

Questa volta dalla guerra l'Italia ha solo da perdere in termini economici e politici: la Libia di Gheddafi ha col tempo tutelato gli interessi economici italiani e garantito il controllo dell'immigrazione clandestina attraverso i lager per migranti. Di fronte ad una simile oscenità il governo di centro-destra si è sempre comportante negando, minimizzando, facendo capire che era disposto a tutto pur di tenere i clandestini lontani dall'Italia.
Oggi l'eventualità che Gheddafi non sia più a capo del paese dall'altra parte del Mediterraneo pone due questioni: gli interessi economici ed energetici italiani che fine faranno? Dovremo aspettarci ondate migratorie incontrollate? La prima questione è tutt'altro che una sciocchezza e meriterebbe di essere affrontata seriamente, senza cinismo ma con l'idea di costruire una duratura convivenza pacifica nel Mediterraneo. E' evidente però come alla maggioranza di centro-destra, che sul contrasto all'immigrazione clandestina ha costruito immense rendite elettorali, è il secondo problema quello che preoccupa e spaventa maggiormente e che il primo è affrontato con la logica cinicamente arraffona di chi pensava di mantenere eternamente rendite di posizione grazie alle garanzie offerte da un dittatore (a cui magari è lecito anche vendere armi).
Ogni volta che questi signori aprono bocca si comprende quanto dei moti di liberazione nel Maghreb (prima ancora dell'intervento militare) avrebbero volentieri fatto a meno e quanto li infastidisce che le briciole che si spartiranno le potenze della coalizione dei volenterosi saranno molto probabilmente tolte all'Italia. Abbiano almeno il coraggio di dire che in nome degli interessi economici e del contrasto all'immigrazione clandestina sarebbero disposti a vendersi l'anima al diavolo piuttosto che scomodare nobili ragioni ideali con le quali, la storia recente ce lo insegna, non hanno niente a che fare.
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da LINKREDULO di LUNEDì 28 MARZO 2011 - http://www.linkredulo.it/politica/1908-il-pacifismo-interessato-di-una-destra-cialtrona.html
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