sabato 15 ottobre 2011

Il caos regna sovrano


In questi giorni di bufera economico-finanziaria e di incertezza politica chi ci capisce qualcosa è bravo. Che un ciclo politico sia giunto al termine è evidente a tutti (di centro, di destra e di sinistra), il giudizio su di esso spetterà agli storici, soprattutto in merito alla capacità che Berlusconi ha avuto nel 1994 di cogliere lo spirito dei tempi con un coup de teatre troppo frettolosamente degradato dagli avversari ad 'anomalia'. Da allora la scena politica è stata monopolizzata da Berlusconi: basti pensare al fatto che, Lega a parte, ad oggi non esiste in Parlamento più nessun partito presente nel 1994 ed in ogni metamorfosi e gemmazione che hanno portato all'attuale quadro parlamentare vi è in un modo o nell'altro il suo influsso.

All'interno del suo partito poi Berlusconi è stato capace di tenere insieme quanto di più diverso possibile (ex-PSI, ex-DC, ex-MSI) facendo contemporaneamente crescere una classe dirigente a sua immagine e somiglianza pescata, senza gavetta politica, dal mondo dell'imprenditoria, dello spettacolo, delle professioni. Il percorso politico di Forza Italia prima e del Pdl poi è stato un tutt'uno con quello del suo leader, benché crescessero al loro interno esperienze (come quella di Formigoni) che ambivano ad un'autonomia e che puntavano tatticamente al ricambio generazionale.

La crisi economico finanziaria del 2008 ha cambiato radicalmente il contesto sociale, costringendo il berlusconismo a confrontarsi con una realtà che era esattamente l'opposto di quella che aveva permesso la sua nascita. I problemi in termini di consenso non sono cominciati subito (frutto soprattutto dell'impopolare memoria del governo Prodi) ma lentamente hanno fatto capolino.

Il dilemma di fronte al quale ci troviamo oggi era abbastanza prevedibile: ci sarà qualcuno capace di assumere la totalità dell'eredità politica di Berlusconi? Quello che non ci poteva attendere è che bisognasse rispondere urgentemente a questo quesito, sotto la pressione dei mercati finanziari e dell'Europa. La successione senza parricidio è la cosa più difficile che possa esserci: ultimamente è riuscita solo a Lula (sull'onda di un consenso personale schiacciante) ed a Putin (in barba alle regole democratiche). Fare previsioni, o prestar fiducia a chi ne fa, è davvero inutile.


da LINKREDULO di MERCOLEDì 12 OTTOBRE 2011 - http://www.linkredulo.it/politica/2293-il-caos-regna-sovrano.html


Nessun commento: