponesse alla proprietà di convertire ecologicamente la produzione? In uno stato e in una politica la cui forza contrattuale nei confronti della grande impresa tutta è stata ridotta quasi a zero?</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 19px; margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.5cm; margin-right: 1cm; padding: 0px !important;">
Negli ultimi anni abbiamo spesso sentito rivendicare da parte delle oligarchie politiche il cosiddetto “primato della politica” quando hanno avuto bisogno di difendersi dalle indagini della magistratura o hanno dovuto resistere alle istanze poste dai movimenti. Mai si è tentato neanche timidamente di rivendicarlo quando si trattava di stabilire a chi spettasse l'ultima parola sulla vita e sulla morte, sul lavoro, il benessere e la povertà legati al funzionamento dei cicli produttivi. Farlo non avrebbe certamente cambiato lo stato delle cose ma sarebbe servito quantomeno a tenere vivo e presente un elemento problematico e drammatico di questi tempi.</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 19px; margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.5cm; margin-right: 1cm; padding: 0px !important;">
Questa omissione continua oggi nella discussione innescata dalla decisione della magistratura: “bisogna conciliare ambiente e lavoro” dicono. In questa spiegazione e soluzione manca però un terzo attore, fondamentale, senza il quale non si riesce a capire come si è arrivati fin qui e non sarà possibile conciliare un bel niente: si tratta del capitale, quello a cui l'opinione pubblica ha smesso di fare domande e la politica ha smesso di imporre decisioni, lasciandolo unico attore sul palco della contemporaneità. Quando poi questo produce disastri li si può sempre camuffare per accidenti o (come nel caso di Taranto) liquidare, contrapponendo al formalismo degli azzeccagarbugli il realismo, il potere e il ricatto di chi produce ricchezza per sé distribuendo le briciole agli altri.</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 19px; margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.5cm; margin-right: 1cm; padding: 0px !important;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 19px; margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.5cm; margin-right: 1cm; padding: 0px !important;">
-------------------------------------------------------------------------</div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 19px; margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.5cm; margin-right: 1cm; padding: 0px !important;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 19px; margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.5cm; margin-right: 1cm; padding: 0px !important;">
da <a href="http://www.ilcorsaro.info/Ambiente/la-questione-capitale-di-taranto.html">Il Corsaro</a> (3/8/12)</div>
</div>
</div>
<div style="font-family: Tahoma; font-size: 13px; padding: 0px !important;">
</div>
<span style="font-family: Tahoma; font-size: 13px;"></span>Alfredohttp://www.blogger.com/profile/18038470027138590405noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7970433413335510700.post-89571490470193218682012-07-17T13:18:00.002+02:002012-07-17T14:24:16.745+02:00Il referendum anti-casta: politica e anti-politica al tempo della crisi<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://ilcorsaro.info/images/luglio2012/casta.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="262" src="http://ilcorsaro.info/images/luglio2012/casta.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="line-height: 20px; margin-bottom: 15px; margin-top: 15px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="line-height: 20px; margin-bottom: 15px; margin-top: 15px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Per capire il momento che l'Italia sta vivendo occorre fare un passo indietro a quegli anni '80 nei quali tutto il mondo, belpaese incluso, hanno vissuto una brusca inversione di tendenza nelle politiche pubbliche e nelle culture politiche egemoni. Farlo non è facile, perché significa raccontare una storia di cui siamo ancora, ahi-noi, parte. Provarci però è a mio avviso l'unico tentativo possibile per uscire da un labirinto all'interno del quale vaghiamo confusi, talvolta cedendo al fatalismo, talaltra prestando il fianco a frustrazioni e retoriche semplicistiche.</span></div>
<div style="line-height: 20px; margin-bottom: 15px; margin-top: 15px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Negli anni '80 l'Italia ha accumulato un immenso debito pubblico in una modalità che di keynesiano ha davvero poco: se nella dottrina del grande economista l'indebitamento era funzionale a finanziare politiche capaci di generare occupazione, quindi potere d'acquisto e una crescita economica capace di onorare i debiti contratti, negli anni '80 le forze politiche al governo (DC e PSI) hanno contratto debiti per fare regalie che gli garantissero ritorni elettorali sul breve termine. Quella fase ha ingenerato nell'opinione pubblica italiana un'equazione (con la quale tutt'ora siamo costretti a fare i conti) secondo la quale la spesa pubblica sarebbe tout court uno spreco e che tagliarla indistintamente servirebbe a liberare le energie del sistema produttivo.</span></div>
<div style="line-height: 20px; margin-bottom: 15px; margin-top: 15px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Durante gli anni '90 questa eredità ideologica tutta nostrana si è sposata con la rivoluzione neo-conservatrice partita nel decennio precedente in ambito anglo-americano con le presidenze di Margareth Tatcher e Ronald Regan. Questo impasto era cementificato e tenuto assieme dal mito dell'imprenditore di se stesso, dall'idea che la competizione fosse l'unica forma possibile di convivenza e dalla sfiducia nell'intervento pubblico. La destra ha trovato in Berlusconi il suo interprete ideale e la sinistra si è divisa tra chi tentava di governare globalizzazione e neo-liberismo mitigandole con delle pillole di una socialdemocrazia in crisi e chi invece rifiutava ciò mostrandosi però incapace di formulare una proposta politica capace di affrancarsi dal minoritarismo.</span></div>
<div style="line-height: 20px; margin-bottom: 15px; margin-top: 15px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">L'unica utopia risolutrice sbandierata dal centro-sinistra italiano è stata quella dell'unificazione europea: il trasferimento di poteri dagli stati nazionali agli organismi comunitari è stato però tanto celere laddove creava nuove opportunità per il commercio e la speculazione finanziaria quanto immobile laddove si trattava di costruire gli strumenti politici per governare questa transizione e non lasciare i capitali liberi di ricattare gli stati membri.</span></div>
<div style="line-height: 20px; margin-bottom: 15px; margin-top: 15px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Poi è arrivata la crisi economica americana del 2008 ed ha spazzato via tutto ciò, a tal punto che oggi, a soli 4 anni di distanza, sembra passato un secolo. Quando la crisi è arrivata in Europa, colpendo gli anelli deboli della catena (a cui abbiamo entusiasticamente preso parte non prendendo atto della mutata situazione), ha avuto gioco facile ad inserirsi negli interstizi lasciati da quel processo di unificazione incompiuto.</span></div>
<div style="line-height: 20px; margin-bottom: 15px; margin-top: 15px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Oggi, con questo governo tecnico, stiamo procedendo su una strada che la Francia ha già ampiamente sconfessato nelle ultime elezioni e che si appresta a subire lo stesso destino in Germania. Possiamo così riassumerne la dottrina: per contrastare la fuga dei grandi investitori istituzionali (fondi pensione, fondi di investimento, compagnie assicurative e banche di investimento) bisogna assicurare che il rischio default sia scongiurato tagliando la spesa sociale ovunque (la spending review ne è un esempio) e, laddove è possibile, svendendo patrimonio pubblico. Il dettaglio che così facendo si tampona la situazione d'emergenza ma non si pongono le condizioni per una uscita strutturale dalla crisi non viene preso in considerazione: a distanza di pochi mesi ci stiamo abituando a ritrovarci con il disagio sociale provocato dalle misure lacrime e sangue, in recessione, nuovamente sotto il ricatto dei mercati e con un pezzo di patrimonio pubblico e di tutela sociale in meno da svendere o da ridimensionare.</span></div>
<div style="line-height: 20px; margin-bottom: 15px; margin-top: 15px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Le carte da giocare per il nostro paese sono poche: solo una politica economica europea, la riscrittura delle regole del rapporto politica-finanza su base europea (a cominciare dalla Tobin Tax, passando per una riforma della BCE e delle reali misure anti-spread che mettano da parte l'austerity) possono provare a invertire la rotta. Per farlo servirebbe un equilibrio politico in Europa profondamente diverso da quello attuale (e che, almeno per quanto riguarda la Germania è possibile nel breve periodo, sperando che non sia troppo tardi!); equilibrio al quale l'Italia non può non partecipare. Nel frattempo però non si capisce quale forza politica italiana dovrebbe farsi carico di queste istanze, visto che il Pd sostiene questo governo che ha fatto diventare l'austerity dottrina costituzionale e i partiti alla sua sinistra si stanno dimostrando ancora incapaci di proporre un discorso capace di parlare a tutta la società.</span></div>
<div style="line-height: 20px; margin-bottom: 15px; margin-top: 15px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">L'opinione pubblica italiana d'altronde, in virtù soprattutto del silenzio dei grandi partiti e del conformismo dei grandi giornali, non sembra minimamente consapevole di quanto drammatica sia la situazione e laddove non cede al fatalismo individua come unica causa di mali a cui è incapace di dare una forma e una spiegazione i costi della casta e come unico elemento di rivendicazione la sua riduzione (vedi il referendum promosso dall'Unione popolare), riproponendo un riflesso condizionato che persino un animale, in una situazione di emergenza, riuscirebbe a rivedere e correggere.</span></div>
<div style="line-height: 20px; margin-bottom: 15px; margin-top: 15px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="line-height: 20px; margin-bottom: 15px; margin-top: 15px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">----------------------------------------------------------------------------------------------</span></div>
<div style="line-height: 20px; margin-bottom: 15px; margin-top: 15px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="line-height: 20px; margin-bottom: 15px; margin-top: 15px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">da <a href="http://ilcorsaro.info/Editoriali/il-referendum-anti-casta-politica-e-anti-politica-ai-tempi-della-crisi.html">Il Corsaro - l'Altra Informazione</a> (17/7/12) </span></div>Alfredohttp://www.blogger.com/profile/18038470027138590405noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7970433413335510700.post-23556244417749191962012-05-11T10:39:00.002+02:002012-05-11T10:41:05.399+02:00Il quinto stato. L'esperienza dell'adi nella mobilitazione dei dottorandi<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.art-bit.net/files/imagecache/blog_cache/files/quintostato.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="268" src="http://www.art-bit.net/files/imagecache/blog_cache/files/quintostato.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif; font-size: x-small;"><i>Pubblico qui di seguito il mio intervento tenuto in qualità di rappresentante dell'adi Bari durante la discussione sul libro "La furia dei cervelli" di Allegri-Ciccarelli svoltasi a Bari il 10/5/12.</i></span></div>
<span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><br /></span><br />
<span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">----------------------------------------------------------------------------------</span><br />
<span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><br /></span><br />
<br />
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.61cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><span style="color: black;"><span style="font-size: small;">Vi
ringrazio dell'invito che avete voluto rivolgere all'associazione dei
dottorandi e dei dottori di ricerca italiani di partecipare a questo
dibattito. L'abbiamo subito colto come un'occasione per discutere
della precarietà della nostra condizione non come di una contingenza
risolvibile mantenendo inalterato il contesto all'interno del quale
si colloca, come un accidente dovuto alla cattiveria o l'inefficienza
dell'attuale classe politica, ma come una condizione strutturale di
questi tempi e delle nostre società. </span></span>
</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.61cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif; font-size: small;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.61cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><span style="color: black;"><span style="font-size: small;">La
quasi totalità dei miei colleghi, me compreso, erano studenti nel
2008, quando l'Occidente è stato scosso da una crisi economica
epocale e in Italia gli studenti tornavano a riempire piazze ed
università contro la legge 133 dell'allora governo Berlusconi e
dell'allora ministro Gelmini. Si trattava di un provvedimento che
tagliava fondi alle Università pubblica avviando un processo di
trasformazione delle stesse in fondazioni di diritto privato. Di
fatto la mobilitazione che da essa partì rivelava un disagio più
profondo, un disagio che quel movimento ha avuto la responsabilità
di non saper mettere a tema, sviluppare consapevolmente. Leggendo il
libro di Ciccarelli e Allegri ho scoperto il riferimento ad <a href="http://www.nazioneindiana.com/2008/11/13/a-gamba-tesa-sergio-bologna/">un bellissimo intervento tenuto da Sergio Bologna</a> di fronte agli
studenti in mobilitazione a Siena. </span></span>
</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.61cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif; font-size: small;">Ne
cito alcuni stralci:</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.61cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><br />
</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.61cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black; font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">“<span style="font-size: small;"><i>Ciò
che minaccia il vostro futuro non è soltanto il governo della
signora Gelmini ma un pensiero economico bipartisan che non ha mai
saputo né voluto mettere vincoli o imporre regole a una gestione del
sistema finanziario dove nulla ormai assomiglia a un mercato ma tutto
assomiglia a un gioco d’azzardo con i soldi dei lavoratori e della
middle class che vive del proprio lavoro. […] Sono convinto che la
lotta che state conducendo potrebbe essere utile a voi stessi e agli
altri se ne approfittaste per crearvi un vostro sistema di pensiero,
per procurarvi strumenti critici in grado di capire com’è accaduto
quel che è accaduto e quali sono stati i perversi meccanismi che in
questi ultimi vent’anni hanno dominato l’economia, senza che
venissero contestati né da Destra né da Sinistra – a parte
qualche voce isolata di studioso. […] Questa vostra lotta ha un
senso se è un passo in avanti, se diventa atto costitutivo di un
processo di autoformazione.”</i></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.61cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><br />
</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.61cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><span style="color: black;"><span style="font-size: small;">E
poi concludeva questo suo intervento dicendo: “</span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: small;"><i>Francamente,
se la 133 viene ritirata la vostra condizione di fondo non cambia. E’
questa condizione che dovete cambiare</i></span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: small;">”.
</span></span>
</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.61cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><br />
</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.61cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><span style="color: black;"><span style="font-size: small;">La
situazione dei lavoratori precari, ed anche dei dottorandi e degli
assegnisti di ricerca, che cercano delle ragioni per la loro
condizione rischia di essere quella di Sisifo, costretto ogni qual
volta crede di esser riuscito a portare il masso sul monte a vederlo
ruzzolare nuovamente giù. </span></span>
</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.61cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif; font-size: small;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.61cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif; font-size: small;">Lo
scandalo più grande che riguarda la situazione dei dottorandi
italiani risiede nel fatto che più delle metà di essi, soprattutto
dopo la riforma Gelmini, si trovano a svolgere il dottorato di
ricerca (durante il quale spesso devono mantenere aperti laboratori,
sostituire i docenti a lezione o agli esami etc.) senza ricevere
alcuna borse di studio ed anzi dovendo anche pagare delle tasse. Tale
situazione vive in Puglia una felice anomalia: i dottorandi senza
borsa ricevono una borsa di studio regionale che, al netto delle
tasse, è sostanzialmente equiparata a quella dei colleghi che
ricevono la borsa ministeriale. Ciò ha sanato una condizione che nel
resto d'Italia ha ben poco di sano, generando grandi aspettative tra
i dottorandi pugliesi. La borsa regionale fino a quest'anno che è
stata inserita nello stesso bando di concorso e quindi viene erogata
contestualmente all'inizio del dottorato, veniva erogata anno per
anno tramite il bando Ritorno al futuro a dottorato iniziato. I
dottorandi senza borsa si trovavano così a cominciare il dottorato e
dopo 1 o 2 anni ricevevano la borsa regionale. Si trattava di una
consuetudine, non di una certezza, ma i dottorandi senza borsa
accettavano di cominciare il dottorato fiduciosi di questa
consuetudine. Quando però la Regione ritardava l'erogazione delle
borse ecco che lo smarrimento dei dottorandi cresceva, soprattutto in
virtù del fatto che nel frattempo c'erano affitti da pagare, lavori
serali da svolgere contemporaneamente al dottorato per assicurarsi
una qualche fonte di reddito. Soprattutto ritornava lo spettro di un
incubo: la possibilità di svolgere un lavoro gratuitamente per tre
anni, dovendo anche pagare le tasse. Una condizione che in molti non
avrebbero accettato senza la speranza-fiducia di ricevere la borsa
regionale. L'adi in questo contesto ha portato avanti la trattativa
con la Regione chiedendo conto dei ritardi e cercando di tenere unito
il fronte dei dottorandi. Si sono susseguite affollatissime assemblee
in cui tanti colleghi hanno preso la parola, raccontato la loro
condizione, ipotizzato strade da percorrere per sollecitare la
Regione ad adempiere alle promesse fatte. Quando l'erogazione delle
borse è avvenuta c'è stato poi un generale rompete le righe a cui
la costanza dell'associazione non è riuscita a far fronte cercando
di estendere il discorso a questioni più ampie, cercando di
coinvolgere i colleghi in discussioni sull'ipotesi di abolizione del
valore legale del titolo di studio, sulla questione generazionale
mediterranea lanciata dalla Primavera araba e su altre tematiche di
pubblico interesse.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.61cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif; font-size: small;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.61cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif; font-size: small;">È
avvenuto in piccolo quello Sergio Bologna paventava, avendo
tragicamente ragione, riguardo l'Onda: si è interpretata un singola
questione come la questione capitale risolta la quale torna la
normalità. E ciò è avvenuto a livello esponenziale perché a
differenze di quanto avvenuto con l'Onda, in questo caso abbiamo
vinto.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.61cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif; font-size: small;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.61cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif; font-size: small;">Si
rende quindi obbligatorio, onde ricadere in fenomeni di narcisismo
avanguardistico, cercare di capire la condizione del lavoratore
precario al di là facili condanne. Ci siamo chiesti perché così
tanti nostri colleghi tornavano frettolosamente nei laboratori, nelle
biblioteche, negli studi dei professori. Il dramma più grande della
precarietà è la condizione di competizione perenne all'interno
della quale cala il lavoratore con i propri pari. Nel nostro caso un
dottorando sa che se vorrà fare carriera all'interno dell'accademia
dovrà accumulare più titoli dei propri colleghi, dovrà dimostrare
più affidabilità e dedizione di essi. E dovrà farlo nel ristretto
tempo dei tre anni di dottorato. Una volta accettata come normale
questa situazione il tempo da dedicare a mobilitazione collettive e
pratiche cooperative è tempo sottratto alla competizione,
competizione a cui gli altri continuano a dedicarcisi acquisendo un
vantaggio. In questo senso la pedagogia dell'imprenditore di se
stesso e l'ideologia del merito, per quanto azzoppate dalla crisi
resistono ancora ben salde, con un tocco di cinismo in più: se prima
l'idea dominante era 'devo dedicarmi alla mia carriera perché così
verrò premiato e potrò affermarmi' ora è diventata 'visto il
panorama di generale scarsità è bene non perdere nessuna occasione,
non sottrarmi mai alla logica della competizione'.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.61cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif; font-size: small;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.61cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><span style="color: black;"><span style="font-size: small;">La
sfida più grande per chi voglia unire il mondo della precarietà sta
tutta in questo duplice fronte: spezzare le catene di questa
percezione di se stessi come monadi in competizione tra loro e, una
volta accettata l'idea che un patto sociale è saltato
definitivamente, pensarne insieme uno nuovo. Nel preparare questo
intervento mi sono posto il problema di come figurarmi il crollo
definitivo del patto sociale fordista, all'interno del quale è stata
pensata l'Università, la pubblica istruzione e la ricerca sulla
quale si sono poi abbattute le riforme dell'ultimo ventennio;
un'Università, una pubblica istruzione ed una ricerca a cui a volte
pensiamo con nostalgia come a un modello a cui tornare. L'ho
immaginato come un muro che crolla, e nel crollo vede sbriciolarsi i
mattoni che lo costituivano. Il problema delle lotte corporative che
non hanno la capacità di farsi lotte politiche, di quelle degli
studenti che chiedono solo il ritiro della 133, dei dottorandi che
chiedono solo il riconoscimento delle borse di studio, dei precari
dell'istruzione che chiedono solo la stabilizzazione, sta nel fatto
che ogni categoria pensa a se stessa come ad un mattone caduto giù
da un muro che per il resto è rimasto lì, intatto, pronto a
riaccoglierlo. Non esiste più quel muro come non esiste più il
patto sociale all'interno del quale ricollocarsi e non esiste più il
mattone, sbriciolato dalla competizione nella quale i singoli
lavoratori sono stati lanciati gli uni contro gli altri. </span></span>
</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.61cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif; font-size: small;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 0.61cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif; font-size: small;">La
ricostruzione di una soggettività capace di mettere in discussione
gli squilibri del presente deve passare attraverso questo collo
stretto, senza attraversare il quale è impossibile cambiare la
nostra condizione.</span></span></div>Alfredohttp://www.blogger.com/profile/18038470027138590405noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7970433413335510700.post-77580846954464315352012-05-06T22:10:00.001+02:002012-07-17T14:23:06.602+02:00Pareggio di bilancio in Costituzione: un errore storico<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://ilcorsaro.info/images/aprile/reagan-nixon.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="218" src="http://ilcorsaro.info/images/aprile/reagan-nixon.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-bottom: 15px; margin-top: 15px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">17 Aprile 2012: una data qualunque nella storia politica italiana a giudicare dai giornali, perfettamente inscrivibile in una fase in cui i tecnici cercano di salvare l'Italia, si discute dell'Imu, i partiti sono travolti dagli scandali e l'asta sulle frequenze televisive è la riprova di una mutato clima politico. Eppure di questa data torneremo a parlarne in futuro perché al Senato è stata approvato l'inserimento del pareggio di bilancio in Costituzione. Senza un dibattito pubblico, senza che giornali, intellettuali e partiti si esprimessero e discutessero di una misura che cambia profondamente il volto dello Stato italiano. Niente di più distante dall'importanza e dalla sacralità che nella storia d'Italia ricopre l'assemblea costituente e le interminabili discussioni che ne caratterizzarono i lavori. Un dibattito che impegnava appieno dei partiti che erano ampiamente rappresentativi della società italiana e che da essa ricevevano la legittimazione convinta a scrivere le leggi del vivere civile.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-bottom: 15px; margin-top: 15px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Eppure il pareggio di bilancio in Costituzione ne contraddice apertamente lo spirito, registra formalmente un'inversione di tendenza nella cultura politico-economico che l'ha ispirata a partire da quell'articolo 1 che recita “L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro”. Quelli della Costituzione erano gli anni in cui il keynesismo ricostruiva l'equilibrio sociale in un'Europa uscita distrutta dalla seconda guerra mondiale. Anni in cui l'obiettivo dello Stato era garantire la piena occupazione, facendo investimenti finanziati dal debito per garantire una crescita economica reale (non quella fantomatica che dovrebbe scaturire oggi dall'abolizione dell'articolo 18 dello statuto dei lavoratori), i cui effetti, in virtù di un protagonismo e di una vigilanza del mondo del lavoro oggi impensabile, contribuivano a creare una classe media, a permetterle di mandare i propri figli a scuola ed all'università, a comprar casa, a far crescere i consumi. Non è un caso che dopo il boom economico venne il '68: quel modello sociale inclusivo aveva prodotto una generazione consapevole di se stessa e volenterosa di imporsi sulla scena pubblica.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-bottom: 15px; margin-top: 15px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Il keynesismo è entrato in crisi negli anni '70, con le crisi petrolifere che mettevano in discussione la crescita infinita dei paesi occidentali, con la sospensione degli accordi di Bretton Woods che sancivano la fine di un equilibrio geopolitico, con le crisi fiscali che cominciano a rendere meno scontato il welfare state. In questo quadro le destre occidentali si riorganizzarono e tentarono di reagire alla marginalità a cui il dopoguerra le aveva condannate e a quel '68 che metteva addirittura in discussione 'da sinistra' l'equilibrio sociale occidentale. La presidenza di Nixon negli Usa fu il laboratorio politico del futuro: se da un lato il presidente del Watergate dischiarava “siamo tutti keynesiani” dall'altro fu proprio lui a sancire la fine di Bretton Woods e a favorire un colpo di stato in Cile che permetterà di sperimentare la dottrina neoliberista al governo. Fu durante quegli anni che la crisi fiscale della città di New York venne affrontata con durissime misure di austerity che produrranno l'esclusione sociale su cui poi il sindaco Giuliani costruirà la sua fortuna elettorale. Fu durante quegli anni che la nacque la Commissione Trilaterale: un potentissimo gruppo di intellettuali e politici di cultura neo-liberista ed imprenditori provenienti da Usa, Europa e Giappone. Emblematico del mutamento di clima politico fu il fatto che dopo il repubblicano che si dichiara keynesiano (e dopo una breve parentesi di Ford) a salire alla Casa Bianca fu Jimmy Carter, un democratico organico alla Trilaterale. Dopo di lui torneranno al governo i repubblicani con Reagan e a quel punto dal laboratorio si passerà a un'egemonia effettiva della dottrina neoliberista. La piena occupazione venne derubricata dall'agenda politica, sostituita dalla lotta all'inflazione e dalla contrazione della spesa sociale.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-bottom: 15px; margin-top: 15px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">In Italia queste novità arrivarono in ritardo; in contemporanea con questa imponente evoluzione dello scenario geopolitico da noi prevalse l'immobilismo e l'equilibrio politico che aveva partorito la Costituzione entrò in cancrena: lo Stato governato dalla Dc e dal Psi negli anni '80 continuava a indebitarsi, ma i suoi investimenti non producevano crescita, servivano soltanto a finanziare misure corporative e clientelari per frenare la fuga di voti verso il Pci. Non a caso coincidevano quasi sempre con le vigilie elettorali. La sfiducia nei confronti dello stato e l'austerithy arrivarono in Italia più tardi, ma anche molto più violentemente, in quanto figlie anche della delegittimazione di una classe politica dimostratasi interessata solo a garantire la propria sopravvivenza elettorale. Ed è così che nel giro di 5-6 anni l'Italia conobbe l'auterity, tangentopoli, la fine della prima repubblica e l'ingresso nell'euro. Non bisogna dimenticare che tutto ciò avvenne negli anni in cui il mondo conobbe il fenomeno della globalizzazione.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-bottom: 15px; margin-top: 15px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Il centro-sinistra italiano in questo contesto fece propria la bandiera della lotta al debito pubblico, costruendosi l'immagine della forza politica responsabile e non populista, cavalcando l'idea che liberarsene significava riconquistare sovranità. Inoltre adottare misure di austerithy significava ricollegare l'Italia al grande progetto di un'Europa unita.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-bottom: 15px; margin-top: 15px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">A questo decalogo di buone intenzioni è però mancata la rivendicazione di una distinzione tra spesa pubblica clientelare e spesa pubblica volta a garantire crescita ed inclusione sociale. In merito all'utopia europeista la costruzione dell'unione economica e quella dell'unione politica hanno viaggiato con due marce diverse e l'effetto è stato quello dello svuotamento progressivo del potere degli stati nazionali e della crescita di poteri tecnocratici sovranazionali privi di qualunque legittimazione democratica. “Ce lo chiede l'Europa” è diventato il mantra col quale legittimare qualunque taglio, qualunque privatizzazione, qualunque restrizione dello stato sociale.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-bottom: 15px; margin-top: 15px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Il fiscal compact che impegna gli stati europei ad inserire il pareggio di bilancio nelle proprie costituzioni entro marzo 2013 è stato il paradossale epilogo di questo racconto: lo svuotamento di potere degli stati nazione li ha resi vulnerabili agli attacchi speculativi ed obbligati a varare misure che sciogliessero il vincolo solidaristico; per rispondere alla crisi che da ciò è scaturita si vincolano costituzionalmente gli stessi stati al pareggio di bilancio, riducendoli ancor più al rango di amministratori di condominio e rendendoli ancora meno autonomi.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-bottom: 15px; margin-top: 15px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Da domani qualunque imprenditore privato potrà indebitarsi con una banca per finanziare una nuova linea di produzione che potrà permettergli di restituire il debito e garantirgli profitti, mentre lo stato italiano no: dovrà spendere ciò che incassa dal prelievo fiscale, rinunciando in tal modo al compito politico per eccellenza, progettare e costruire la società del domani.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-bottom: 15px; margin-top: 15px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Del 17 Aprile 2012 torneremo a parlare quando di fronte alle proteste per tagli alla sanità, all'istruzione, ai trasporti, alla cultura, quando al malcontento per una disoccupazione che non diminuirà con l'abolizione dell'articolo 18 e in assenza di una politica economica (cioè in assenza di investimenti), i governi risponderanno: 'ma non possiamo fare altrimenti, dobbiamo rispettare il pareggio di bilancio'. E a quel punto a sinistra molti si chiederanno 'Pareggio di bilancio? Cos'è 'sta cosa? A quando risale?' e solo allora scopriranno che è stata votata nel silenzio generale, col voto favorevole del Partito Democratico, mentre la maggior parte degli italiani si indignava per gli scandali della casta e guardava al governo tecnico come a una salvezza.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-bottom: 15px; margin-top: 15px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-bottom: 15px; margin-top: 15px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">--------------------------------------------------------------------------------------------------------------</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-bottom: 15px; margin-top: 15px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 20px; margin-bottom: 15px; margin-top: 15px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">da <a href="http://ilcorsaro.info/editoriali/488-pareggio-di-bilancio-in-costituzione-un-errore-storico">Il Corsaro - L'Altra Informazione</a> (18/4/12)</span></div>Alfredohttp://www.blogger.com/profile/18038470027138590405noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7970433413335510700.post-55627317548767049862012-03-12T11:33:00.005+01:002012-03-12T11:43:23.382+01:00Rassegna settimanale n.2 (5/3/12 - 11/3/12)<a href="http://www.direttanews.it/wp-content/uploads/CRISI-GRECIA-427x270.jpg" style="font-size: 100%; "><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 427px; height: 270px;" src="http://www.direttanews.it/wp-content/uploads/CRISI-GRECIA-427x270.jpg" border="0" alt="" /></a><br /><div style="font-size: 100%; text-align: justify; "><span style="font-size: 100%; font-family: Georgia, serif; text-align: left; "><br /></span></div><div style="font-size: 100%; text-align: justify; "><span style="font-size: 100%; font-family: Georgia, serif; text-align: left; "><br /></span></div><div style="font-size: 100%; text-align: justify; "><span style="font-size: 100%; font-family: Georgia, serif; text-align: left; ">Ecco il secondo appuntamento della rassegna settimanale, parziale ed incompleta, di alcune cose interessanti comparse sul web, del racconto di alcuni fatti di attualità, inchieste, analisi e contributi.</span></div><div style="text-align: justify; font-family: Georgia, serif; font-size: 100%; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal; "><br /></div><div style="font-family: Georgia, serif; font-size: 100%; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal; "><br /></div><div style="font-family: Georgia, serif; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal; "><p style="font-size: 100%; margin-bottom: 0cm; "><br /></p><ul><li><p style="font-size: 100%; margin-bottom: 0cm; "><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">LOST:</span></p> <p style="font-size: 100%; margin-bottom: 0cm; "><br /></p> <ul style="font-size: 100%; "> <li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">T. Muzzioli, </span><a href="http://www.ospiteingrato.org/Interventi_Interviste/Muzzioli_neoriformismo.htm"><span><span><i><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">Riformisti alla rovescia. Il </span></i></span></span></a><a href="http://www.ospiteingrato.org/Interventi_Interviste/Muzzioli_neoriformismo.htm"><span><i><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">“</span></i></span></a><a href="http://www.ospiteingrato.org/Interventi_Interviste/Muzzioli_neoriformismo.htm"><span><span><span lang="it-IT"><i><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">neoriformismo” nell’analisi di Paolo Favilli</span></i></span></span></span></a><span><span><span lang="it-IT"><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">, L'ospite ingrato</span></span></span></span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; "> (7/11/11);</span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm"><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">A. Sartori, </span></span><a href="http://www.lavoroculturale.org/spip.php?article206"><span><span><i><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">Un mondo senza Wall Street?</span></i></span></span></a><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">, Il lavoro culturale (27/2/12);</span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "> <span><span><span><span style="background: #ffffff"><span style="background: transparent">A. Pilati, </span><a href="http://espresso.repubblica.it/dettaglio/chi-sono-i-padroni-ditalia/2175411/10/0"><span><i><span style="background: transparent">Chi sono i padroni d'Italia</span></i></span></a><span style="background: transparent">, L'Espresso (29/2/12);</span></span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm"><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">P. Ferraris, </span></span><a href="http://www.ospiteingrato.org/saggi%20in%20pdf/Panzieri_Ferraris.pdf"><span><span><i><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">Raniero Panzieri: una critica da sinistra dello stalinismo per un socialismo della democrazia diretta</span></i></span></span></a><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">, L'ospite ingrato (3/3/12);</span></span></p> </li></ul> <p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-bottom: 0cm; "><br /></p> <p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-bottom: 0cm; "><br /></p> <p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-bottom: 0cm; "><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; "><span>IL SALVATAGGIO DELLA GRECIA:</span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-bottom: 0cm; "><br /></p> <ul style="font-size: 100%; "> <li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm"><span><span><span><a href="http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-03-06/tokyo-chiude-ribasso-secondo-081603.shtml?uuid=AbBiF22E"><span><i><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">L'ombra del default greco affossa le Borse europee. A Milano giù banche e Fiat. Spread in rialzo</span></i></span></a><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">, Il Sole 24 Ore (6/3/12);</span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span><span style="background: #ffffff"><span style="background: transparent">V. Da Rold, </span><a href="http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-03-06/atene-paga-dice-swap-220333.shtml"><span><i><span style="background: transparent">Atene non paga chi dice no allo swap</span></i></span></a><span style="background: transparent">, Il Sole 24 Ore (7/3/12);</span></span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span><span style="background: #ffffff"><a href="http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-03-07/trenta-banche-hanno-aderito-144514.shtml"><span><i><span style="background: transparent">Trenta banche hanno aderito allo swap del debito greco</span></i></span></a><span style="background: transparent">, Il Sole 24 Ore (7/3/12);</span></span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span><span style="background: #ffffff"><span style="background: transparent">V. Da Rold, </span><a href="http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-03-07/investitori-bivio-swap-greco-225250.shtml?uuid=AbYALH4E"><span><i><span style="background: transparent">Investitori al bivio dello swap greco</span></i></span></a><span style="background: transparent">, Il Sole 24 Ore (8/3/12); </span><span><span style="background: transparent">videoanalisi </span></span><a href="http://video.ilsole24ore.com/SoleOnLine5/Video/Finanza%20e%20Mercati/In%20primo%20piano/2012/Da-Rold-swap-greco-7mar/Da-Rold-swap-greco-7mar.php"><span><i><span style="background: transparent">Il dilemma dello swap greco per i piccoli risparmiatori</span></i></span></a><span style="background: transparent">, ivi;</span></span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span><span style="background: #ffffff"><span style="background: transparent">V. Da Rold, E. Marro, </span><a href="http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-03-09/grecia-adesioni-swap-salirebbero-080652.shtml?uuid=AbO1Dv4E"><span><span><i><span style="background: transparent">Grecia approva clausole azione collettiva: adesioni swap debito salgono al 95,7%</span></i></span></span></a><span style="background: transparent">, Il Sole 24 Ore (9/3/12);</span></span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm"><span><span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">I. Bufacchi, </span></span></span></span><a href="http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-03-09/debito-grecia-pesa-miliardi-212842.shtml?uuid=Ab0hWM5E"><span><span><span><i><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">Debito, la Grecia </span></i></span></span></span></a><a href="http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-03-09/debito-grecia-pesa-miliardi-212842.shtml?uuid=Ab0hWM5E"><span><span><span><i><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">«</span></i></span></span></span></a><a href="http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-03-09/debito-grecia-pesa-miliardi-212842.shtml?uuid=Ab0hWM5E"><span><span><span><i><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">pesa</span></i></span></span></span></a><a href="http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-03-09/debito-grecia-pesa-miliardi-212842.shtml?uuid=Ab0hWM5E"><span><span><span><i><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">»</span></i></span></span></span></a><a href="http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-03-09/debito-grecia-pesa-miliardi-212842.shtml?uuid=Ab0hWM5E"><span><span><span><i><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; "> 31 miliardi</span></i></span></span></span></a><span><span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">, Il Sole 24 Ore (10/3/12); grafico </span></span></span></span><span><span><span><i><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; "><a href="http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-03-09/atene-obbliga-tutti-creditori-213404.shtml?grafici">Atene obbliga tutti i creditori allo swap</a>;</span></i></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm"><span><span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">I. Bufacchi,</span></span></span></span><span><span><span><i><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; "> <a href="http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-03-09/scambio-troppo-punitivo-privati-214427.shtml">Uno scambio troppo punitivo per i privati</a></span></i></span></span></span><span><span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">, Il Sole 24 Ore (10/3/12);</span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span><span style="background: #ffffff"><span style="background: transparent">A. Leipold, </span><a href="http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2012-03-10/quanto-costa-ritardo-100925.shtml"><i><span style="background: transparent">Quanto costa il ritardo</span></i></a><span style="background: transparent">, Il Sole 24 Ore (10/3/12);</span></span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span><span style="background: #ffffff"><span style="background: transparent">V. Da Rold, </span><a href="http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-03-11/atene-sfide-impossibili-salvezza-174128.shtml?uuid=AbgWfM6E&fromSearch"><span><i><span style="background: transparent">Atene, le tre sfide impossibili</span></i></span></a><span style="background: transparent">, Il Sole 24 Ore (11/3/12);</span></span></span></span></span></p> </li></ul> <p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-bottom: 0cm; "><br /></p> <p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">POST-ELEZIONI RUSSE:</span></span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-bottom: 0cm; "><br /></p> <ul style="font-size: 100%; "> <li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span><span style="background: #ffffff"><span style="background: transparent">A. Dakli, </span><a href="http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/6689/"><span><i><span style="background: transparent">Putin oltre il 60%. Il Presidente c'è, la Russia ancora no</span></i></span></a><span style="background: transparent">, il manifesto (5/3/12);</span></span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span><span style="background: #ffffff"><a href="http://www.repubblica.it/esteri/2012/03/05/news/putin_opposizione_in_piazza_contro_brogli-30966055/"><span><i><span style="background: transparent">Opposizione in piazza contro i brogli. Putin: "Abusi saranno esaminati e puniti"</span></i></span></a><span style="background: transparent">, La Repubblica (5/3/12);</span></span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span><span style="background: #ffffff"><a href="http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/03/05/russia-opposizione-piazza-contro-brogli-centinaia-arrestati-anche-leader-navalnyj/195689/"><span><i><span style="background: transparent">Russia, opposizione in piazza contro i brogli Decine di arrestati, anche il leader Navalnyj</span></i></span></a><span style="background: transparent">, Il Fatto quotidiano (5/3/12);</span></span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span><span style="background: #ffffff"><a href="http://www.repubblica.it/esteri/2012/03/10/news/mosca_blindata_per_le_proteste_anti-putin-31286843/"><span><i><span style="background: transparent">Mosca blindata per le proteste anti-Putin</span></i></span></a><span style="background: transparent">, La Repubblica (10/3/12);</span></span></span></span></span></p> </li></ul> <p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-bottom: 0cm; "><br /></p> <p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">PRIMARIE A PALERMO:</span></span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-bottom: 0cm; "><br /></p> <ul style="font-size: 100%; "> <li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm"><span><span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">E. Fierro, </span></span></span></span><a href="http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/03/05/palermo-cortocircuito-pd-partito-vota-contro-scelta-bersani-anche-idv-ordine-sparso/195552/"><span><span><span><i><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">Palermo, caos Pd. Bersani: “Le primarie? Una risorsa, ma non risolvono i problemi”</span></i></span></span></span></a><span><span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">, Il Fatto quotidiano (5/3/12);</span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm"><a href="http://video.repubblica.it/politica/giannini-pd-ne-di-lotta-ne-di-governo/89665?video"><span><span><span><i><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">Giannini: ''Pd né di lotta né di governo''</span></i></span></span></span></a><span><span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">, videoeditoriale, La Repubblica (5/3/12);</span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm"><span><span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">L.Telese, </span><a href="http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/03/06/fatica-della-democrazia-2/195817/"><span><i><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">La fatica della democrazia</span></i></span></a><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">, Il Fatto quotidiano (6/3/12);</span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm"><span><span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">M. Damilano, </span></span></span></span><a href="http://espresso.repubblica.it/dettaglio/arriva-la-grande-coalizione/2175886/24"><span><span><span><i><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">Arriva la Grande Coalizione</span></i></span></span></span></a><span><span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">, L'Espresso (6/3/12);</span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm"><span><span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">N. Rangeri, </span></span></span></span><a href="http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/6711/"><span><span><span><i><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">Un gioco autolesionista</span></i></span></span></span></a><span><span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">, il manifesto (6/3/12);</span></span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> </p> </li></ul> <p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-bottom: 0cm; "><br /></p> <p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">SUPER-MARTEDì: LE PRIMARIE REPUBBLICANE:</span></span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-bottom: 0cm; "><br /></p> <ul> <li><h1 class="western" align="JUSTIFY" style="font-weight: normal; line-height: 100%; "> <span><span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-color: rgb(255, 255, 255); " ><a href="http://www.repubblica.it/esteri/elezioni-usa/2012/03/07/news/supertuesday_primarie-31077161/"><span><i><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; ">Romney vince ma non trionfa. nel Supertuesday Santorum resiste</span></i></span></a><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; ">, La Repubblica (7/3/12);</span></span></span></span></span></h1> </li></ul> <ul> <li><p align="JUSTIFY" style="line-height: 100%; "> <span><span><span><span style="background: #ffffff"><span style="background: transparent">F. Rampini, </span><a href="http://www.repubblica.it/rubriche/diario-delle-primarie/2012/03/07/news/romney_vince_di_misura-31080978/"><span><i><span style="background: transparent">Supermartedì, la vittoria di Romney assomiglia quasi a un pareggio</span></i></span></a><span style="background: transparent">, La Repubblica (7/3/12);</span></span></span></span></span></p> </li><li style="font-size: 100%; "><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "> <span><span><span><span style="background: #ffffff"><span style="background: transparent">A. Aquaro, </span><a href="http://www.repubblica.it/esteri/elezioni-usa/2012/03/07/news/ritorna_palin-31077959/"><span><i><span style="background: transparent">E Sarah Palin torna sulla scena pronta a sfidare la Convention</span></i></span></a><span style="background: transparent">, La Repubblica (7/3/12);</span></span></span></span></span></p> </li></ul> <p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "><br /></p> <p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "> <span><span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">LOTTE E LAVORO (FOCUS ON SCIOPERO FIOM):</span></span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "><br /></p> <ul style="font-size: 100%; "> <li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "> <span><span><span><span style="background: #ffffff"><a href="http://www.repubblica.it/politica/2012/03/05/news/sicurezza_sul_lavoro_-30974239/"><span><i><span style="background: transparent">Semplificazione, cresce la mobilitazione. "Passo indietro del governo su articolo 14"</span></i></span></a><span style="background: transparent">, La Repubblica (5/3/12);</span></span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "> <span><span><span><span style="background: #ffffff"><a href="http://www.corriere.it/economia/12_marzo_05/fornero-riforma-lavoro_620a0686-66ea-11e1-a7b0-749eb32f5577.shtml"><span><i><span style="background: transparent">Fornero: nuove norme contro le dimissioni in bianco e sulla conciliazione lavoro-famiglia</span></i></span></a><span style="background: transparent">, Corriere della Sera (5/3/12);</span></span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "> <span><span><span><span style="background: #ffffff"><span style="background: transparent">L. Campetti, </span><a href="http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/6708/"><span><i><span style="background: transparent">Uno sciopero molto speciale</span></i></span></a><span style="background: transparent">, il manifesto (6/3/12);</span></span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "> <span><span><span><span style="background: #ffffff"><span style="background: transparent">F. Piccione, </span><a href="http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/6709/"><span><i><span style="background: transparent">Mobilitazione contro il decreto "amichevole" con le imprese</span></i></span></a><span style="background: transparent">, il manifesto (6/3/12);</span></span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "> <span><span><span><span style="background: #ffffff"><span style="background: transparent">D. Moro, </span><a href="http://www.economiaepolitica.it/index.php/europa-e-mondo/perche-il-ministro-sbaglia-su-salari-e-costo-del-lavoro/"><span><i><span style="background: transparent">Perché il ministro sbaglia su salari e costi del lavoro,</span></i></span></a><span style="background: transparent"> Economia e Politica (7/3/12);</span></span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "> <span><span><span><span style="background: #ffffff"><span style="background: transparent">M. Landini, </span><a href="http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/6740/"><span><i><span style="background: transparent">Un'idea generale di lavoro e democrazia</span></i></span></a><span style="background: transparent">, il manifesto (9/3/12);</span></span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "> <span><span><span><span style="background: #ffffff"><a href="http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/6741/"><span><i><span style="background: transparent">A proposito di diritti: lo strano caso di Bruno Bellomonte</span></i></span></a><span style="background: transparent">, il manifesto (9/3/12);</span></span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "> <span><span><span><span style="background: #ffffff"><span style="background: transparent">N. Fanizza, </span><a href="http://www.alfabeta2.it/2012/03/10/le-lotte-dei-pescatori/"><i><span style="background: transparent">Le lotte dei pescatori</span></i></a><span style="background: transparent">, alfabeta2 (10/3/12);</span></span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "> <span><span><span><span style="background: #ffffff"><a href="http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/6747/"><span><i><span style="background: transparent">San Giovanni piazza rossa di 50mila operai</span></i></span></a><span style="background: transparent">, il manifesto (9/3/12);</span></span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "> <span><span><span><span style="background: #ffffff"><span style="background: transparent">L. Campetti, </span><a href="http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/6757/"><span><i><span style="background: transparent">Scioperare è rischioso in Fiat. Ma Landini chiede quello generale</span></i></span></a><span style="background: transparent">, il manifesto (10/3/12); </span></span></span></span></span> </p> </li></ul> <p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "><br /></p> <p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "> <span><span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">INCHIESTE:</span></span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "><br /></p> <ul style="font-size: 100%; "> <li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm"><span><span><span><a href="http://www.repubblica.it/scuola/2012/03/06/news/laureati_lavoro_almalaurea-31028826/"><span><i><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">Laureati, ora il lavoro è un miraggio. "Dal 2008 raddoppiati i disoccupati"</span></i></span></a><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">, La Repubblica (6/3/12); tabelle: </span><a href="http://miojob.repubblica.it/notizie-e-servizi/dossier/dettaglio/laureati-e-la-crisi/3728717"><span><i><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">tasso di occupazione e disoccupazione ad un anno dalla laurea</span></i></span></a><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">, </span><a href="http://miojob.repubblica.it/notizie-e-servizi/dossier/dettaglio/laureati-e-lavoro/3726892"><span><i><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">professioni di sbocco per i laureati 2011</span></i></span></a><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">, </span><a href="http://miojob.repubblica.it/notizie-e-servizi/dossier/dettaglio/i-laureati-e-la-crisi-2/3728718"><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">retribuzione netta ad un anno dalla laurea</span></span></a><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">;</span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "> <span><span><span><span style="background: #ffffff"><span style="background: transparent">G. Trovati, </span><a href="http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2012-03-06/rapporto-AlmaLaurea-lavoro-095025.shtml?uuid=Abi5K52E"><span><i><span style="background: transparent">A dieci anni dalla tesi il laureato guadagna 1.600 euro. La crisi pesa su tutti i corsi</span></i></span></a><span style="background: transparent">, Il Sole 24 Ore (6/3/12);</span></span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "> <span><span><span><span style="background: #ffffff"><span style="background: transparent">P. Del Bufalo e R. Turno, </span><a href="http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-03-07/ammalarsi-meglio-nord-231057.shtml?uuid=AbHwxH4E"><span><i><span style="background: transparent">Ammalarsi? Meglio al Nord che al Sud</span></i></span></a><span style="background: transparent">, Il Sole 24 Ore (8/3/12); </span><a href="http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-03-08/classifica-migliori-peggiori-ospedali-101858.shtml?uuid=Ab3ecP4E"><span><i><span style="background: transparent">La classifica dei migliori (e dei peggiori) ospedali d'Italia per tipologia d'intervento</span></i></span></a><span style="background: transparent">, ivi;</span></span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "> <span><span><span><span style="background: #ffffff"><span style="background: transparent">M. Del Corno, </span><a href="http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/03/08/solo-recessione-lindustria-italiana-resta-prima-nelle-esportazioni-prodotti/195768/"><span><i><span style="background: transparent">Non solo recessione: l’industria italiana resta prima nelle esportazioni di 249 prodotti</span></i></span></a><span style="background: transparent">, Il Fatto quotidiano (8/3/12);</span></span></span></span></span></p> </li></ul> <p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "><br /></p> <p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "> <span><span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">ECONOMIA E FINANZA INTERNAZIONALE:</span></span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "><br /></p> <ul style="font-size: 100%; "> <li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">E. Ma</span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">rro, </span></span><a href="http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-03-05/tokyo-debole-chiude-081128.shtml?uuid=Ab5htT2E"><span><span><i><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">Tagliate le stime sul Pil cinese, Borse europee in negativo. A Milano Finmeccanica maglia nera</span></i></span></span></a><span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">, Il Sole 24 Ore (5/3/12);</span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><a href="http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-03-05/commissione-ammonisce-spagna-grave-125033.shtml?uuid=AbjpLd2E"><span><span><i><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">La Commissione Ue ammonisce la Spagna: «Grave la deviazione del deficit, Madrid rispetti le regole»</span></i></span></span></a><span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">, Il Sole 24 Ore (5/3/12); </span></span></span><a href="http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-03-05/commissione-ammonisce-spagna-grave-125033.shtml?video&uuid=AbjpLd2E&mccorr=Aa4Gd00E"><span><span><i><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">L'Italia raggiunge la Spagna</span></i></span></span></a><span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">, videoanalisi di M. Longo, ivi;</span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "> <span><span><span><span style="background: #ffffff"><a href="http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2012-03-05/slim-batte-gates-dote-171321.shtml?uuid=AboOgk2E"><span><i><span style="background: transparent">Slim batte Gates: con una dote da 68,5 miliardi è lui il più ricco del mondo. Nessun italiano nella top 20</span></i></span></a><span style="background: transparent">, Il Sole 24 Ore (5/3/12);</span></span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "> <span><span><span><a href="http://www.repubblica.it/economia/2012/03/06/news/eurozona_pil_in_calo_dello_0_3_in_italia_la_contrazione_allo_0_7_-31025170/"><span><i><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">Eurozona, Pil in calo dello 0,3%. La crescita 2011 rallenta all'1,4%</span></i></span></a><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">, La Repubblica (6/3/12);</span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm"><span><span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">M. Cellino, </span></span></span></span><a href="http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-03-06/spread-ancora-tensione-europa-215720.shtml?uuid=Abke7R3E"><span><span><span><i><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">Spread, ancora tensione in Europa. Timori per Grecia e Spagna</span></i></span></span></span></a><span><span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">, Il Sole 24 Ore (7/3/12);</span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "> <span><span><span><span style="background: #ffffff"><a href="http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-03-07/germania-gennaio-ordini-industria-121951.shtml?uuid=AbxkFo3E"><span><i><span style="background: transparent">Germania: a gennaio ordini all'industria -2,7%, sotto le attese (+0,7%)</span></i></span></a><span style="background: transparent">,Il Sole 24 Ore (7/3/12);</span></span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">S. Carrer, </span><a href="http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-03-08/giapponese-rivisto-rialzo-partite-081818.shtml?uuid=AbvOYM4E"><span><i><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">Pil giapponese rivisto al rialzo, ma partite correnti in deficit mensile record</span></i></span></a><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">, Il Sole 24 Ore (8/3/12);</span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm"><span><span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">A. Merli, </span></span></span></span><a href="http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-03-07/dimezzati-utili-bundesbank-230709.shtml"><span><i><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">Dimezzati gli utili Bundesbank</span></i></span></a><span><span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">, Il Sole 24 Ore (8/3/12);</span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "> <span><span><span><span style="background: #ffffff"><span style="background: transparent">C. Gubbini, </span><a href="http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/6736/"><i><span style="background: transparent">“Riformare il sistema monetario o sarà guerra. Stavolta vera”</span></i></a><span style="background: transparent">, il manifesto (8/3/12);</span></span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm"><span><span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">F. Rampini, </span><a href="http://rampini.blogautore.repubblica.it/2012/03/10/occupazione-usa-ancora-meglio-di-quanto-sembra/"><span><i><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">Occupazione Usa: ancora meglio di quanto sembra</span></i></span></a><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">, Estremo Occidente (10/3/12);</span></span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">D. Aquaro, </span><a href="http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2012-03-09/negli-stati-uniti-servono-130848.shtml?uuid=AbQnov4E"><span><i><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">Negli Stati Uniti servono 150.000 dollari all'anno per vivere. E in Italia?</span></i></span></a><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">, Il Sole 24 Ore (9/3/12);</span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "> <span><span><span><span style="background: #ffffff"><span style="background: transparent">F. Pavesi, </span><a href="http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-03-11/allarme-credito-spagna-195239.shtml"><span><i><span style="background: transparent">Allarme credito in Spagna</span></i></span></a><span style="background: transparent">, Il Sole 24 Ore (11/3/12);</span></span></span></span></span></p> </li></ul> <p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "><br /></p> <p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "> <span><span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">ITALIA (economia, politica e lavoro):</span></span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "><br /></p> <ul style="font-size: 100%; "> <li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm"><span><span><span><a href="http://www.repubblica.it/economia/2012/03/06/news/vola_la_cassa_integrazione_a_febbraio_sale_del_49_1_-31028823/"><span><i><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">Vola la cassa integrazione. A febbraio sale del 49,1%</span></i></span></a><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">, La Repubblica (6/3/12);</span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm"><span><span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">A. Carli,</span><span><i><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; "> <a href="http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-03-06/arrivano-italia-primi-titoli-120028.shtml?uuid=AbFU092E">Arrivano i Btp Italia per i piccoli investitori. Si acquistano online dal 19 marzo</a></span></i></span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">, Il Sole 24 Ore (6/3/12); videoanalisi di I. Buffacchi,</span><span><i><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; "><a href="http://video.ilsole24ore.com/SoleOnLine5/Video/Finanza%20e%20Mercati/In%20primo%20piano/2012/bufacchi-6-marzo/BUFACCHI-6-marzo.php"> Arriva il Btp Italia che protegge il capitale dall'inflazione</a> </span></i></span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">ivi; scheda </span><a href="http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-03-06/cose-elettronico-113412.shtml?uuid=AbpXo82E"><span><i><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">Che cos'è il Btp elettronico</span></i></span></a><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">, ivi;</span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span><span style="background: #ffffff"><span style="background: transparent">R. Ciccarelli, </span><a href="http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/6710/"><span><i><span style="background: transparent">Vita da funambolo di Matteo, morto sotto un palco</span></i></span></a><span style="background: transparent">, il manifesto (6/3/12);</span></span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm"><span><span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">S.Intravaia, </span></span><span><i><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; "><a href="http://www.repubblica.it/scuola/2012/03/06/news/scuola_stop_tagli_e_10mila_nuovi_posti-31047757/">Scuola, via libera a 10mila nuovi posti. Poi lo stop in commissione </a><a href="http://www.repubblica.it/scuola/2012/03/06/news/scuola_stop_tagli_e_10mila_nuovi_posti-31047757/">Bilancio</a></span></i></span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">, La Repubblica (6/3/12);</span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span><span style="background: #ffffff"><a href="http://www.repubblica.it/economia/2012/03/07/news/s_p_molto_sorpresi_dall_italia_pochi_mesi_e_tanti_passi_avanti-31124079/"><span><i><span style="background: transparent">S&P: "Molto sorpresi dall'Italia, pochi mesi e tanti passi avanti"</span></i></span></a><span style="background: transparent">, La Repubblica (7/3/12);</span></span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span><span style="background: #ffffff"><a href="http://www.repubblica.it/scuola/2012/03/07/news/scuola_saltano_le_assunzioni_il_pd_protesta_con_il_governo-31102776/"><span><i><span style="background: transparent">Scuola, intesa bipartisan su assunzioni, ma salta la stabilizzazione di 10 mila precari</span></i></span></a><span style="background: transparent">, La Repubblica (7/3/12);</span></span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "> <span><span><span><span style="background: #ffffff"><span style="background: transparent">E. Bianchini,</span><span><span style="background: transparent"> </span></span><a href="http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/03/08/duemila-imprenditori-uccisi-dalla-crisi-fiaccolata-ricordarli-milano-torino-firenze/195827/"><span><i><span style="background: transparent">Imprenditori uccisi dalla crisi: una fiaccolata per ricordarli a Milano, Torino e Firenze</span></i></span></a><span style="background: transparent">, Il Fatto quotidiano (8/3/12);</span></span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span><a href="http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-03-09/lagarde-mercati-scommettano-contro-095508.shtml?uuid=AbPDey4E"><span><i><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">Lagarde (FMI): i mercati non scommettano contro l'Italia</span></i></span></a><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">, Il Sole 24 Ore (9/3/12);</span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "> <span><span><span><span style="background: #ffffff"><a href="http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-03-09/produzione-industriale-gennaio-base-100435.shtml?uuid=AbbGoy4E"><span><i><span style="background: transparent">Giù la produzione industriale, a gennaio -5% su base annua: non accadeva dal 2009. Crolla l'auto (-36,8%)</span></i></span></a><span style="background: transparent">, Il Sole 24 Ore (9/3/12); </span><a href="http://www.ilsole24ore.com/dossier/Economia%20e%20Lavoro/osservatorio-economia/?refresh_ce"><span><i><span style="background: transparent">Osservatorio sull'economia</span></i></span></a><span style="background: transparent">, ivi;</span></span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "> <span><span><span><span style="background: #ffffff"><span style="background: transparent">L. Caracciolo, </span><a href="http://temi.repubblica.it/limes/la-politica-estera-italiana-e-il-teatrino-dellignavia/33090"><span><i><span style="background: transparent">La politica estera italiana e il teatrino dell’ignavia</span></i></span></a><span style="background: transparent">, La Repubblica (10/3/12);</span></span></span></span></span></p> </li></ul> <p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "><br /></p> <p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "> <span><span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">POLITICA INTERNAZIONALE (guerra e pace, atomo etc.):</span></span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "><br /></p> <ul style="font-size: 100%; "> <li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "> <span><span><span><span style="background: #ffffff"><a href="http://www.corriere.it/esteri/12_marzo_05/obama-iran-stati-uniti_2f1a404e-66de-11e1-a7b0-749eb32f5577.shtml"><span><i><span style="background: transparent">Obama: «Iran, tutte le opzioni sono aperte»</span></i></span></a><span style="background: transparent">, Corriere della Sera (5/3/12);</span></span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm"><a href="http://www.repubblica.it/esteri/2012/03/10/news/raid_palestina-31288837/"><span><span><span><i><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">Raid israeliani sulla Striscia di Gaza almeno 14 i palestinesi uccisi</span></i></span></span></span></a><span><span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">, La Repubblica (10/3/12);</span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">M. Giorgio, </span><a href="http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/6762/"><span><i><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">La guerra dimenticata</span></i></span></a><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">, il manifesto (11/3/12);</span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "> <span><span><span><span style="background: #ffffff"><span style="background: transparent">P. D'Emilia, </span><a href="http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/6763/"><span><i><span style="background: transparent">Atomo e crisantemo, le menzogne di Tokyo</span></i></span></a><span style="background: transparent">, il manifesto (11/3/12); </span></span></span></span></span> </p> </li></ul> <p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "><br /></p> <p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "> <span><span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">IN MORTE DI ELIO PAGLIARANI:</span></span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "><br /></p> <ul style="font-size: 100%; "> <li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">F. Buffoni, </span><a href="http://www.nazioneindiana.com/2012/03/08/ciao-elio-grazie/"><span><i><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">Ciao Elio. Grazie</span></i></span></a><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">, Nazione Indiana (8/3/12);</span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "> <span><span><span><span style="background: #ffffff"><a href="http://www.leparoleelecose.it/?p=3771#more-3771"><span><i><span style="background: transparent">Per Elio Pagliarani</span></i></span></a><span style="background: transparent">, Le parole e le cose (8/3/12);</span></span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "> <span><span><span><span style="background: #ffffff"><span style="background: transparent">A. Cortellessa, </span><a href="http://www.leparoleelecose.it/?p=3790#more-3790"><span><i><span style="background: transparent">Ma dobbiamo continuare</span></i></span></a><span style="background: transparent">, Le parole e le cose (9/3/12);</span></span></span></span></span></p> </li></ul> <p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "><br /></p> <p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "> <span><span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">DISCUSSANTS:</span></span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "><br /></p> <ul style="font-size: 100%; "> <li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm"><span><span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">S. Bologna, </span></span></span></span><a href="http://furiacervelli.blogspot.com/2012/03/conoscenza-cultura-competenza.html"><span><span><span><i><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">Conoscenza, cultura, competenza</span></i></span></span></span></a><span><span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">, blog La furia dei cervelli (5/3/12);</span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "> <span><span><span><span style="background: #ffffff"><span style="background: transparent">M. Salvati, </span><a href="http://www.corriere.it/editoriali/12_marzo_05/seconda-ricostruzione-salvati_77c54568-668a-11e1-a7b0-749eb32f5577.shtml"><i><span style="background: transparent">Una seconda ricostruzione</span></i></a><span style="background: transparent">, Corriere della Sera (5/3/12);</span></span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "> <span><span><span><span style="background: #ffffff"><span style="background: transparent">F. Rampini, </span><a href="http://rampini.blogautore.repubblica.it/2012/03/06/perche-lausterity-non-ha-futuro-in-america/"><span><i><span style="background: transparent">Perché l’austerity non ha futuro (in America)</span></i></span></a><span style="background: transparent">, Estremo Occidente (6/3/12);</span></span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "> <span><span><span><span style="background: #ffffff"><span style="background: transparent">Galapagos, </span><a href="http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/6719/"><span><i><span style="background: transparent">La mano pubblica</span></i></span></a><span style="background: transparent">, il manifesto (7/3/12);</span></span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm"><span><span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">C. Formenti, </span></span></span></span><a href="http://www.sinistrainrete.info/sinistra-radicale/1942-carlo-formenti-il-grado-zero-della-teoria-rivoluzionaria.html"><span><span><span><i><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">Il grado zero della teoria rivoluzionaria. Movimenti e organizzazione politica</span></i></span></span></span></a><span><span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">, Alfabeta2, pubblicato su SinistraInRete.info (7/3/12);</span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">D. Festa, </span></span><a href="http://www.lavoroculturale.org/spip.php?article211"><span><i><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">Il Nuovo Cinema Palazzo: la pratica quotidiana del bene comune</span></i></span></a><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">, Il lavoro culturale (7/3/12);</span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><a href="http://www.nazioneindiana.com/2012/03/07/spotpolitik-di-giovanna-cosenza/"><span><i><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">SpotPolitik</span></i></span></a><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; "> di Giovanna Cosenza, Nazione Indiana (7/3/12);</span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm"><span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">F. Rampini,</span></span></span><span><span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; "> </span></span></span></span><a href="http://rampini.blogautore.repubblica.it/2012/03/07/il-sindaco-di-rio-e-libm/"><span><span><span><i><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">Il sindaco di Rio? E’ l’Ibm.</span></i></span></span></span></a><span><span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">, Estremo Occidente (7/3/12);</span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">B. Spinelli, </span></span><a href="http://www.repubblica.it/politica/2012/03/07/news/spinelli_europa-31078525/"><span><i><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">Lo sguardo cieco dell'Europa</span></i></span></a><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">, La Repubblica (7/3/12);</span></span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">M. Mancassola, C. Raimo, </span><a href="http://www.minimaetmoralia.it/?p=6914"><span><i><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">Italia amore: rivelazione</span></i></span></a><span style="background-image: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; ">, minima et moralia (9/3/12);</span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "> <span><span><span><span style="background: #ffffff"><span style="background: transparent">N. Villa, </span><a href="http://www.minimaetmoralia.it/?p=6930"><span><i><span style="background: transparent">Apocalypse town</span></i></span></a><span style="background: transparent">, minima et moralia (9/3/12);</span></span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; line-height: 100%; "> <span><span><span><span style="background: #ffffff"><span style="background: transparent">G. Ferrara, </span><a href="http://www.ilmanifesto.it/area-abbonati/in-edicola/manip2n1/20120309/manip2pg/15/manip2pz/319339/"><span><i><span style="background: transparent">L'estinzione della democrazia</span></i></span></a><span style="background: transparent">, il manifesto (9/3/12);</span></span></span></span></span></p> </li></ul> </li></ul></div>Alfredohttp://www.blogger.com/profile/18038470027138590405noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7970433413335510700.post-70813882370412933142012-03-08T12:14:00.002+01:002012-03-08T12:21:37.924+01:00L'emancipazione strozzata tra centro e periferia<a href="http://www.24emilia.com/immagini/ItaliaMondo/proteste-russia_putin555.jpg" style="font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal; font-size: 100%; font-family: Georgia, serif; "><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 555px; height: 310px;" src="http://www.24emilia.com/immagini/ItaliaMondo/proteste-russia_putin555.jpg" border="0" alt="" /></a><div style="font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal; font-size: 100%; font-family: Georgia, serif; text-align: center; "><span ><u><br /></u></span></div><div style="text-align: center; "><p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; "><span >Le recenti elezioni in Russia ed in Iran pur avvenendo in contesti geopolitici profondamente diversi hanno manifestato un dato comune: la differenza del voto tra centro e periferia.</span></p> <p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; "><span >In Iran le forze riformiste erano state tagliate fuori dalla competizione elettorale, i loro leader sono in carcere ed a sfidarsi erano i conservatori tradizionalisti guidati da Ali Khamenei ed i fondamentalisti fedeli al presidente Ahmadinejad. La sfida era quindi tutta incentrata sull'affluenza al voto: una scarsa affluenza avrebbe indicato la sfiducia dell'opinione pubblica nei confronti dei due contendenti ed una vicinanza ai riformisti esclusi. Si è recato alle urne il 64,2% degli aventi diritto, un risultato ben al di là delle previsioni che ha legittimato la competizione elettorale sancendo la marginalizzazione dei riformisti. Il risultato è stato omogeneo in tutto il territorio nazionale eccezion fatta per Teheran (dove l'affluenza si è fermata al 48%) ed ai territori circostanti (dove è arrivata al 52%).</span></p> <p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; "><span >In Russia alle elezioni partecipavano quasi tutte le forze politiche nazionali (esclusa solo una lista), ma la consultazione aveva il sapore del plebiscito a favore di Vladimir Putin. Per vincere al primo turno era sufficiente il 50% dei voti ma Putin è arrivato al 64,3%. Discorso a parte meriterebbero le accuse di brogli elettorali e le manifestazioni di protesta che le liste sconfitte hanno fatto partire subito dopo l'ufficializzazione dei risultati (arrivando con il leader comunista Zuganov a non riconoscere il risultato). Qui vogliamo però soffermarci sul fatto che a Mosca Putin ha ottenuto il 47,2% dei voti, non raggiungendo così l'agognato 50%.</span></p> <p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; "><span >Questo fenomeno l'avevamo fino a qualche tempo fa conosciuto soprattutto in Occidente. Alle elezioni americane che assegnarono il secondo mandato a G. W. Bush fu decisiva la “pancia dell'America”, quella degli stati dell'entroterra, che votò compattamente per i repubblicani. Questo fenomeno lo conosciamo anche in Italia: nella prima repubblica il Sud Italia, soprattutto in provincia, votò dapprima a favore della monarchia nel referendum del '48, poi continuò a regalare lusinghieri risultati all'Msi e a assegnare ampie maggioranze alla Dc. Nella seconda repubblica tale fenomeno si è addirittura ampliato: i sindaci delle grandi città hanno in più fasi incarnato grandi momenti di (quantomeno creduta) emancipazione collettiva, segnando inversioni di tendenza e suscitando speranze in tutta la nazione. A metà degli anni '90 questo fenomeno divenne così significativo da far parlare di “partito dei sindaci”. Il fenomeno della Lega nord è anche spiegabile con questa chiave di lettura: il grosso del suo bacino elettorale è in provincia. Non è un caso che nel recente 2010 alle elezioni regionali venete stravinse Luca Zaia (con più del 60% dei voti) mentre alle comunali a Venezia vinse al primo turno il candidato di centro-sinistra Orsoni.</span></p> <p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; "><span >David Harvey nell'analizzare i successi elettorali delle destre tra i ceti popolari in Occidente ha messo in evidenza il fatto che queste sostenevano politiche neoliberiste che accrescevano la povertà e ridimensionavano lo stato sociale. Avveniva quindi che la parte di società maggiormente colpita da queste politiche sosteneva la vittoria delle coalizioni che le praticavano, votando cioè contro i propri interessi materiali. Harvey spiega questa apparente contraddizione con la circostanza che queste destre hanno saputo miscelare a questa politica economica il tradizionalismo religioso e politiche securitarie volte ad esorcizzare le paure figlie della globalizzazione (immigrazione, esclusione sociale ed aumento della criminalità etc.).</span></p> <p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; "><span >Nel corso dell'ultimo anno abbiamo assistito all'estendersi di questo fenomeno anche alla Tunisia ed all'Egitto. Fino a prima della primavera araba eravamo abituati a pensare a quelle società come a dei monoliti arretrati e cementificati dall'integralismo islamico. I movimenti che hanno portato alla cacciata di Ben Alì e Mubarak ci hanno mostrato delle società giovani e inquiete. Tali movimenti hanno avuto però una forte connotazione urbana, sviluppandosi nei grandi centri se non addirittura, come nel caso egiziano, arrivando a prendere il nome da una piazza centrale della capitale. Alle elezioni che si sono svolte successivamente però hanno prevalso le liste islamiche (Ennada in Tunisia ed i Fratelli musulmani in Egitto), le uniche presenti capillarmente in tutto il paese.</span></p> <p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; "><span >Il discorso di Harvey può in parte essere esteso a Tunisia, Egitto, Iran e Russia? Ritengo di si, se si aggiungono alcuni elementi al mix che permette alle forze integraliste e/o conservatrici di vincere: prima di tutto nuove ondate di nazionalismo e il legittimo risentimento nei confronti dell'Occidente prima colonialista poi alleato dei dittatori.</span></p> <p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; "><span >Visto questo contesto chi ha a cuore l'emancipazione dei popoli e la lotta alle disuguaglianze può guardare con soddisfazione al fatto che queste istanze prevalgono nei grandi centri, laddove c'è una ricca vita culturale, un tessuto associativo vivace, un mercato del lavoro recettivo? Ritengo di no. Nelle periferie vi sono i candidati naturali a diventare (laddove non lo siano già diventati) le vittime della globalizzazione e delle politiche neoliberiste. Qualunque movimento di emancipazione collettiva deve porsi il problema di coinvolgerli, abbandonando ogni moralismo pronto a condannare il loro consegnarsi a sentimenti razzisti e a ondate integraliste, ogni snobismo pronto a celebrare l'avanguardia dei movimenti metropolitani che proclamano la propria autosufficenza per poi scontrarsi con l'incapacità di radicarsi laddove le contraddizioni che denunciano provocano più sofferenza.</span></p><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">--------------------------------------------------------</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span >da LINKREDULO dell'8/3/12 - <span style="text-align: center;"><a href="http://www.linkredulo.it/giornale/politica/2488-lemancipazione-strozzata-tra-centro-e-periferia.html">http://www.linkredulo.it/giornale/politica/2488-lemancipazione-strozzata-tra-centro-e-periferia.html</a></span></span></div></div>Alfredohttp://www.blogger.com/profile/18038470027138590405noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7970433413335510700.post-12002916178903209482012-03-05T02:22:00.008+01:002012-03-05T11:18:26.328+01:00Rassegna settimanale n.1 (27/2/12 - 4/3/12)<div><br /></div><div><br /></div><a href="http://t3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcR1Tqg8jsHj_-1GqKKWoyC_ozvQoNvw2YOntTaQwAI6m2a3gJAuUNi52VfDgA" style="font-family: Georgia, serif; font-size: 100%; "><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 286px; height: 176px;" src="http://t3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcR1Tqg8jsHj_-1GqKKWoyC_ozvQoNvw2YOntTaQwAI6m2a3gJAuUNi52VfDgA" border="0" alt="" /></a><p align="JUSTIFY" style="text-align: left; margin-bottom: 0cm; "><span><span><span><br /></span></span></span></p><p align="JUSTIFY" style="font-family: Georgia, serif; font-size: 100%; margin-bottom: 0cm; "><span style="font-size: medium; font-family: Arial, sans-serif; text-align: left; ">Inauguro questa settimana un appuntamento fisso. Ogni Lunedì pubblicherò una rassegna molto parziale di articoli, interviste, inchieste, editoriali, posts, video e quant'altro è apparso sulla rete riguardo fatti più o meno attuali. L'elenco non vuole in alcuna maniera essere esaustivo. Solo per questa settimana pubblico anche alcuni links ad articoli apparsi in giorni precedenti al periodo indicato nel titolo in maniera da creare una continuità nel racconto di alcuni fatti che altrimenti sembrerebbero spuntare dal nulla.</span></p><p align="JUSTIFY" style="font-family: Georgia, serif; font-size: 100%; margin-bottom: 0cm; "><span style="font-size: medium; font-family: Arial, sans-serif; text-align: left; "><br /></span></p><p align="JUSTIFY" style="font-family: Georgia, serif; font-size: 100%; margin-bottom: 0cm; "><span style="font-size: medium; font-family: Arial, sans-serif; text-align: left; "></span></p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "><span style="font-size: medium; font-family: Arial, sans-serif; text-align: left; "><span><span><span>INCHIESTA DE “<i>IL FATTO QUOTIDIANO</i>” SULLE DELOCALIZZAZIONI DELLE AZIENDE ITALIANE ALL'ESTERO: </span></span></span> </span></p><span style="font-size: medium; font-family: Arial, sans-serif; text-align: left; "> <ul> <li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span><a href="http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02/25/lexport-del-lavoro/193679/"><i>Delocalizzazione, in Italia persi 34 mila posti di lavoro in due anni. Emorragia dalla Fiat</i></a> (25/2/12);</span></span></span></p> </li></ul> <ul> <li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span><a href="http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02/25/numeri-e-casi-di-un-esodo-per-ora-inarrestabile/193678/"><i>Delocalizzazione, la mappa delle aziende emigrate oltreconfine</i></a> (25/2/12); </span></span></span> </p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span><a href="http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02/25/omsa-la-lingerie-volata-via-ma-solo-per-aumentare-i-profitti/193718/"><i>Omsa, la lingerie è volata via solo per aumentare i profitti</i></a> (25/2/12).</span></span></span></p> </li></ul> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span>SULLO STESSO GIORNALE PRECEDENTEMENTE: </span></span></span> </p> <ul> <li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span><a href="http://tv.ilfattoquotidiano.it/2011/05/23/il-popolo-dei-call-center-tunisini/113187/"><i>Il popolo dei call center tunisini</i></a> (23/5/11);</span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span><a href="http://tv.ilfattoquotidiano.it/2011/05/23/b-delocalizza-i-ministeri-ma-dimentica-i-call-center/113098/"><i>La fuga dei call center in Albania</i></a> (23/5/11).</span></span></span></p> </li></ul> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "><br /></p> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "><br /></p> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "><br /></p> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span>SULLA GRECIA E IL SUO (POSSIBILE) DEFAULT:</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "><br /></p> <ul> <li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span>V. Lops, <a href="http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-02-23/perche-grecia-ancora-fallire-092643.shtml?uuid=Aadl4HwE&fromSearch"><i>Perché la Grecia può ancora fallire nonostante il salvataggio da 130 miliardi</i></a>, Il Sole 24 Ore (23/2/12);</span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span>U. Marani, <a href="http://www.economiaepolitica.it/index.php/europa-e-mondo/punizione-pagamento-prevenzione-la-grecia-di-oggi-come-la-germania-di-ieri/"><i>Punizione, pagamento, prevenzione. La Grecia di oggi come la Germania di ieri,</i></a> Economia e Politica (1/3/12);</span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span>V. Da Rold, <a href="http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-03-02/grecia-segnalano-default-anni-180641.shtml?uuid=Aayct60E"><i>I Cds Grecia segnalano default in cinque anni al 99%. Ma Atene non è Buenos Aires. Ecco perché</i></a>, Il Sole 24 Ore (2/3/12);</span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span>V. Da Rold, <a href="http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-03-02/grecia-scattano-polizze-antidefault-063730.shtml?uuid=AaMxPi0E&fromSearch"><i>Grecia, non scattano le polizze anti-default</i></a>, Il Sole 24 Ore (2/3/12);</span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span><a href="http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-03-03/moodys-declassa-rating-grecia-095636.shtml?uuid=AaeWXQ1E"><i>Moody's declassa il rating della Grecia a spazzatura</i></a>, Il Sole 24 Ore (3/3/12);</span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span>M. Cavallito, <a href="http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/03/03/grecia-default-pilotato-svela-linganno-tremila-miliardi-credit-default-swaps/195381/"><i>Grecia, il default pilotato svela l’inganno da tremila miliardi dei Credit default swaps</i></a>, Il Fatto quotidiano (3/3/12);</span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span>A. Franceschi, <a href="http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-03-04/incognite-legate-ristrutturazione-debito-142815.shtml?uuid=AbtX2B2E"><i>Le incognite legate alla ristrutturazione del debito greco</i></a>, Il Sole 24 Ore (4/3/2);</span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span>I. B., <a href="http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-03-04/miccia-greca-ancora-accesa-155659.shtml?uuid=AbuZ2E2E"><i>La miccia greca è ancora accesa</i></a>, Il Sole 24 Ore (4/3/12);</span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span>M. Liera, <a href="http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-03-04/dilemma-risparmiatori-swap-154913.shtml?uuid=AbNCAE2E"><i>Il dilemma dei risparmiatori sullo swap</i></a>, Il Sole 24 Ore (4/3/12).</span></span></span></p> </li></ul> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "><br /></p> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "><br /></p> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span>SUL MAXI-PRESTITO DELLA BCE E LA SITUAZIONE ITALIANA:</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "><br /></p> <ul> <li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span>C. Bussi, <a href="http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-02-27/bruxelles-apre-paracadute-salvastati-063947.shtml?uuid=AavU2GyE&fromSearch"><i>Bruxelles apre il </i></a><a href="http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-02-27/bruxelles-apre-paracadute-salvastati-063947.shtml?uuid=AavU2GyE&fromSearch"><span><i>«</i></span></a><a href="http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-02-27/bruxelles-apre-paracadute-salvastati-063947.shtml?uuid=AavU2GyE&fromSearch"><i>paracadute</i></a><a href="http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-02-27/bruxelles-apre-paracadute-salvastati-063947.shtml?uuid=AavU2GyE&fromSearch"><span><i>»</i></span></a><a href="http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-02-27/bruxelles-apre-paracadute-salvastati-063947.shtml?uuid=AavU2GyE&fromSearch"><i> salva-Stati</i></a>, Il Sole 24 Ore (27/2/12);</span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span>V. Lops, <i><a href="http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-02-27/spread-mercoledi-giorno-verita-104719.shtml?uuid=Aacx5OyE">Spread, mercoledì il giorno della verità. Ecco che cosa può cambiare per BTp, BoT e azioni</a>, </i>Il Sole 24 Ore (27/2/12); con grafico <a href="http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-02-27/spread-mercoledi-giorno-verita-104719.shtml?grafici"><i>Un anno di spread</i></a>;</span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span>F. Cannata, S. Casellina, <a href="http://www.lavoce.info/articoli/pagina1002894.html"><i>Quanta confusione su Basilea</i></a>, LaVoce.info (28/2/12);</span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span>V. Lops, <a href="http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-02-29/maxiasta-batte-attese-assegnati-110548.shtml?uuid=Aa2MhczE">La maxi-asta Bce batte le attese: assegnati 529,53 miliardi al tasso dell'1%. Hanno partecipato 800 banche</a>, Il Sole 24 Ore (29/2/12); con <a href="http://video.ilsole24ore.com/SoleOnLine5/Video/Finanza%20e%20Mercati/In%20primo%20piano/2012/maxi-asta-bce/maxi-asta-bce-longo.php">Maxi-asta Bce: grandi vantaggi, grandi rischi</a>, videoanalisi di Morya Longo;</span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span>A. Baglioni, <a href="http://www.lavoce.info/articoli/pagina1002902.html"><i>I prestiti della BCE e la stretta sul credito</i></a>, LaVoce.info (29/2/12);</span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span>I. Buffacchi, <a href="http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-03-02/italia-tornare-categoria-094904.shtml?uuid=AaAGRn0E"><i>Parla la responsabile rating di Standard & Poor's: «L'Italia può tornare categoria A»</i></a>, Il Sole 24 Ore (2/3/12).</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> </p> </li></ul> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "><br /></p> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span>SULLE ELEZIONI IN IRAN ED IN RUSSIA:</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "><br /></p> <ul> <li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span>A. Negri, </span></span></span><a href="http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-03-01/liran-voto-domani-fine-161843.shtml?uuid=Aan2HT0E"><span><span><span><i>L'Iran va al voto domani. Che fine ha fatto l'Onda verde?</i></span></span></span></a><span><span><span>, Il Sole 24 Ore (1/3/12);</span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <a href="http://www.repubblica.it/esteri/2012/03/02/news/intervista_a_putin-30795772/?ref=HRER1-1"><span>Putin: "No alla forza, credo nella democrazia. Monti un kamikaze per il bene dell'Italia"</span></a><span><span><span>, intervista di E. Mauro, La Repubblica (2/3/12);</span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <a href="http://www.corriere.it/esteri/12_marzo_03/iran-elezioni-ahmadinejad-battuto_52db8dba-6573-11e1-8a59-8bc3a463cee3.shtml"><span>Iran, la sconfitta di Ahmadinejad</span></a><span><span><span>, Corriere della Sera (3/3/12);</span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <a href="http://www.corriere.it/esteri/12_marzo_04/russia-voto-presidenziali_dee9c714-65cc-11e1-be51-f4b5d3e60e3d.shtml"><span><span><span><i>La Russia al voto per incoronare di nuovo Putin</i></span></span></span></a><span><span><span>, Corriere della Sera (4/3/12); videoritratto </span></span></span><a href="http://video.corriere.it/vladimir-putin/747ffeb0-646a-11e1-9522-b1c79df94a33"><span><span><span><i>Vladimir Putin. La spia che divenne zar</i></span></span></span></a><span><span><span>, ivi.</span></span></span></p> </li></ul> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "><br /></p> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "><br /></p> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span>SULLA RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO, L'OCCUPAZIONE ED I SALARI:</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "><br /></p> <ul> <li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span><a href="http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-02-26/stipendi-dipendenti-italiani-guadagnano-144028.shtml?uuid=Aagkc2xE"><i>Stipendi: lussemburghesi al top, i dipendenti italiani guadagnano meno di greci e spagnoli</i></a>, Il Sole 24 Ore (26/2/12);</span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span>A. Robecchi, <a href="http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/6616/"><i>Moderati a bastonate</i></a>, il manifesto (27/2/12);</span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span>L. Campetti, <a href="http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/6638/"><i>Salva l'Italia crepando</i></a>, il manifesto (29/2/12);</span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span><i><a href="http://www.motori24.ilsole24ore.com/Industria-Protagonisti/2012/02/General-Motors-comprera-Psa.php">Gm e Peugeot annunciano «alleanza globale di lungo periodo». Il colosso Usa sale al 7%</a>, </i>Il Sole 24 Ore (29/2/1<span>2);</span></span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span><span>F. Rampini, </span><a href="http://rampini.blogautore.repubblica.it/2012/02/29/usa-25-delle-nuove-assunzioni-sono-a-termine/"><span><i>Usa, 25% delle nuove assunzioni sono a termine</i></span></a><span>, blog Estremo Occidente (29/2/12)</span>;</span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span><a href="http://www.motori24.ilsole24ore.com/Mercato/2012/03/immatricolazioni-auto-febbraio.php"><i>Auto: a gennaio vendite -18,94%, crollo "limitato" dai chilometri zero. Il mercato ai livelli del 1984</i></a>, Il Sole 24 Ore (1/3/12);</span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span>F. Rampini, <a href="http://rampini.blogautore.repubblica.it/2012/03/01/operaio-cercasi-ma-chi-lo-forma/"><i>Operaio cercasi, ma chi lo forma?</i></a>, blog Estremo Occidente (2/3/12);</span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span><a href="http://www.lavoce.info/articoli/pagina1002909.html"><i>Il tasso di occupazione giovanile e totale</i></a>, Lavoce.info (2/3/12);</span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span>M. Toaldo, <a href="http://italia2013.org/2012/03/02/sette-domande-polemiche-sulla-riforma-del-mercato-del-lavoro/"><i>Sette domande polemiche sulla riforma del mercato del lavoro</i></a>, blog Italia2013 (2/3/12);</span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span>V. Gandus, <a href="http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/03/04/assalto-cielo-classe-operaia-tetti/195467/"><i>Assalto al cielo, la classe operaia va sui tetti</i></a>, Il Fatto quotidiano (4/3/12).</span></span></span></p> </li></ul> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "><br /></p> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "><br /></p> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span>LA MORTE DI LUCIO DALLA:</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "><br /></p> <ul> <li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span>C. Fabretti, <a href="http://www.ondarock.it/italia/luciodalla.htm"><i>Lucio Dalla. Tra la via Emilia e la luna</i></a>, Onda Rock (2/3/12);</span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span><a href="http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-89ac430b-93bb-4f31-bd55-d25d04c21b7a.html#p="><i>Ombre di Lucio</i></a>, Blob (puntata dell'1/3/12).</span></span></span></p> </li></ul> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "><br /></p> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "><br /></p> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span>UN'ANALISI SULLA TAV, I RISULTATI DEL MOVIMENTO NO TAV E LA SUA LETTURA DEL CAPITALISMO:</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "><br /></p> <ul> <li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span>G. Viale, <a href="http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/6684/"><i>La Grande Opera pubblica e il capitalismo finanziario</i></a>, il manifesto (4/3/12).</span></span></span></p> </li></ul> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "><br /></p> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "><br /></p> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span>SU GRAMSCI, TURATI E SAVIANO:</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "><br /></p> <ul> <li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span>R. Saviano, <a href="http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2012/02/28/news/elogio_dei_riformisti-30626737/"><i>Elogio dei riformisti</i></a>, La Repubblica (28/2/12);</span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span>A. H<span>ö</span>bel, <a href="http://www.marx21.it/storia-teoria-e-scienza/marxismo/1132-ennesimo-attacco-a-gramsci-e-alla-storia-del-pci.html"><i>Ennesimo attacco a Gramsci e alla storia del PCI</i></a>, Marx XXI (1/3/12);</span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span>G. Fresu, <a href="http://www.marx21.it/storia-teoria-e-scienza/marxismo/1132-ennesimo-attacco-a-gramsci-e-alla-storia-del-pci.html?start=1"><i>Processate Gramsci</i></a>, Marx XXI (1/3/12).</span></span></span></p> </li></ul> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "><br /></p> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span>ALTRO (SU BORGHESIA E CAPITALISMO, DEMOCRAZIA IN FABBRICA E IN ITALIA, DEMOCRAZIA E CAPITALISMO, DESTRA E SINISTRA, COMUNISMO):</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "><br /></p> <ul> <li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span>S. <span>Ž</span>i<span>ž</span>ek,<i> <a href="http://www.leparoleelecose.it/?p=3436">La rivolta della borghesia salariata</a></i>, Le parole e le cose (17/2/12); pubblicato su Internazionale N. 937, ANNO 19, pp. 80-3 col titolo “L'epoca delle rivolte borghesi;</span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span>C. Sarno, <a href="http://editoriale.comunita.unita.it/2012/02/26/non-solo-una-bacheca/"><i>Non solo una bacheca</i></a>, l'Unità (26/2/12);</span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span>I. Diamanti, <a href="http://www.repubblica.it/politica/2012/02/27/news/democrazia_senza_partiti-30559326/"><i>C'è democrazia senza i partiti?</i></a>, La Repubblica (27/2/12);</span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span>F. Cassano, <a href="http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/03/01/egonomia-cosi-individuo-senza-societa-ha.html"><i>Egonomia. Così l'individuo senza società ha cancellato la politica</i></a>, La Repubblica (1/3/12);</span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span>G. Sartori, <a href="http://www.nazioneindiana.com/2012/03/01/nuovi-autismi-16-essere-di-sinistra-essere-di-destra/"><i>Essere di sinistra, essere di destra</i></a>, Nazione Indiana (1/3/12)</span></span></span></p> </li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span>L. Cavallaro, <a href="http://www.ilmanifesto.it/area-abbonati/in-edicola/manip2n1/20120301/manip2pg/15/manip2pz/318907/"><i>Perché non possiamo non dirci comunisti</i></a>, il manifesto (1/3/12).</span></span></span></p> </li></ul></span><p></p>Alfredohttp://www.blogger.com/profile/18038470027138590405noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7970433413335510700.post-27112754876429615132012-02-28T16:26:00.009+01:002012-03-03T20:03:44.102+01:00Quei giorni a Piazza Tahrir. Il racconto del giornalista Mohamed Shoair<a href="http://3.bp.blogspot.com/-AEFIuNt-EdQ/TeLK-Pc6KxI/AAAAAAAACqU/bdmWcIoWOT0/s1600/I%2Bgiorni%2Bdi%2BPiazza%2BTahrir.jpg" style="font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal; font-size: 100%; font-family: Georgia, serif; "><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 472px; height: 747px;" src="http://3.bp.blogspot.com/-AEFIuNt-EdQ/TeLK-Pc6KxI/AAAAAAAACqU/bdmWcIoWOT0/s1600/I%2Bgiorni%2Bdi%2BPiazza%2BTahrir.jpg" border="0" alt="" /></a><br /><br /><p align="JUSTIFY" style="font-family: Georgia, serif; font-size: 100%; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; "><span>Si svolgerà domani mattina a Bari presso la Facoltà di Giurisprudenza un dibattito con Mohamed Shoair, giovane giornalista egiziano autore di <i>I giorni di piazza Tahrir</i> (Poiesis editrice), un racconto in presa diretta della rivoluzione egiziana. A distanza di un anno dalla cacciata di Mubarak ripercorrere quei giorni e farlo con chi li ha vissuti ha per l'opinione pubblica occidentale il significato di sottrarre il racconto ad una mummificazione che semplifica la storia, riducendola a quei pochi giorni che i media occidentali hanno puntato i riflettori sull'Egitto. </span></p> <p align="JUSTIFY" style="font-family: Georgia, serif; font-size: 100%; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; "><span>Mohamed Shoair non nasconde la vertigine nell'affrontare questo racconto. Nel suo libro si legge: “<i>Le parole, per quanto eloquenti, non possono descrivere ciò che è accaduto nei giorni della rivoluzione. Semplicemente possiamo qualificarle come le giornate più importanti nella storia contemporanea dell'Egitto. Le parole sono incapaci di descrivere ciò che è accaduto e gli eventi che si sono susseguiti non lasciano alla stanca memoria la possibilità di ripercorrerli</i>”.</span></p> <p align="JUSTIFY" style="font-family: Georgia, serif; font-size: 100%; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; "><span>Il racconto parte da sei anni prima del 2011, dalla nascita del movimento <i>Kifaya</i> (Basta!) che per primo ha avuto il merito di praticare in Egitto il dissenso al regime di Mubarak e che l'ha perseguito con costanza sfidando le repressioni nonostante i limiti che lo stesso Shoair evidenzi in esso (principalmente il suo eccessivo elitismo). L'Egitto era quindi in cammino da tempo, a tal punto che l'autore rivela di aver deciso di non emigrare proprio in virtù delle speranze suscitate da <i>Kifaya</i>: è difficile immaginare per noi occidentali che la scelta di partire o restare possa dipendere dalla speranza di un percorso di emancipazione collettiva e non da occasioni di affermazione personale e professionale.</span></p> <p align="JUSTIFY" style="font-family: Georgia, serif; font-size: 100%; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; "><span>Inevitabile il riferimento al ruolo dei social network, collocati però nella dimensione di uno dei tanti elementi che hanno reso possibile la rivoluzione: ben lontano quindi da un messianesimo che descrive la rete e le nuove tecnologie come profeti di una nuova era. Shoair non definisce quella di Piazza Tahrir come la “rivoluzione di Facebook e Twitter” ma come la “<i>rivoluzione del sorriso</i>”, di un popolo che consapevole e stanco della propria condizione ha deciso di riprendersi il proprio destino con l'autogoverno di una piazza della capitale, diventata in quei giorni “<i>una repubblica indipendente con il proprio inno, i suoi saggi, il suo giornale, la sua radio... e il suo ospedale</i>”. È indicativo che un movimento, un soggetto collettivo prenda il nome dal luogo in cui si è incontrato: Shoair rivendica come la rivoluzione sia stata capace di unire a Piazza Tahrir culture, generazioni e classi sociali diverse. </span></p> <p align="JUSTIFY" style="font-family: Georgia, serif; font-size: 100%; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; "><span>Il libro inizia e finisce con la constatazione che la cacciata di Mubarak non può essere che l'inizio della rivoluzione. Da questo punto e dalla complessità rivendicata proprio da Shoair nel descrivere il gennaio egiziano del 2011 bisogna partire per cercare di comprendere quanto è successo nei mesi successivi e quanto tutt'ora sta accedendo. Una lettura poco curiosa, ma anche anche comprensibilmente preoccupata, tende in Occidente a ridurre il periodo post-rivoluzionario tunisino ed egiziano ad una sorta di referendum nel quale i popoli decideranno di adeguare stili di vita ed istituzioni ai canoni occidentali o di consegnarsi al fondamentalismo islamico ed al terrorismo. La vicenda è molto più complessa. Di certo la vittoria nelle elezioni che negli ultimi mesi si sono svolte in Tunisia ed Egitto da parte dei partiti islamici (che nei momenti rivoluzionari erano rimasti ai margini) ripropone il tema dell'organizzazione dei movimenti collettivi e delle difficoltà che essi incontrano dopo aver rovesciato i tiranni nel gestire le fasi costituenti.</span></p><p align="JUSTIFY" style="font-family: Georgia, serif; font-size: 100%; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal; text-align: left; margin-bottom: 0cm; "><br /></p><p align="JUSTIFY" style="text-align: left; margin-bottom: 0cm; "><span ><iframe width="560" height="315" src="http://www.youtube.com/embed/Z4F-oOHHYf8" frameborder="0" allowfullscreen=""></iframe></span></p><p align="JUSTIFY" style="font-family: Georgia, serif; font-size: 100%; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; "><span style="font-size: 100%; text-align: left; ">------------------------------------------------------------------------------------</span></p><p align="JUSTIFY" style="font-family: Georgia, serif; font-size: 100%; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; "><span><br /></span></p><p align="JUSTIFY" style="font-family: Georgia, serif; font-size: 100%; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; "><span><span>da LINKREDULO del 28/2/12 - </span><span style="text-align: left;"><a href="http://www.linkredulo.it/giornale/politica/2481-quei-giorni-a-piazza-tahrir-il-racconto-del-giornalista-mohamed-shoair.html">http://www.linkredulo.it/giornale/politica/2481-quei-giorni-a-piazza-tahrir-il-racconto-del-giornalista-mohamed-shoair.html</a></span></span></p>Alfredohttp://www.blogger.com/profile/18038470027138590405noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7970433413335510700.post-6786117043251240742012-02-25T19:53:00.004+01:002012-02-25T19:59:03.676+01:00Governo Monti: insensibili a chi?<a href="http://images.style.it/Storage/Assets/Crops/39740/112/45010/mario-monti_650x447.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 650px; height: 447px;" src="http://images.style.it/Storage/Assets/Crops/39740/112/45010/mario-monti_650x447.jpg" border="0" alt="" /></a><p align="JUSTIFY" style="text-align: left;margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; "><span><br /></span></p><p align="JUSTIFY" style="font-family: Georgia, serif; font-variant: normal; font-weight: normal; font-size: 100%; margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; line-height: 0.53cm; "> <span><span><span>Ieri Mario Monti, di fronte ai finanzieri italiani cui ha fatto visita Piazza Affari, ha commentato l'ipotesi che i sindacati si dichiarino indisponibili a discutere di una riforma del mercato del lavoro che metta in discussione l'articolo 18 con queste parole: “<em><span>Cerchiamo di essere sensibili, sul piano intellettuale, ad argomentazioni da qualsiasi parte provengano. Allo stesso tempo ci sforziamo di essere insensibili alle pressioni</span></em>”. L'insensibilità alle pressioni è coerente con l'immagine data fin'ora dal governo Monti, quella cioè di un governo del buon senso che mette da parte le contrapposizioni, le rivendicazioni corporative e pensa al bene dell'Italia.</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="font-family: Georgia, serif; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal; font-size: 100%; margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span>Ci troveremmo quindi di fronte ad un governo venuto da Marte, senza il bisogno di rispondere a nessuno del proprio operato e libero di ignorare i piagnistei di tutti, e tra questi tutti ci sono anche i sindacati. Il problema in questo sillogismo risiede proprio in quel “<i>tutti</i>”, e per coglierlo non c'è bisogno di ricorrere a teorie del complotto</span></span></span><img src="http://www.blogger.com/img/blank.gif" alt="Corsivo" border="0" class="gl_italic" style="text-align: left; " /><span style="font-size: 100%; text-align: left; "><span><span>: la realtà è sotto i nostri occhi. A cosa serve lo spread se non ad indicare ai governi quanto e come devo essere “</span></span></span><em style="font-size: 100%; text-align: left; font-style: normal; "><span><span><span><span>sensibili</span></span></span></span></em><span style="font-size: 100%; text-align: left; "><span><span>” alla volontà degli investitori istituzionali? E cosa chiedono gli investitori istituzionali: la garanzia che i crediti che hanno contratto vengano onorati da tutti, stati compresi ed a qualunque costo sociale. David Harvey nel suo “</span></span></span><span style="font-size: 100%; text-align: left; "><span><span><span><i>Breve storia del neoliberismo</i></span></span></span></span><span style="font-size: 100%; text-align: left; "><span><span>” individua come passaggio dall'egemonia keynesiana a quella neoliberista la sostituzione della priorità della piena occupazione (e quindi degli investimenti necessari a garantirla) con quella del pareggio di bilancio delle pubbliche amministrazioni (che quindi devono operare dei tagli per garantirlo).</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="font-family: Georgia, serif; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal; font-size: 100%; margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0cm; "> <span style="font-style: normal; "><span><span>Dall'estate abbiamo imparato a conoscere lo spread come termometro dell'appetibilità finanziaria dei nostri titoli di stato. Lungi dall'essere insensibile alle pressioni, il governo Monti è nato proprio come risposta alle pressioni che gli investitori istituzionali, seguiti da Francia e Germania e dal Fmi, hanno fatto sulla politica italiana dimostrando inequivocabilmente di non fidarsi più del governo Berlusconi. Alla vigilia dell'affidamento dell'incarico di formare il governo a Monti, l'economista Giacomo Vaciago, vicino al futuro premier, dichiarò in un'intervista al Fatto quotidiano che il futuro governo sarebbe dovuto “</span></span></span><em><span><span><span><span>piacere più al resto del mondo che agli italiani</span></span></span></span></em><span style="font-style: normal; "><span><span>”, intendendo per “</span></span></span><em style="font-style: normal; "><span><span><span><span style="font-style: normal">resto del mondo</span></span></span></span></em><span style="font-style: normal; "><span><span>” proprio le cancellerie europee e gli investitori istituzionali.</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="font-family: Georgia, serif; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal; font-size: 100%; margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0cm; "> <span><span><span>Altro che insensibile alle pressioni, il governo Monti è, come qualunque altro governo, figlio di ben specifiche pressioni. Il che non lo rende di per sé cattivo, ma non lo autorizza neanche a delegittimare il ruolo del sindacato relegando le rivendicazioni che questo avanza alla stregua di quelle dei farmacisti, degli evasori e dei notai, catalogate tutte genericamente sotto l'etichetta 'interessi corporativi'. Dalla caduta del muro di Berlino (ma in parte già dal decennio precedente) assistiamo alla mistificazione di chi si presenta post-ideologico descrivendo le leggi del mercato come una specie di stato di natura a cui non si può far altro che adeguarcisi. Se c'è una discontinuità di cui abbiamo bisogno non è quella della sobrietà e del loden ma quella che consiste nel riprenderci la sovranità che ci è stata sottratta dalle mistificazioni dei sedicenti insensibili.</span></span></span></p><p align="JUSTIFY" style="font-family: Georgia, serif; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal; font-size: 100%; margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0cm; "><span><span><span><br /></span></span></span></p><p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal; margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0cm; "><span>-----------------------------------------------------------------</span></p><p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal; margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0cm; "><span><br /></span></p><p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal; margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0cm; "><span><span>da LINKREDULO del 21/2/12 - </span><span style="text-align: left;"><a href="http://linkredulo.it/giornale/politica/2480-governo-monti-insensibili-a-chi.html">http://linkredulo.it/giornale/politica/2480-governo-monti-insensibili-a-chi.html</a></span></span></p>Alfredohttp://www.blogger.com/profile/18038470027138590405noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7970433413335510700.post-15604493529180169422012-02-25T19:49:00.005+01:002012-02-25T19:53:10.368+01:00"Le cialde non sono tutte uguali. I politici sì!"<a href="http://salute.pourfemme.it/img/caffe-diabete-tipo-II.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 450px; height: 318px;" src="http://salute.pourfemme.it/img/caffe-diabete-tipo-II.jpg" border="0" alt="" /></a><br /><br /><p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; line-height: 0.53cm; "> <span><span><span>L’ultima pubblicità di una nota marca di caffè con Paolo Bonolis e Luca Laurenti gioca su un consumatore ‘qualunquista’ che dice “le cialde sono tutti uguali” suscitando lo scandalo dei beati Bonolis e Laurenti che scendono dal Paradiso per spiegare all’ignaro consumatore qualunquista quale eresia abbia detto e che le cialde “da fuori sono tutte uguali, ma dentro no”. Guardando quella scenetta mi è parso di riconoscermi ogni volta che sento dire frasi che mettono sullo stesso piano tutta la politica. Attenzione: non è mia intenzione assolvere in alcuna maniera neanche un esponente della nostra classe dirigente, ma quando questa equiparazione è la giustificazione per atteggiamenti di indifferenza o di bieco familismo (‘in fondo pensano tutti a se stessi, tanto vale che lo faccio anch’io’) di solito mi incazzo davvero e sono capace di stare a parlare accalorandomi fino a quando il mio interlocutore non si stanca.</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; line-height: 0.53cm; "> <span><span><span>È difficile pensare che la pubblicità del duo Bonolis-Laurenti non giochi consapevolmente su questa ambiguità, soprattutto in questi tempi in cui la credibilità della classe politica è ai minimi storici. Per questo è di una agghiacciante e spietata attualità: cosa è veramente capace di cambiarti una giornata? Per cosa vale la pena spendere del tempo (e del denaro) per vivere meglio? Per un oggetto di consumo, vero spartiacque contemporaneo nella costruzione della personalità. Se poi l’oggetto in questione è il caffè il nostro discorso è ancora più valido visto il suo alto valore simbolico: un prodotto capace di riassumere in sé un’identità nazionale ed uno stile di vita. Se non è possibile (e non ne vale la pena) cambiare il mondo tanto vale comprare qualcosa che cambi la giornata: un bel caffè appunto!</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; line-height: 0.53cm; "><br />------------------------------------------------------ </p><p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; line-height: 0.53cm; "><br /></p><p align="JUSTIFY" style="margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; line-height: 0.53cm; "><span>da LINKREDULO del 13/2/12 - <span style="line-height: normal; text-align: left; "><a href="http://linkredulo.it/giornale/opinioni/2478-qle-cialde-non-sono-tutte-uguali-i-politici-siq.html">http://linkredulo.it/giornale/opinioni/2478-qle-cialde-non-sono-tutte-uguali-i-politici-siq.html</a></span></span></p>Alfredohttp://www.blogger.com/profile/18038470027138590405noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7970433413335510700.post-20915993439233547402012-02-25T19:45:00.003+01:002012-02-25T19:48:28.018+01:00L'empasse di Formigoni<a href="http://www.ultimaora.net/wp-content/uploads/2011/08/roberto-formigoni1.jpg" style="font-size: 100%; "><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 500px; height: 357px;" src="http://www.ultimaora.net/wp-content/uploads/2011/08/roberto-formigoni1.jpg" border="0" alt="" /></a><br /><div><p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; line-height: 0.53cm; "> <span ><span ><span >È stato l'unico leader all'interno del centro-destra capace di crescere all'ombra di Berlusconi coltivandosi un profilo autonomo senza entrare in contrasto col capo. L'essere governatore della Lombardia per tanto tempo l'ha aiutato: al governo in periferia, ma nella periferia più ricca d'Italia, con la possibilità di mantenersi lontano dalla conflittualità della politica nazionale ma allo stesso tempo potendo dare prova di capacità di governo in un'ente importantissimo. L'organicità a Comunione e Liberazione ha fatto il resto: gli ha garantito un radicamento in un'ampia fetta dell'opinione pubblica vicina al centro-destra proteggendolo da faide interne.</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; line-height: 0.53cm; "> <span ><span ><span >Non è un caso che sia stato l'unico, qualche mese fa, a lanciare la sua candidatura a successore di Berlusconi in concorrenza ad Alfano, sostenuto proprio dal Cavaliere e dallo stato maggiore del Pdl. Il suo essere uomo del Nord gli permetteva di farsi portatore della continuità d'alleanza con la Lega che infatti aveva detto di volerlo sostenere in caso di primarie contro Alfano. L'attivismo telematico del governatore lombardo fugava gli ultimi dubbi e impensieriva non poco i suoi oppositori interni: l'ipotesi di una sfida contro un candidato sostenuto dalla Lega e da Cl, radicato in Lombardia e in tutto il Nord appariva cosa ardua.</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0cm; line-height: 0.53cm; "> <span ><span ><span >Questa la situazione fino a qualche mese. Formigoni sembrava uscire indenne anche dalla sconfitta di Pisapia, dai personaggi folkloristici della sua maggioranza al Pirellone (vedi Nicole Minetti ed il Trota) e da qualche scandalo in Regione che coinvolgeva consiglieri della sua maggioranza ed ex-assessori.</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0cm; line-height: 0.53cm; "> <span ><span ><span >Negli ultimi mesi però è cambiato il vento: via il governo Berlusconi, via la certezza dell'allenza Pdl-Lega. Formigoni sembra in una situazione di empasse simile a quella di Vendola: vuole essere leader di una coalizione che al momento non c'è. Potrebbe essere la carta giocata dal Pdl per rispondere alla Lega qualora quest'ultima decidesse di rompere definitivamente l'alleanza. In tal caso da essere anello di congiunzione col partito di Bossi, Formigoni dovrebbe sfidarlo sul suo stesso terreno, diventare più aggressivo (al pari di come fece Franceschini con l'ei fu “Sinistra Arcobaleno” nel 2008). Ma per ora non può vestire questi nuovi panni, sperando che la frattura si ricostruisca. Deve quindi assistere all'attivismo della Lega al Nord e nella sua Lombardia senza poter rispondere. Nel frattempo il tempo passa ed il “caso Ponzoni” (suo ex-assessore arrestato per appropriazione indebita, corruzione, concussione, peculato, bancarotta fraudolenta, violazione della legge per il finanziamento ai partiti e rivelazione del segreto d'ufficio) contribuisce ad incrinare l'immagine di amministratore virtuoso che Formigoni si era costruito col tempo.</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; line-height: 0.53cm; "><br /></p><p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; line-height: 0.53cm; "> -------------------------------------------------------<br /><br /></p><p align="JUSTIFY" style="margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; line-height: 0.53cm; "><span >da LINKREDULO del 19/1/12 - <span style="line-height: normal; text-align: left; "><a href="http://linkredulo.it/giornale/politica/2467-lempasse-di-formigoni-.html">http://linkredulo.it/giornale/politica/2467-lempasse-di-formigoni-.html</a></span></span></p></div>Alfredohttp://www.blogger.com/profile/18038470027138590405noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7970433413335510700.post-52157316499840704152012-02-25T19:41:00.006+01:002012-02-25T19:44:44.395+01:00Angelino Alfano e i giovani d'oggi<a href="http://www.meridianamagazine.org/wp-content/uploads/2011/11/alfano-large.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 500px; height: 300px;" src="http://www.meridianamagazine.org/wp-content/uploads/2011/11/alfano-large.jpg" border="0" alt="" /></a><br /><div><p align="JUSTIFY" style="margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; line-height: 0.53cm; "> <span ><span ><span >La nomina di Alfano a segretario del Pdl è stata senz'ombra di dubbio la novità politica più rilevante nel centro-destra dopo la batosta elettorale alle amministrative della scorsa primavera. Dopo 17 anni Berlusconi sembrava fare per la prima volta un passo indietro, reagendo all'impopolarità certificata prima dalle amministrative e poi dai referendum con una cessione di sovranità ad un politico molto più giovane di lui ma dalla comprovata fiducia (dove lo trovi uno che ci mette la faccia su un qualcosa di impresentabile come il lodo Alfano?).</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; line-height: 0.53cm; "> <span ><span ><span >Lui, il giovane segretario, si è saputo fin'ora giocare al meglio quest'occasione: non ha mai sconfessato la leadeship berlusconiana, ha potuto presentarsi come l'unico capace di fare da sintesi tra le diverse correnti del Pdl proprio in virtù della sua estraneità alle beghe interne garantita dalla vicinanza al capo. I vari capi-bastone hanno accettato di buon grado la nomina di Alfano proprio perché, assieme a ridimensionare le proprie velleità, faceva la stessa cosa con quelle altrui garantendo un periodo di tregua armata.</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0cm; line-height: 0.53cm; "> <span ><span ><span >La cosa più sorprendente però Alfano è riuscito a farla con l'opinione pubblica: puntando tutto sulla memoria a breve termine degli italiani, si è presentato come la novità, giocando molto nell'apparire ggiovane (rigorosamente con due g), capace di interagire con i social network, di parlare un linguaggio pratico. E fin'ora ci è riuscito: ha rimesso in pista il Pdl minando la certezza di quanti, me compreso, credevano che nel post-berlusconismo il Pdl sarebbe imploso. Il governo tecnico ed il fallimento del governo Berlusconi sono stati per lui una benedizione, la grande occasione per lasciare che il passato si allontani da sé senza il bisogno che nessuno ne prenda le distanze. Non lo ammetterà mai pubblicamente, ma sa meglio di chiunque altro che è così.</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0cm; line-height: 0.53cm; "> <span ><span ><span >La partita però è ancora tutta da giocare: Formigoni ha già annunciato di volersi candidare alle primarie del Pdl per succedere a Berlusconi e la Lega, prima della nascita del governo tecnico che la sta allontanando dal Pdl, aveva dichiarato di volerlo sostenere. Alfano avrebbe il sostegno dei berlusconiani di ferro e di gran parte della componente ex-an, sarebbe cioè la candidatura ufficiale, sostenuta dallo stato maggiore del partito. In quest'ottica si collocano le ipotesi di tandem con Alemanno o con Giorgia Meloni (caldeggiata dalla componente giovanile). Un ticket targato Agrigento-Roma potrebbe però rivelarsi un grosso handicap, soprattutto se l'altro candidato è un uomo radicato nel Nord come Formigoni e potrebbe ottenere il sostegno della Lega. La soluzione potrebbe venire proprio da un tentativo (magari sostenuto da Berlusconi) di un tandem con un nome proposto proprio dalla Lega, che non potrebbe che essere Maroni.</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0cm; line-height: 0.53cm; "> <span ><span ><span >Il governo tecnico inoltre ha offerto ad Alfano l'occasione di riallacciare i rapporti con l'Udc, forza culturalmente affine al centro-destra ma indisponibile ad allearvisi fino a quando questo sarebbe stato guidato da Berlusconi.</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0cm; line-height: 0.53cm; "> <span ><span ><span >Come si evolverà la vicenda politica di Alfano e del Pdl è difficile da prevedere: fino ad ora, dal post-referendum tutto sembra essere andato per il verso giusto ma è difficile pensare che Alfano riuscirà a mantenere unito il partito e salda la sua leadership anche dopo una eventuale sconfitta elettorale, cosa invece riuscita a Berlusconi ben due volte nel 1996 e nel 2006. Una cosa è però certa: quella che per il centro-sinistra sembrava una passeggiata è stata complicata da una serie di circostanze e dall'attivismo che Alfano ha sfoderato.</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; line-height: 0.53cm; "><br />------------------------------------------------------- </p><p align="JUSTIFY" style="margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; line-height: 0.53cm; "><br /></p><p align="JUSTIFY" style="margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; line-height: 0.53cm; ">da LINKREDULO del 4/1/12 - <span style="font-size: 100%; line-height: normal; text-align: left;"><a href="http://linkredulo.it/giornale/politica/2450-angelino-alfano-e-i-giovani-doggi.html">http://linkredulo.it/giornale/politica/2450-angelino-alfano-e-i-giovani-doggi.html</a></span></p></div>Alfredohttp://www.blogger.com/profile/18038470027138590405noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7970433413335510700.post-57991755577838370532012-02-25T19:35:00.004+01:002012-02-25T19:38:25.102+01:00Berlusconi ancora in sella?<a href="http://www.voceditalia.it/public/gallery/1257/silvio-berlusconi2.jpg" style="font-size: 100%; "><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 480px; height: 400px;" src="http://www.voceditalia.it/public/gallery/1257/silvio-berlusconi2.jpg" border="0" alt="" /></a><div style="font-size: 100%; text-align: center; "><span ><u><br /></u></span></div><div style="text-align: center; "><p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; line-height: 0.53cm; "> <span ><span ><span >Dopo aver analizzato la situazione del Terzo Polo, della Lega, del Pd, di Sel, Idv e Fds proviamo ad analizzare la situazione del Pdl. Non a caso ho lasciato per ultimo il partito di Berlusconi: per esso l’analisi è particolarmente complessa, gravata dall’incognita del futuro del suo leader e delle molteplici e diversificate componenti che è riuscito in questi anni a tenere insieme. Per tale motivo affronterò la questione in tre articoli diversi, uno incentrato sul leader uscente e gli altri due sui due candidati alla leadership venuti allo scoperto: Alfano e Formigoni.</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; line-height: 0.53cm; "> <span ><span ><span >Le dimissioni di Berlusconi erano lo scenario più inaspettato in quella primavera 2008 che vide l’inizio di questa legislatura. Tanta acqua è passata sotto i ponti ed il mondo di oggi è radicalmente diverso da quello di tre anni fa: basti citare la crisi finanziaria, l’elezione di Obama e la primavera araba, tre eventi epocali che hanno ridisegnato gli equilibri pre-esistenti persino in quell’Italia che sembrava così refrattaria al cambiamento.</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; line-height: 0.53cm; "> <span ><span ><span >Berlusconi non è stato, non è e non sarà un leader normale, è bene ricordarcelo ancora oggi che è nell’ombra. È a capo di un partito personale nel quale il dissenso non ha diritto di cittadinanza e dispone di un potere economico e mediatico capace di per sé di condizionare pesantemente la scena politica. Le 17 leggi ad personam approvate sotto i suoi governi (circa due all’anno) spiegano meglio di qualunque analisi i moventi della sua “discesa in campo” e la sua indisponibilità (meglio dire impossibilità) ad uscire di scena come qualunque altro uomo politico. Le dimissioni che ha rassegnato ormai più di un mese fa non cambiano la scena: nel Pdl nessuno osa sconfessare apertamente la linea del leader, chiunque voglia costruire uno spazio per la propria leadership deve o dichiararsene erede in toto (Alfano) o fare salti mortali per mostrarsi diverso senza attaccarlo (Formigoni). Il suo potere mediatico è intatto e pronto ad assecondarne qualunque scelta: rilanciare la propria leadership o lanciare quella da lui benedetta. I suoi interessi economici e giudiziari restano intatti e la difficoltà di passare il testimone ad un successore è ad essi strettamente legato: come fare a fidarsi in questo ambito di qualcuno che non sia egli stesso?</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; line-height: 0.53cm; "> <span ><span ><span >Qualunque successore, sopravvivendo politicamente a Berlusconi, potrebbe prima o poi, in un momento di crisi di consenso, scegliere di sacrificare gli interessi dell’impopolare predecessore per salvarsi. Alfano è nato politicamente mettendo la faccia su quel lodo che garantiva a Berlusconi l’impunità. Questo ‘peccato originale’ lo rende agli occhi di Berlusconi più affidabile degli altri. Mai però quanto se stesso, motivo per il quale non ci sarebbe da stupirsi se, contro ogni evidenza, Berlusconi covasse ancora in sé la speranza di tornare in sella.</span></span></span></p><p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; line-height: 0.53cm; "><span ><span ><span ><br /></span></span></span></p><p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; line-height: 0.53cm; "><span ><span ><span >----------------------------------------------------------------</span></span></span></p><p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; line-height: 0.53cm; "><span ><span ><span ><br /></span></span></span></p><p align="JUSTIFY" style="margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; line-height: 0.53cm; "><span ><span ><span ><span>da LINKREDULO del 29/12/11 - </span></span></span><span style="text-align: center; line-height: normal; "><a href="http://linkredulo.it/giornale/politica/2445-berlusconi-ancora-in-sella.html">http://linkredulo.it/giornale/politica/2445-berlusconi-ancora-in-sella.html</a></span><span style="text-align: center; line-height: normal; "></span></span></p><br /></div>Alfredohttp://www.blogger.com/profile/18038470027138590405noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7970433413335510700.post-26094414211932693342012-02-25T19:29:00.005+01:002012-02-25T19:34:41.574+01:00Idv, Sel e Fds alle prese con l'opposizione a Monti (ed al Pd)<a href="http://www3.pictures.zimbio.com/gi/Antonio+Di+Pietro+Giuliano+Pisapia+National+US-KVKLKZNWl.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 594px; height: 420px;" src="http://www3.pictures.zimbio.com/gi/Antonio+Di+Pietro+Giuliano+Pisapia+National+US-KVKLKZNWl.jpg" border="0" alt="" /></a><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="font-family: Georgia, serif; font-size: 100%; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal; "><p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; line-height: 0.53cm; "> <span><span><span>Continuiamo la nostra peregrinazione tra i partiti politici, i leaders e le loro condizioni dopo la nascita del governo Monti. Oggi affrontiamo la situazione della galassia del centro-sinistra esterna al Pd: Idv, Sel e Fds.</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; line-height: 0.53cm; "> <span><span><span>Di queste tre forze solo l'Idv è presente in Parlamento, la Federazione della Sinistra è l'unica a non aver fatto alcuna apertura di credito al governo Monti, Sel è l'unica che ha mire egemoniche sulla coalizione. Idv e Sel stavano lavorando ad un'alleanza organica con il Pd, la Fds no. Date queste premesse è facile intendere come la loro situazione sia profondamente diversa.</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0cm; line-height: 0.53cm; "> <strong><span><span><span><span style="font-weight: normal">Idv</span></span></span></span></strong><span><span><span>. Ha votato la fiducia al governo Monti non senza porre da subito tutte le proprie riserve. Oggi è l'unica delle tre forze suddette a fare opposizione in Parlamento. L'alleanza con il Pd traballa ma sarà difficile per il partito di Bersani fare a meno serenamente dell'elettorato dipietrista, candidato ad ingrossarsi in questo periodo di opposizione parlamentare solitaria a sinistra. Inoltre, a differenza delle altre due forze, l'Idv ha un elettorato molto pragmatico che potrebbe accettare l'alleanza con il Pd che oggi sostiene Monti, a fronte di un programma chiaro e condivisibile. L'uscita di scena (?) che sembrava dover travolgere l'Idv al momento non sembra far paura.</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0cm; line-height: 0.53cm; "> <strong><span><span><span><span style="font-weight: normal">Sel</span></span></span></span></strong><span><span><span>. Delle tre è la forza più in difficoltà. Sembra sempre più irrealizzabile l'ambizione di Vendola di vincere le primarie e rappresentare tutta la coalizione facendo da traino ad un ritorno massiccio della sinistra in Parlamento. Dovrebbe infatti essere leader di una coalizione in cui convivono partiti che sostengono Monti e partiti che gli si oppongono: compito la cui difficoltà è direttamente proporzionale alla durata del governo. Più questi durerà, meno saranno sufficienti le acrobazione retoriche di Vendola per dimostrarsi diverso dal governo Monti, ma non ostile al Pd che lo sostienei. Cresce l'indignazione sociale e l'opinione pubblica apprezzerà sempre meno gli equilibrismi e sempre più le parole nette: Sel rischia di essere stritolata da un lato dalle parole rassicuranti e dal richiamo al senso di responsabilità del Pd e dall'altro dall'intransigenza della Fds.</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0cm; line-height: 0.53cm; "> <strong><span><span><span><span style="font-weight: normal">Fds</span></span></span></span></strong><span><span><span>. Ce n'eravamo dimenticati. Da un lato la sovraesposizione di Vendola, rafforzato da una capacità di leggere il presente e dall'agilità di una leadeship carismatica e vincente, dall'altro le liti interne, l'immobilismo figlio delle incertezze sul percorso politico da intraprendere verso le prossime elezioni politiche ci avevano fatto dimenticare di loro. Li ha fatti risorgere dapprima il sostegno dal primo minuto al poi sindaco di Napoli De Magistris (cosa che gli ha permesso di presentarsi come co-vincitori delle ammistrative del 2011), poi il governo Monti , i cui equilibri hanno fatto chiarezza sulla lettura che della crisi dà il Pd e sulle incognite del progetto vendoliano. Più il governo Monti dura, più la Fds può crescere, soprattutto se sarà in grado di proporre un progetto politico capace di superare il minoritarismo: cosa tutt'altro che facile.</span></span></span></p><p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0cm; line-height: 0.53cm; "><span><span><span><br /></span></span></span></p><p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0cm; line-height: 0.53cm; "><span><span><span>-------------------------------------------------------------------------------</span></span></span></p><p align="JUSTIFY" style="font-size: 100%; margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0cm; line-height: 0.53cm; "><span><span><span><br /></span></span></span></p><p align="JUSTIFY" style="margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0cm; line-height: 0.53cm; "><span><span><span><span>da LINKREDULO del 19/12/11 - </span></span></span><span style="line-height: normal; text-align: left; "><a href="http://linkredulo.it/giornale/politica/2439-idv-sel-e-fds-alle-prese-con-lopposizione-a-monti-ed-al-pd.html">http://linkredulo.it/giornale/politica/2439-idv-sel-e-fds-alle-prese-con-lopposizione-a-monti-ed-al-pd.html</a></span></span></p></div>Alfredohttp://www.blogger.com/profile/18038470027138590405noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7970433413335510700.post-16766391356572238732012-02-25T19:25:00.004+01:002012-02-25T19:29:26.123+01:00Il Pd: da (presunto) vincitore contro Berlusconi a ostaggio di Monti<a href="http://zamparini.files.wordpress.com/2009/10/partito-democratico.jpg" style="line-height: normal; font-family: Georgia, serif; font-size: 100%; "><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 500px; height: 497px;" src="http://zamparini.files.wordpress.com/2009/10/partito-democratico.jpg" border="0" alt="" /></a><p align="JUSTIFY" style="text-align: left; margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; "><span><br /></span></p><p align="JUSTIFY" style="font-family: Georgia, serif; font-size: 100%; margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; line-height: 0.53cm; "> <span ><span ><span >Continuiamo il nostro approfondimento sull’attuale situazione politica. Dopo aver preso in esame il </span><a href="http://linkredulo.it/giornale/politica/2374-vince-solo-il-terzo-polo-per-ora.html"><span style="text-decoration: none"><span >Terzo polo</span></span></a><span > e la </span><a href="http://linkredulo.it/giornale/politica/2397-alfredo-ferrara.html"><span style="text-decoration: none"><span >Lega Nord</span></span></a><span >, oggi dedichiamo le nostre attenzioni al Partito democratico.</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="font-family: Georgia, serif; font-size: 100%; margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; line-height: 0.53cm; "> <span ><span ><span >Il governo Monti può essere rivendicato dal partito di Bersani come un successo ma, di fatto, commissariando la politica commissaria anche il Pd, reo di non aver saputo tracciare durante l’estate altra rotta che non fosse quella del congelamento di se stesso insieme a Berlusconi in nome della responsabilità nazionale. La rivendicazione di una differenza dal centro-destra risiedeva non nel “noi sappiamo cosa fare”, ma nel “noi siamo disposti ad affidarci ai tecnici”, troppo poco per un partito che ambisce ad essere il più suffragato e ad esprimere una leadership.</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="font-family: Georgia, serif; font-size: 100%; margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; line-height: 0.53cm; "> <span ><span ><span >Ora si trova in una situazione paradossale: quella di chi deve rivendicare una vittoria sostenere un esecutivo lontano politicamente e culturalmente dalle aspettative del proprio elettorato. Nel crocevia della globalizzazione il centro-sinistra italiano ha sempre posto l’accento sulla priorità della stabilità dei conti pubblici per attuare poi, in un tempo imprecisato, politiche redistributive. Quel tempo imprecisato non è mai arrivato perché il centro-destra è sempre stato capace di capitalizzare elettoralmente il dissenso verso le misure di austerithy, vincendo le elezioni e segnando l’inversione di tendenza. Oggi il copione si ripete: se il Pdl cerca di apparire quanto più distaccato dalle misure di Monti ed il Terzo polo esalta il suo ‘buon senso’ ed il superamento del bipolarismo, il Pd si mostra convinto nel sostegno al governo, ci mette la faccia motivando il tutto nell’ottica del ‘serve non far fallire il paese’ e sperando che l’elettorato conservi la memoria che l’amaro calice va bevuto per colpa dei ritardi e delle incapacità di Berlusconi e del Pdl. Sarà difficile proporsi come alternativa e perno di una coalizione con partiti che non sostengono il governo. Il congelamento dello scontro politico rischia di essere per il Pd un colpo di spugna che cancella in poco tempo la memoria del passato recente, unica forza reale al momento capace di dargli lo slancio per farlo diventare maggioranza.</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="line-height: normal; font-family: Georgia, serif; font-size: 100%; "><span ><span ><span ><br /></span></span></span>------------------------------------------------------------</p><p align="JUSTIFY" style="line-height: normal; font-family: Georgia, serif; font-size: 100%; "><br /></p><p align="JUSTIFY" style="line-height: normal; font-family: Georgia, serif; "><span >da LINKREDULO del 9/12/11 - <a href="http://linkredulo.it/giornale/politica/2418-il-pd-da-presunto-vincitore-contro-berlusconi-a-ostaggio-di-monti.html">http://linkredulo.it/giornale/politica/2418-il-pd-da-presunto-vincitore-contro-berlusconi-a-ostaggio-di-monti.html </a></span><br /><br /></p>Alfredohttp://www.blogger.com/profile/18038470027138590405noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7970433413335510700.post-50730761431328181512012-02-25T19:21:00.005+01:002012-02-25T19:24:51.478+01:00La Lega al Purgatorio dell'opposizione<a href="http://lastecca.files.wordpress.com/2011/02/bossi.jpg" style="line-height: normal; "><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 280px;" src="http://lastecca.files.wordpress.com/2011/02/bossi.jpg" border="0" alt="" /></a><p align="JUSTIFY" style="text-align: left; margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; "><span ><span><span ><br /></span></span></span></p><p align="JUSTIFY" style="margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; line-height: 0.53cm; "> <span ><span ><span >I programmi della Lega erano altri e fino ad un anno fa tutto sembrava andare bene: continuare a crescere elettoralmente, conquistare posti chiavi nelle amministrazioni locali, ostentare un cinico distacco dal Pdl e dagli scandali legati a Berlusconi sostenendo la linea che si stava insieme perché c'era bisogno dei voti per il federalismo. </span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0cm; line-height: 0.53cm; "> <span ><span ><span >Un epilogo del berlusconismo era prevedibile già un anno fa ed oltre (non fosse altro per questioni anagrafiche), ma la Lega non se ne preoccupava, anzi: in assenza di partiti nazionali capaci guidare una transizione (apparendo fino all'anno scorso il Pd sempre più in ritirata al Nord) e con il vento dell'anti-politica che spirava forte, la speranza era quella di capitalizzare le esperienze di governo nelle amministrazioni del Nord ed i pochi risultati del governo centrale targati Lega per alzare il livello delle rivendicazioni, magari rispolverando il vessillo secessionista. Era un piano che sembrava filare liscio ed invece...</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; line-height: 0.53cm; "> <span ><span ><span >I festeggiamenti per i 150 anni non hanno giovato: soprattutto nel Piemonte di fresca conquista con l'elezione di Cota le celebrazioni hanno risvegliato un sentimento patriottico in tutta l'opinione pubblica, marginalizzando gli esponenti leghisti che se ne sono allontanati o lo hanno irriso. L'alluvione in Veneto e la cattiva gestione che il governo centrale ne ha fatto hanno creato malumore anche nel tanto declamato Nord-Est. La perdurante situazione di stallo del governo centrale, incapace di affrontare la crisi, ha reso sempre più difficile presentare l'alleanza con Berlusconi come l'amaro calice, necessario per incassare dei risultati che non arrivavano, facendo montare nella base e nell'elettorato una legittima domanda: ma ne vale la pena? Questa domanda, come un pericoloso tarlo, ha scalato i vertici del partito, arrivando per la prima volta nella sua storia ad una evidente spaccatura. La sconfitta a Milano e la posizione presa in occasione dei referendum (sintomo di come i vertici avevano perso il polso dell'opinione pubblica) sono stati la dimostrazione evidente che qualcosa si era rotto.</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0cm; line-height: 0.53cm; "> <span ><span ><span >La lunga estate, con manovre su manovre, situazioni di empasse create anche dalle prese di posizioni di Bossi, ha logorato ulteriormente il partito che è apparso ormai parte delle pastoie romane incapaci di decidere e lontane dalle preoccupazioni della gente.</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0cm; line-height: 0.53cm; "> <span ><span ><span >Fatte queste premesse non è difficile capire perché il governo Monti ed il passaggio all'opposizione sia stato vissuto quasi con gioia dalla Lega. La crisi del berlusconismo che si credeva catastrofica si è verificata ma è stata congelata dal governo tecnico. L'innalzamento del livello del conflitto, la riscoperta della battaglia secessionista (vedi la convocazione del parlamento del nord) appaiono in questa fase poco credibili, anche perché la politica tutta è stata commissariata e non è ad essa che l'opinione pubblica guarda sperando che risolva i problemi. Le misure di austerithy però possono cambiare velocemente lo scenario: dal successo o insuccesso del governo Monti, dalla sua popolarità dipende anche il destino della Lega.</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; line-height: 0.53cm; "><br />-----------------------------------------------</p><p align="JUSTIFY" style="margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; line-height: 0.53cm; "><br /></p><p align="JUSTIFY" style="margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; line-height: 0.53cm; "><span >da LINKREDULO del 25/11/11 - <span style="text-align: left;"><a href="http://linkredulo.it/giornale/politica/2397-alfredo-ferrara.html">http://linkredulo.it/giornale/politica/2397-alfredo-ferrara.html</a></span></span></p>Alfredohttp://www.blogger.com/profile/18038470027138590405noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7970433413335510700.post-45938400542420609452012-02-25T19:17:00.002+01:002012-02-25T19:20:34.163+01:00Il Parlamento dei militi ignoti<a href="http://www.iljournal.it/wp-content/uploads/2011/04/montecitorio-32965.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 520px; height: 362px;" src="http://www.iljournal.it/wp-content/uploads/2011/04/montecitorio-32965.jpg" border="0" alt="" /></a><div style="text-align: center;"><span ><u><br /></u></span></div><div style="text-align: center;"><p align="JUSTIFY" style="margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; line-height: 0.53cm; "> <span ><span ><span >Che rapido cambio di scena. Solo qualche settimana fa ho scritto un articolo intitolandolo “La legislatura dei 15 minuti di celebrità”: elencavo tutti i parlamentari saliti agli onori della cronaca grazie alle loro inquietudini legate al dare o non dare la fiducia al governo, restare o non restare nel proprio gruppo parlamentare, passare o non passare dall'opposizione alla maggioranza (e viceversa). Il riferimento alla celebre frase di Andy Wahrol pensavo rendesse l'idea di un parlamento perfetto specchio della società dello spettacolo, in cui l'edonismo e l'esibizionismo individuale prevale trasformando ogni passaggio parlamentare in un'occasione per diventare delle star e farsi puntare i riflettori addosso per qualche ora.</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; line-height: 0.53cm; "> <span ><span ><span >Le dimissioni di Berlusconi e l'ampia fiducia che il Parlamento ha votato a Mario Monti, unito alla sobrietà dei nuovi ministri (scusate se uso anch'io quest'espressione ormai abusata...) ha mutato completamente la situazione, gettando nell'anonimato tutto il Parlamento. Il voto contrario di Alessandra Mussoni, Scilipoti e Rotondi non è riuscito a conquistare che qualche titoletto e qualche articolo in secondo piano, data la sua totale ininfluenza. Da una società dell'abbondanza in cui c'è spazio per tutti, siamo diventati un paese in guerra in cui è dovere di tutti stringersi dietro al condottiero, celebrandone le doti carismatiche, sorridendo ad ogni sua battuta ed esaltandosi per le sue gesta.</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; line-height: 0.53cm; "> <span ><span ><span >Da star a tempo determinato i parlamentari si sono trasformati in tanti militi ignoti, che si sacrificano per la patria in un momento delicato, offrendo il proprio voto e non proferendo parola, che sarebbe interpretata più come una diserzione che come l'esercizio del diritto di critica. Ed è così che i loro discorsi nei talk show diventano sempre più dei vaniloqui, ruotando attorno ad un nulla che deve restare ben lontano dal proporsi come qualcosa di concreto, qualcosa che potrebbe assomigliare anche vagamente a quella politica che è temporaneamente sospesa fino a data da destinarsi.</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; line-height: 0.53cm; "><br />--------------------------------------------- </p><p align="JUSTIFY" style="margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; line-height: 0.53cm; "><br /></p><p align="JUSTIFY" style="margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; line-height: 0.53cm; ">da LINKREDULO del 22/11/11 - <span style="text-align: center; font-size: 100%; line-height: normal;"><a href="http://linkredulo.it/giornale/politica/2389-il-parlamento-dei-militi-ignoti.html">http://linkredulo.it/giornale/politica/2389-il-parlamento-dei-militi-ignoti.html</a></span><span style="text-align: center; font-size: 100%; line-height: normal; "></span></p><br /></div>Alfredohttp://www.blogger.com/profile/18038470027138590405noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7970433413335510700.post-6122956962025267412012-02-25T19:12:00.006+01:002012-02-25T19:40:16.486+01:00Vince solo il Terzo polo (per ora!)<a href="http://www.newnotizie.it/wp-content/uploads/2011/10/Fini-Casini-Rutelli.jpg" style="line-height: normal; "><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 450px; height: 300px;" src="http://www.newnotizie.it/wp-content/uploads/2011/10/Fini-Casini-Rutelli.jpg" border="0" alt="" /></a><p align="JUSTIFY" style="text-align: left; margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; "><br /></p><p align="JUSTIFY" style="margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; line-height: 0.53cm; "> <span><span><span>Decifrare l'attuale situazione politica è alquanto complicato, soprattutto perché le dimissioni di Berlusconi e l'iniziativa di Napolitano che ha portato ad un governo delle larghissime intese lasciano tante incognite sul terreno cui soltanto l'evolversi dei fatti saprà dare delle risposte.</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; line-height: 0.53cm; "> <span><span><span>E' scontato dire che a perdere siano stato Berlusconi, Bossi, il Pdl e la Lega: eletti in pompa magna con un'ampia maggioranza si sono dimostrati incapaci di governare la crisi. Sulla loro situazione ci torneremo in un altro articolo. E' difficile poter sostenere che a vincere sia stato il centro-sinistra, costretto a condividere con Berlusconi il sostegno ad un governo che rischia di logorare e dividere i protagonisti del cosìddetto “Patto di Vasto”. Anche su questo torneremo in un altro articolo.</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0cm; line-height: 0.53cm; "> <strong><span><span><span><span style="font-weight: normal">Un vincitore certo però c'è: il terzo polo</span></span></span></span></strong><span><span><span> di Fini, Casini e Rutelli. Sono gli unici che potranno sostenere convintamente il governo Monti senza esitazioni o imbarazzi nei confronti del proprio elettorato. Casini e Rutelli da tempo sostengono il superamento del bipolarismo, Fini il superamento delle categorie destra/sinistra. Il governo Monti è la perfetta incarnazione di quanto hanno predicato i tre in questi anni. Culturalmente inoltre il professore di Varese è senza dubbio molto più affine al PPE che al PSE, e la via d'uscita dalla crisi che traccerà sarà difficilmente difforme dalla via egemone in Europa: tagli, liberalizzazioni, sostegno alla crescita senza politiche redistributive o costruzione di nuovo welfare. Condirà il tutto con qualche misura “di sinistra” per rendere la minestra meno indigesta al Pd, ma la via maestra sarà coerente con i governi della Merkel, di Sarkozy e di Cameron.</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0cm; line-height: 0.53cm; "> <span><span><span>Inoltre la sconfitta di Berlusconi li fa uscire dalla marginalità in cui erano stati scacciati: i mercati hanno mostrato la più totale sfiducia nel governo italiano, nei suoi annunci, nelle sue lotte intestine e nella sua mancanza di prospettiva di lungo termine (dovuta alla fase calante della leadeship berlusconiana). Nel 2008 svincolandosi da Casini e nel 2010 cacciando Fini, Berlusconi ha preteso di poter fare tutto da solo, di rappresentare da solo tutto il centro-destra italiano: moderati, cattolici, liberali, conservatori etc. E' andato a sbattere violentemente contro i mercati che, sfiduciandolo, ne hanno minato l'immagine di garante dei ceti produttivi che, ora, guardano a Monti con fiducia e speranza. Chi lo sosterrà senza esitazioni e senza distinguo (e solo il terzo polo può farlo!), partecipando dell'immagine di un governo fattivo, lontano dalla gazzarra degli ultimi anni, è destinato ad accrescere i propri consensi.</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; line-height: 0.53cm; "><br />-------------------------------------------------------</p><p align="JUSTIFY" style="margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; line-height: 0.53cm; "><br /></p><p align="JUSTIFY" style="margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; line-height: 0.53cm; ">da LINKREDULO del 16/11/11 - <span style="text-align: left;"><a href="http://linkredulo.it/giornale/politica/2374-vince-solo-il-terzo-polo-per-ora.html">http://linkredulo.it/giornale/politica/2374-vince-solo-il-terzo-polo-per-ora.html</a></span></p>Alfredohttp://www.blogger.com/profile/18038470027138590405noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7970433413335510700.post-54923045944259536362012-02-25T19:07:00.004+01:002012-02-25T19:11:58.065+01:00Il Finanzcapitalismo sfiducia Berlusconi. C'è da rallegrarsene?<a href="http://www.100soldi.it/uploads/finanza2.jpg" style="font-family: Georgia, serif; font-size: 100%; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal; "><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 450px; height: 300px;" src="http://www.100soldi.it/uploads/finanza2.jpg" border="0" alt="" /></a><div style="font-family: Georgia, serif; font-size: 100%; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal; text-align: center; "><span ><u><br /></u></span></div><div style="text-align: center; "><p align="JUSTIFY" style="font-family: Georgia, serif; font-size: 100%; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; line-height: 0.53cm; "> <span ><span ><span >Al di là della febbrile attesa per l'epilogo del governo Berlusconi e della storia politica che sembra con esso chiudersi, ciò che si sta svolgendo in queste settimane in Europa svela un tratto importante della nostra epoca e degli equilibri internazionali disegnati negli ultimi trent'anni.</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="font-family: Georgia, serif; font-size: 100%; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0.4cm; line-height: 0.53cm; "> <span ><span ><span >La proposta dell'ormai ex premier greco Papandreu e (in misura diversa) la possibilità che la caduta del governo Berlusconi porti ad elezioni anticipate (e non ad un governo tecnico che si faccia interprete delle direttive di Ue e Fmi) hanno allarmato le cancellerie europee. Che il ricorrere al debito per finanziare le manovre annuali significasse in una certa misura la perdita della sovranità degli Stati è stato detto da più parti da diversi anni. Il centro-sinistra italiano ha ispirato a questo principio gran parte delle proprie politiche di rigore (colpevolmente non collegando questo passo necessario ad un complessivo disegno di redistribuzione della ricchezza).</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="font-family: Georgia, serif; font-size: 100%; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0cm; line-height: 0.53cm; "> <span ><span ><span >Ogni anno gli Stati indebitati tornano sul mercato, chiedendo agli investitori istituzionali di prestargli i soldi per attuare le proprie politiche. Gli investitori istituzionali però, si sa, non prestano soldi in cambio di niente: chiedono in cambio garanzie di rendimento a breve termine. Lo Stato che ne usufruisce deve quindi ispirare le proprie politiche in questa direzione: da qui nasce lo smantellamento della spesa sociale ed il blocco di qualunque investimento sul lungo termine. Per qualche decennio ci siamo illusi che questo meccanismo fosse governabile. Il rischio default (reale o meno) ha gettato via quest'illusione: occorre assecondare il volere dei creditori e farlo alla svelta, ed oggi i creditori chiedono che vengano attuate le misure di cui Ue e Fmi si sono fatti interpreti e chiedono che Berlusconi si faccia da parte, perché non credono alle promesse elettorali, non ascoltano la propaganda ma guardano i dati di fatto.</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="font-family: Georgia, serif; font-size: 100%; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0cm; line-height: 0.53cm; "> <span ><span ><span >Al di là di tutti i fattori interni che stanno determinando la crisi del berlusconismo, forse alle battute finali, non bisogna dimenticare questo: il primo a sfiduciare il governo italiano è quello che Luciano Gallino ha chiamato Finanzcapitalismo, quell'evoluzione del capitalismo determinata dalla progressiva cannibalizzazione del capitalismo industriale e dello stato keynesiano da parte della finanza. Le decisioni degli Stati dipendono cioè sempre più dalle richieste che provengono dal mondo finanziario e sempre meno dalla volontà popolare di cui questo complesso meccanismo può in condizioni normali fare a meno (riducendola a recita) ed in condizioni di crisi, quando cioè il tutto diventa palese, deve farne a meno.</span></span></span></p> <p align="JUSTIFY" style="font-family: Georgia, serif; font-size: 100%; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0cm; line-height: 0.53cm; "> <span ><span ><span >Il berlusconismo è nato come interprete dell'epoca in cui tutto questo era visto come fattore virtuoso e rischia di finire perché incapace di corrispondere alle richieste che quel mondo avanza. Chiudere i conti con esso non può significare mostrarsi interlocutori più seri delle richieste provenienti dai mercati finanziari ma farsi interpreti di un progetto che unisca la riconquista della sovranità degli Stati (o magari dell'Europa) ad un disegno di redistribuzione della ricchezza e delle opportunità.</span></span></span></p><p align="JUSTIFY" style="font-family: Georgia, serif; font-size: 100%; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0cm; line-height: 0.53cm; "><span ><span ><span ><br /></span></span></span></p><p align="JUSTIFY" style="font-family: Georgia, serif; font-size: 100%; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0cm; line-height: 0.53cm; "><span ><span ><span >-----------------------------------------------------</span></span></span></p><p align="JUSTIFY" style="font-family: Georgia, serif; font-size: 100%; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0cm; line-height: 0.53cm; "><span ><span ><span ><br /></span></span></span></p><p align="JUSTIFY" style="font-family: Georgia, serif; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0cm; line-height: 0.53cm; "><span ><span ><span ><span>da LINKREDULO dell'8/11/11 - </span></span></span><span style="text-align: center; "><a href="http://linkredulo.it/giornale/politica/2345-il-finanzcapitalismo-sfiducia-berlusconi-ce-da-rallegrarsene.html">http://linkredulo.it/giornale/politica/2345-il-finanzcapitalismo-sfiducia-berlusconi-ce-da-rallegrarsene.html</a></span></span></p><span > </span><div style="text-align: justify;"><span ><br /></span></div></div>Alfredohttp://www.blogger.com/profile/18038470027138590405noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7970433413335510700.post-64595123903786849652012-02-25T19:03:00.006+01:002012-02-25T19:58:32.472+01:00Ancora contro i lavoratori?<a href="http://t3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQLjdNZqBmZsxbpyVHHH1I1tg0gF4IRjexmWtkSV6I3dQ1GMYMx" style="line-height: normal; "><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 226px; height: 223px;" src="http://t3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQLjdNZqBmZsxbpyVHHH1I1tg0gF4IRjexmWtkSV6I3dQ1GMYMx" border="0" alt="" /></a><p style="text-align: justify;margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0cm; "><span style="font-family: arial, helvetica, sans-serif; line-height: 0.53cm; ">L'idea che facilitando i licenziamenti si favorisca la crescita è vecchia, ed oltre ad essere vecchia ha dimostrato di essere fallimentare.</span></p> <p style="text-align: justify;margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0cm; line-height: 0.53cm; "> <span><span><span>L'Italia, in ritardo rispetto agli altri paesi occidentali ha cominciato a sperimentare la flessibilità alla fine degli anni '90 col pacchetto Treu e nel 2003 con la Legge 30. L'effetto è stato un impoverimento generale, una generazione che non entrerà mai nel mercato del lavoro stabilmente e che quindi non riuscirà mai a versare i contributi previdenziali, un calo dei consumi. In questo scenario è chiaro che gli Stati sono stati obbligati a ricorrere al debito per finanziare ciò che resta del loro welfare, mentre proseguivano silenziosamente a smantellarlo passo dopo passo.</span></span></span></p> <p style="text-align: justify;margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0cm; line-height: 0.53cm; "> <span><span><span>L'abolizione dell'articolo 18 era stato un cavallo di battaglia del governo Berlusconi nel 2002, poi non se ne fece niente per l'opposizione ferrea della Cgil che riuscì a coinvolgere anche gli altri sindacati in uno storico sciopero generale. Fu una vittoria di Pirro perché di lì a poco arrivò per l'appunto la Legge 30 che ha reso inesigibile l'articolo 18 per i nuovi assunti.</span></span></span></p> <p style="text-align: justify;margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0cm; line-height: 0.53cm; "> <span><span><span>La crisi del 2008 ha svelato quanto questo modello, reazione alla globalizzazione dei mercati ed alle illusioni della Finanza, fosse insostenibile. Ma le èlites finanziarie di un'Europa che non vuole diventare grande (cioè diventare politica) invece di invertire la rotta sembrano correre come un treno sulla rotta tracciata dal neo-liberismo che fin qui ci ha condotto: tagli al welfare e deregolamentazione del mercato del lavoro. I conti pubblici saranno salvi ancora per un altro po', ma il paese continuerà ad impoverirsi. Tra breve torneremo a stupirci che le cose non sono andate come speravamo. Ma forse sarà troppo tardi.</span></span></span></p><p style="text-align: justify;margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0cm; line-height: 0.53cm; "><span><span><span><br /></span></span></span></p><p style="text-align: justify;margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0cm; line-height: 0.53cm; "><span><span><span>--------------------------------------------------------</span></span></span></p><p style="text-align: justify;margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0cm; line-height: 0.53cm; "><span><span><span><br /></span></span></span></p><p style="text-align: justify;margin-top: 0.4cm; margin-bottom: 0cm; line-height: 0.53cm; "><span><span><span>da LINKREDULO del 27/10/11 - </span></span></span><span style="text-align: left;"><a href="http://linkredulo.it/giornale/politica/2320-ancora-contro-i-lavoratori.html">http://linkredulo.it/giornale/politica/2320-ancora-contro-i-lavoratori.html</a></span></p>Alfredohttp://www.blogger.com/profile/18038470027138590405noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7970433413335510700.post-27359245002390666482011-10-18T18:18:00.002+02:002011-10-18T18:24:15.610+02:00Internazionale su Steve Jobs<a href="http://www.linkredulo.it/plugins/content/imagesresizecache/4d5500459a750801fc96bc3d900d4f25.jpeg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 296px; height: 400px;" src="http://www.linkredulo.it/plugins/content/imagesresizecache/4d5500459a750801fc96bc3d900d4f25.jpeg" border="0" alt="" /></a><span class="Apple-style-span" style="background-color: rgb(191, 0, 0); "><p style="text-align: left; vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 1em; margin-right: 0px; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; "><br /></p><p style="line-height: 17px; vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 1em; margin-right: 0px; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; text-align: justify; "><span style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; " ><strong style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; ">Internazionale</strong> dedica questa settimana grande attenzione alla morte di Steve Jobs: oltre alla copertina (con il titolo “<em style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; ">Steve Jobs, Il mago del capitalismo</em>” ripreso da un articolo di Isaacson sul <strong style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; ">Time</strong>) e ad un supplemento speciale in cui vengono raccolte 20 copertine di giornali di tutto il mondo, vengono proposti 4 articoli di cui riportiamo alcuni passi e le tesi principali. Riteniamo infatti che con Steve Jobs sia morto uno degli eroi eponimi del nostro tempo, grazie alla sua capacità di unire, nel bene e nel male, innovazione tecnologica, impresa, finanza e stili di vita. Discutere su di lui significa discutere dei nostri tempi, per questo l'iniziativa di <strong style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; ">Internazionale</strong> è meritevole e degna di essere ripresa e discussa.</span></p><p style="line-height: 17px; vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 1em; margin-right: 0px; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; text-align: justify; "><span style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; " >Isaacson sul <strong style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; ">Time</strong> ha evidenziato la genialità di Jobs che lo ha portato a “<em style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; ">rivoluzionare sei industrie: computer, film d'animazione, musica, telefoni, tablet ed editoria digitale</em>”, a cui “<em style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; ">se ne potrebbe aggiungere una settima: la vendita al dettaglio</em>”. Quello di Isaacson è un elogio che a tratti sfocia nella apologia a tal punto da sentenziare che “<em style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; ">la storia lo collocherà accanto a Thomas Edison e a Henry Ford</em>”. Il perfezionismo come stile di vita e di politica aziendale viene descritto come la cifra di Jobs, ossessionato dalla qualità e dall'estetica dei prodotti che proponeva.</span></p><p style="line-height: 17px; vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 1em; margin-right: 0px; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; text-align: justify; "><span style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; " >Proprio al prodotto Apple sono rivolte le attenzioni di James Surowiecki sul <strong style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; ">New Yorker</strong>: in un articolo intitolato “<em style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; ">Com'è cambiato Steve Jobs</em>” si racconta come l'ossessione per il controllo del prodotto, per la sua 'chiusura' a qualunque intervento esterno sia stata la scelta iniziale di Jobs ma che questi l'ha dovuta mitigare quando è tornato alla guida dell'azienda da lui fondata. Dalla sua maggiore disponibilità a “<em style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; ">giocare con gli altri</em>” sarebbe nato, secondo Surowiecki, il successo della Apple degli ultimi 10 anni, sostituendo a software ed hardware brevettati ed immodificabili, prodotti come l'iPod, compatibile con Windows ed il formato mp3 o come l'iPhone, con le oltre 400.000 applicazioni create da programmatori esterni: “<em style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; ">il vecchio Jobs probabilmente avrebbe cercato di limitare il numero delle applicazioni nell'interesse della qualità […] il nuovo Jobs ha cambiato strategia</em>”.</span></p><p style="line-height: 17px; vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 1em; margin-right: 0px; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; text-align: justify; "><span style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; " >In un breve articolo su <strong style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; ">Le Monde</strong> si celebra la capacità di Jobs di essere “<em style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; ">un leader globalizzato</em>”, capace di sfruttare al meglio le occasioni offerte dalla globalizzazione.</span></p><p style="line-height: 17px; vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 1em; margin-right: 0px; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; text-align: justify; "><span style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; " >Tra gli articoli riportati da <strong style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; ">Internazionale</strong> quello più politicamente scorretto è certamente quello scritto da Mike Daisey sul <strong style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; ">New York Times</strong>. Il titolo è irriverente verso la mole di parole dedicate alla morte di Jobs: “<em style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; ">nessuna nostalgia</em>” e comincia dicendo “<em style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; ">Steve Jobs era un nemico della nostalgia</em>”, per poi continuare con “ <em style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; ">la sua insofferenza verso gli stupidi era leggendaria, e la valanga di articoli sulla sua vita che si pubblicano oggi gli darebbero sicuramente ai nervi</em>”. Viene descritto un personaggio molto obiettivo, capace nonostante la sua enorme autostima di essere consapevole dei suoi limiti, delle “<em style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; ">aspettative che ha deluso</em>”. A riguardo Daisey evidenzia come la Apple nell'ultimo decennio, al pari di tutte le grandi corporations, abbia spostato la produzione laddove il costo del lavoro e le misure di sicurezza sono più favorevoli per l'impresa: nella Cina del Sud ad un'impresa come la Foxconn, tristemente nota per i suicidi nei suoi stabilimenti. Sotto l'aspetto del modello produttivo, conclude Daisey, c'era forse da aspettarsi qualcosa di diverso da un colosso con le risorse e lo spirito della Apple di Steve Jobs.</span></p><p style="line-height: 17px; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; vertical-align: baseline; font-size: 11px; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 1em; margin-right: 0px; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; text-align: justify; "><span style="vertical-align: baseline; font-size: small; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; "><br /></span></p></span><div>-------------------------------------------------------------------------------------------------</div><br /><br /><span class="Apple-style-span" ><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; line-height: 17px; background-color: rgb(191, 0, 0); ">da LINKREDULO di MARTEDì 18 OTTOBRE 2011 - </span><a href="http://www.linkredulo.it/opinioni/2305-internazionale-su-steve-jobs.html">http://www.linkredulo.it/opinioni/2305-internazionale-su-steve-jobs.html</a></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; line-height: 17px; background-color: rgb(191, 0, 0); "><p style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 1em; margin-right: 0px; margin-bottom: 0cm; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; text-align: justify; "><span class="Apple-style-span" ><br /></span></p></span>Alfredohttp://www.blogger.com/profile/18038470027138590405noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7970433413335510700.post-51865321680493963322011-10-15T14:05:00.004+02:002011-10-15T14:09:42.445+02:00Da bamboccioni a Indignados<a href="http://www.linkredulo.it/plugins/content/imagesresizecache/2441622f7ed409df37ec643940b38dc9.jpeg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 221px;" src="http://www.linkredulo.it/plugins/content/imagesresizecache/2441622f7ed409df37ec643940b38dc9.jpeg" border="0" alt="" /></a><span class="Apple-style-span" style="background-color: rgb(191, 0, 0); "><p style="text-align: left; vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 1em; margin-right: 0px; margin-bottom: 1em; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; "><br /></p><p style="line-height: 17px; vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 1em; margin-right: 0px; margin-bottom: 1em; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; text-align: justify; "><span style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; "><span style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; " >Dall'autunno 2008 il mondo intero è cambiato: è stato un brusco risveglio che ci ha portato a rivedere completamente la percezione delle nostre vite, delle nostre scelte individuali e collettive. La pubblica opinione egemone, quella che non metteva in discussione lo strapotere dei mercati finanziari, le storture della globalizzazione, le misure di flessibilizzazione del mercato del lavoro, sorda alle critiche che provenivano da settori minoritari del mondo politico ed intellettuale, presentava l'era chiusasi così bruscamente come un'età dell'abbondanza, delle possibilità per tutti di realizzarsi e di realizzare i propri sogni. Le cose che non andavano erano evidenti, ma si tendeva a non vederle, attribuendo la responsabilità alla debolezza dei soggetti incapaci di adeguarsi allo spirito dei tempi cogliendone le opportunità. I giovani erano uno degli obiettivi principali di questa invettiva: 'sanno solo lamentarsi', si diceva, 'hanno avuto tutto senza sacrifici e non sono contenti'.</span></span></p><p style="line-height: 17px; vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 1em; margin-right: 0px; margin-bottom: 1em; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; text-align: justify; "><span style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; "><span style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; " >La sortita di una nobile figura come Padoa Schioppa che chiamò "bamboccioni" i giovani che restano in casa con i genitori fino a trent'anni e passa offre la misura di come questa visione abbia travalicato ogni confine: un'affermazione del genere te la puoi aspettare da un imprenditore rampante, da un intellettuale o politico di cultura neo-liberista, da un conservatore innamorato dei bei tempi andati e della forza delle generazioni passate, tempratesi nei sacrifici, ma non da un economista di area di centro-sinistra.</span></span></p><p style="line-height: 17px; vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 1em; margin-right: 0px; margin-bottom: 1em; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; text-align: justify; "><span style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; "><span style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; " >E' bastato che la percezione della direzione intrapresa dalle nostre società cambiasse ed ecco che la condizione giovanile è diventato di fronte all'opinione pubblica un fatto improvvisamente serio. Se non siamo in un'era dell'abbondanza, ma in quella di una crisi che sembra infinita, è legittimo pensare che le vittime principali di questa situazione saranno le giovani generazioni, quelle che vivranno nello stato e nelle società che verranno costruite con le scarse risorse oggi a disposizione. Oggi nessuno più si sogna di bollare i giovani come "bamboccioni" o di rivolgergli le sprezzanti parole che con tanta leggerezza per anni sono state usate. Anzi, dopo averli spogliati di ogni prospettiva oggi sono in tanti, a destra ed a sinistra, ma soprattutto in quella parte di società equidistante dal mondo politico, a sperare che siano proprio i giovani a segnare il cambio di rotta, in Italia ed in un'Occidente che pare incapace di reagire alle ferite che si è inferto.</span></span></p><p style="line-height: 17px; vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 1em; margin-right: 0px; margin-bottom: 1em; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; text-align: justify; "><span style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; "><span style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; " ><br /></span></span></p><p style="line-height: 17px; vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 1em; margin-right: 0px; margin-bottom: 1em; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; text-align: justify; "><span style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; "><span style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; " >-----------------------------------------------------------------------------------------------------------</span></span></p><p style="line-height: 17px; vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 1em; margin-right: 0px; margin-bottom: 1em; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; text-align: justify; "><span style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; "><span style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; " ><br /></span></span></p></span><span class="Apple-style-span" ><span class="Apple-style-span" style="line-height: 17px; background-color: rgb(191, 0, 0); ">da LINKREDULO di SABATO 15 OTTOBRE 2011 - </span><span class="Apple-style-span" ><a href="http://www.linkredulo.it/politica/2303-da-bamboccioni-a-indignados.html">http://www.linkredulo.it/politica/2303-da-bamboccioni-a-indignados.html</a></span></span><span class="Apple-style-span" style="background-color: rgb(191, 0, 0); "><p style="line-height: 17px; vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 1em; margin-right: 0px; margin-bottom: 1em; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; text-align: justify; "><span class="Apple-style-span" ><br /></span></p></span>Alfredohttp://www.blogger.com/profile/18038470027138590405noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7970433413335510700.post-41182120637624441872011-10-15T13:57:00.004+02:002011-10-15T14:04:04.479+02:00La legislatura dei 15 minuti di celebrità<a href="http://t3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTKWeKh5pqmak4TXY0CCpNtTiS_tijhjtJu6hbR1A4WlPTFfaMOig" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 274px; height: 184px;" src="http://t3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTKWeKh5pqmak4TXY0CCpNtTiS_tijhjtJu6hbR1A4WlPTFfaMOig" border="0" alt="" /></a><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" ><br /></span></div><span class="Apple-style-span" ><span class="Apple-style-span" style="font-size: small; line-height: 17px; background-color: rgb(191, 0, 0); "><p style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 1em; margin-right: 0px; margin-bottom: 1em; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; text-align: justify; "><span style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; ">Nessuno pensava che Andy Warhol con la celebre citazione "<em style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; ">nel futuro ognuno avrà 15 minuti di celebrità</em>" si riferiva alla XVI legislatura del Parlamento Italiano. Era cominciata con la più grande solidità: pochi gruppi parlamentari e quindi pochi capigruppo, pochi partiti, pochi ministri e sottosegretari. Se tutto fosse andato per il verso giusto sarebbero passati cinque anni in cui ci saremmo abituati ad ascoltare e vedere poche personalità, per tutti gli altri deputati e senatori non restava che lavorare nell'ombra, nelle commissioni, in aula o nei collegi senza finire nei titoli delle prime pagine dei giornali.</span></p><p style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 1em; margin-right: 0px; margin-bottom: 1em; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; text-align: justify; "><span style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; "></span></p><p style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 1em; margin-right: 0px; margin-bottom: 1em; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; text-align: justify; "><span style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; "><span style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; "></span></span></p><p style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 1em; margin-right: 0px; margin-bottom: 1em; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; text-align: justify; "><span style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; "><span style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; ">L'inizio di un andazzo strano è stata l'elezione a Presidente della Commissione di Vigilanza Rai di uno sconosciuto Villari, deputato Pd eletto con i voti della maggioranza ed indisponibile a dimettersi come richiesto dal suo partito. Per giorni non si è fatto altro che parlare del 'caso Villari' fino a quando poi la situazione è passata in secondo piano con l'elezione di Sergio Zavoli a Presidente.</span></span></p><p style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 1em; margin-right: 0px; margin-bottom: 1em; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; text-align: justify; "><span style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; "><span style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; ">Poi ci si sono messe di traverso le mille traversie della maggioranza: ci siamo prima abituati a conoscere tutti i finiani, stupiti nel vedere la loro resistenza al fascino berlusconiano e curiosi di capire fin dove si sarebbero spinti uno per uno. Bocchino, Briguglio, Granata e Angela Napoli sono diventate delle star, Moffa un'incognita, poi seguito da Urso, Ronchi. Berlusconi tentò di reagire dapprima a settembre dando il là alla creazione di un gruppo parlamentare in sostegno del governo. Affidò l'incarico di formarlo al segretario dei Repubblicani Francesco Nucara. Il tentativo fallì ma per qualche giorno non si parlò d'altro, il volto di Nucara passò in diversi Tg ed egli stesso si stupì del fatto che camminando per strada la gente lo riconoscesse.</span></span></p><p style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 1em; margin-right: 0px; margin-bottom: 1em; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; text-align: justify; "><span style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; "><span style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; ">Avvicinandosi il 14 Dicembre 2010 cresceva l'attenzione verso i finiani ed il tentativo di Berlusconi si rivolgeva altrove riuscendo a creare un gruppo parlamentare con i dipietristi Razzi e Scilipoti, tirando dalla sua parte anche il futuro sottosegretario Bruno Cesario (Pd). Nelle ore convulse della conta ci si chiedeva chi alla fine avrebbe votato la fiducia a Berlusconi contro la volontà del proprio gruppo, accendendo i riflettori questa volta su di sè: ci pensarano Mariagrazia Siliquini, Catia Polidori e Gianpiero Catone.</span></span></p><p style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 1em; margin-right: 0px; margin-bottom: 1em; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; text-align: justify; "><span style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; "><span style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; ">Fiducia ottenuta dopo uno strappo del genere equivale ad una normalizzazione della situazione? Macché! Era necessario allargare la maggioranza ed ecco che diventano sottosegretari persino alcuni di quelli che avevano votato la sfiducia il 14 Dicembre partecipando poi all'assemblea fondativa di Futuro e Libertà: Luca Belotti e Roberto Rosso. In questa fase di distinse per eccletismo Luca Barbareschi.</span></span></p><p style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 1em; margin-right: 0px; margin-bottom: 1em; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; text-align: justify; "><span style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; "><span style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; ">Ultimo round con la fiducia votata oggi. Non si parla d'altro che dei malpancisti del Pdl (denominati scajolani o pisaniani) o dei maroniani della Lega. Il loro dissenso rientra quasi integralmente, eccezion fatta per Fabio Gava e Giustina Destro che diventano i protagonisti della giornata insieme al Responsabile pentito Luciano Maria Sardelli ed ai 5 radicali. Nuovi nomi emergeranno dalle file dei maroniani, degli scajoliani e dei pisaniani in questa legislatura warholiana, ce n'è da star certi.</span></span></p><p style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 1em; margin-right: 0px; margin-bottom: 1em; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; text-align: justify; "><span style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; "><span style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; ">Per ora... ho dimenticato qualcuno? Si: Pionati, Brancher, Guzzanti, Calearo e chi più ne ha più ne metta.</span></span></p><p style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 1em; margin-right: 0px; margin-bottom: 1em; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; text-align: justify; "><span style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; "><span style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; "><br /></span></span></p></span><div style="font-size: small; text-align: justify; "><span class="Apple-style-span" style="line-height: 17px; "><br /></span></div><span class="Apple-style-span" ><span class="Apple-style-span" style="line-height: 17px; background-color: rgb(191, 0, 0); ">da LINKREDULO di VENERDì 14 OTTOBRE 2011 - </span><span class="Apple-style-span" style="line-height: 17px; background-color: rgb(191, 0, 0); "><a href="http://www.linkredulo.it/politica/2299-la-legislatura-dei-15-minuti-di-celebrita.html">http://www.linkredulo.it/politica/2299-la-legislatura-dei-15-minuti-di-celebrita.html</a></span></span></span><span class="Apple-style-span" style="line-height: 17px; background-color: rgb(191, 0, 0); "><p style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 1em; margin-right: 0px; margin-bottom: 1em; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; text-align: justify; "><span class="Apple-style-span" ><br /></span></p></span>Alfredohttp://www.blogger.com/profile/18038470027138590405noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7970433413335510700.post-7811047498096533792011-10-15T13:51:00.004+02:002011-10-15T13:57:30.788+02:00Il caos regna sovrano<a href="http://www.linkredulo.it/plugins/content/imagesresizecache/67d6b11633b9a7dc7dceac5ff9d206ae.jpeg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 266px;" src="http://www.linkredulo.it/plugins/content/imagesresizecache/67d6b11633b9a7dc7dceac5ff9d206ae.jpeg" border="0" alt="" /></a><span class="Apple-style-span" style="background-color: rgb(191, 0, 0); "><p style="text-align: left; vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 1em; margin-right: 0px; margin-bottom: 1em; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; "><span style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; "><br /></span></p><p style="line-height: 17px; vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 1em; margin-right: 0px; margin-bottom: 1em; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; text-align: justify; "><span style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; " >In questi giorni di bufera economico-finanziaria e di incertezza politica chi ci capisce qualcosa è bravo. Che un ciclo politico sia giunto al termine è evidente a tutti (di centro, di destra e di sinistra), il giudizio su di esso spetterà agli storici, soprattutto in merito alla capacità che Berlusconi ha avuto nel 1994 di cogliere lo spirito dei tempi con un coup de teatre troppo frettolosamente degradato dagli avversari ad 'anomalia'. Da allora la scena politica è stata monopolizzata da Berlusconi: basti pensare al fatto che, Lega a parte, ad oggi non esiste in Parlamento più nessun partito presente nel 1994 ed in ogni metamorfosi e gemmazione che hanno portato all'attuale quadro parlamentare vi è in un modo o nell'altro il suo influsso.</span></p><p style="line-height: 17px; vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 1em; margin-right: 0px; margin-bottom: 1em; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; text-align: justify; "><span style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; "><span style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; " ></span></span></p><p style="line-height: 17px; vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 1em; margin-right: 0px; margin-bottom: 1em; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; text-align: justify; "><span style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; "><span style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; " >All'interno del suo partito poi Berlusconi è stato capace di tenere insieme quanto di più diverso possibile (ex-PSI, ex-DC, ex-MSI) facendo contemporaneamente crescere una classe dirigente a sua immagine e somiglianza pescata, senza gavetta politica, dal mondo dell'imprenditoria, dello spettacolo, delle professioni. Il percorso politico di Forza Italia prima e del Pdl poi è stato un tutt'uno con quello del suo leader, benché crescessero al loro interno esperienze (come quella di Formigoni) che ambivano ad un'autonomia e che puntavano tatticamente al ricambio generazionale.</span></span></p><p style="line-height: 17px; vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 1em; margin-right: 0px; margin-bottom: 1em; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; text-align: justify; "><span style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; "><span style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; " >La crisi economico finanziaria del 2008 ha cambiato radicalmente il contesto sociale, costringendo il berlusconismo a confrontarsi con una realtà che era esattamente l'opposto di quella che aveva permesso la sua nascita. I problemi in termini di consenso non sono cominciati subito (frutto soprattutto dell'impopolare memoria del governo Prodi) ma lentamente hanno fatto capolino.</span></span></p><p style="line-height: 17px; vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 1em; margin-right: 0px; margin-bottom: 1em; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; text-align: justify; "><span style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; "><span style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; " >Il dilemma di fronte al quale ci troviamo oggi era abbastanza prevedibile: ci sarà qualcuno capace di assumere la totalità dell'eredità politica di Berlusconi? Quello che non ci poteva attendere è che bisognasse rispondere urgentemente a questo quesito, sotto la pressione dei mercati finanziari e dell'Europa. La successione senza parricidio è la cosa più difficile che possa esserci: ultimamente è riuscita solo a Lula (sull'onda di un consenso personale schiacciante) ed a Putin (in barba alle regole democratiche). Fare previsioni, o prestar fiducia a chi ne fa, è davvero inutile.</span></span></p><p style="line-height: 17px; vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 1em; margin-right: 0px; margin-bottom: 1em; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; text-align: justify; "><span style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; "><span style="vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; " ><br /></span></span></p></span><span class="Apple-style-span" ><span class="Apple-style-span" style="line-height: 17px; background-color: rgb(191, 0, 0); ">da LINKREDULO di MERCOLEDì 12 OTTOBRE 2011 - </span><a href="http://www.linkredulo.it/politica/2293-il-caos-regna-sovrano.html">http://www.linkredulo.it/politica/2293-il-caos-regna-sovrano.html</a></span><span class="Apple-style-span" style="background-color: rgb(191, 0, 0); "><p style="line-height: 17px; vertical-align: baseline; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 1em; margin-right: 0px; margin-bottom: 1em; margin-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; text-align: justify; "><span class="Apple-style-span" ><br /></span></p></span>Alfredohttp://www.blogger.com/profile/18038470027138590405noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7970433413335510700.post-35499827853052778092011-10-03T09:55:00.004+02:002011-10-03T10:45:37.467+02:00Fiat fuori da Confindustria<a href="http://www.informazioneglobale.com/wp-content/uploads/2010/07/sergio-marchionne1.jpg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 402px; height: 268px;" src="http://www.informazioneglobale.com/wp-content/uploads/2010/07/sergio-marchionne1.jpg" border="0" alt="" /></a><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">In una <a href="http://www.corriere.it/economia/11_ottobre_03/Lettera-di-Sergio-Marchionne-a-Emma-Marcegaglia_3d5df974-ed8b-11e0-8721-690dea02417b.shtml">lettera </a>a Emma Marcegaglia pubblicata oggi sul Corriere della sera, Sergio Marchionne conferma la scelta di far Fiat e Fiat Industrial da Confindustria a cominciare dal 1 Gennaio prossimo. L'anticipazione era di qualche mese fa ed è perfettamente coerente con i tempi che corrono. La necessità dell'impresa, e soprattutto della grande impresa, di fare squadra in Italia è stato un portato della modernità: di fronte ad una crescente complessità del mondo produttivo ed all'avanzata del movimento operaio, capace di proporre un'idea di società nella quale i padroni non c'erano, per questi ultimi non c'era alternativa che organizzarsi, forti delle loro risorse ed unitariamente contrattare con i lavoratori e con i governi. </span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">La globalizzazione ha mescolato le carte: mai come oggi piccole, medie e grandi imprese necessitano di un piano industriale. L'idea di società alla base del compromesso fordista viene erosa quotidianamente ed i pesci piccoli si vedono minacciati da questa erosione.</span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">Le grandissime imprese no: quelle che spendono più soldi a tenere aperto un mese in più uno stabilimento improduttivo che a trasferirlo altrove dove il costo del lavoro è più conveniente sono del tutto disinteressate delle questioni 'locali'. E' il segno della loro onnipotenza: non hanno più bisogno di essere uniti per ottenere successi e la loro capacità di spostarsi con un battito d'ali li rende forti a tal punto da concepire qualunque unione solo come un inutile vincolo. </span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">Viene amaramente da chiedersi cosa pensino ora dei no global e delle loro critiche al capitalismo quei piccoli e medi imprenditori che nel 2001 si sentivano onnipotenti, capaci di cavalcare un ciclo politico che si autopresentava come infinito e che li faceva sentire dalla parte buona della storia, in buona compagnia insieme a quei Marchionne che ora spiccano il volo lasciandoli soli.</span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">------------------------------------------------------------------------</span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">da LINKREDULO di LUNEDì 2 OTTOBRE 2011 - </span><a href="http://www.linkredulo.it/opinioni/2275-fiat-fuori-da-confindustria.html">http://www.linkredulo.it/opinioni/2275-fiat-fuori-da-confindustria.html</a></div>Alfredohttp://www.blogger.com/profile/18038470027138590405noreply@blogger.com0