LOST:
T. Muzzioli, Riformisti alla rovescia. Il “neoriformismo” nell’analisi di Paolo Favilli, L'ospite ingrato (7/11/11);
A. Sartori, Un mondo senza Wall Street?, Il lavoro culturale (27/2/12);
A. Pilati, Chi sono i padroni d'Italia, L'Espresso (29/2/12);
P. Ferraris, Raniero Panzieri: una critica da sinistra dello stalinismo per un socialismo della democrazia diretta, L'ospite ingrato (3/3/12);
IL SALVATAGGIO DELLA GRECIA:
L'ombra del default greco affossa le Borse europee. A Milano giù banche e Fiat. Spread in rialzo, Il Sole 24 Ore (6/3/12);
V. Da Rold, Atene non paga chi dice no allo swap, Il Sole 24 Ore (7/3/12);
Trenta banche hanno aderito allo swap del debito greco, Il Sole 24 Ore (7/3/12);
V. Da Rold, Investitori al bivio dello swap greco, Il Sole 24 Ore (8/3/12); videoanalisi Il dilemma dello swap greco per i piccoli risparmiatori, ivi;
V. Da Rold, E. Marro, Grecia approva clausole azione collettiva: adesioni swap debito salgono al 95,7%, Il Sole 24 Ore (9/3/12);
I. Bufacchi, Debito, la Grecia «pesa» 31 miliardi, Il Sole 24 Ore (10/3/12); grafico Atene obbliga tutti i creditori allo swap;
I. Bufacchi, Uno scambio troppo punitivo per i privati, Il Sole 24 Ore (10/3/12);
A. Leipold, Quanto costa il ritardo, Il Sole 24 Ore (10/3/12);
V. Da Rold, Atene, le tre sfide impossibili, Il Sole 24 Ore (11/3/12);
POST-ELEZIONI RUSSE:
A. Dakli, Putin oltre il 60%. Il Presidente c'è, la Russia ancora no, il manifesto (5/3/12);
Opposizione in piazza contro i brogli. Putin: "Abusi saranno esaminati e puniti", La Repubblica (5/3/12);
Russia, opposizione in piazza contro i brogli Decine di arrestati, anche il leader Navalnyj, Il Fatto quotidiano (5/3/12);
Mosca blindata per le proteste anti-Putin, La Repubblica (10/3/12);
PRIMARIE A PALERMO:
E. Fierro, Palermo, caos Pd. Bersani: “Le primarie? Una risorsa, ma non risolvono i problemi”, Il Fatto quotidiano (5/3/12);
Giannini: ''Pd né di lotta né di governo'', videoeditoriale, La Repubblica (5/3/12);
L.Telese, La fatica della democrazia, Il Fatto quotidiano (6/3/12);
M. Damilano, Arriva la Grande Coalizione, L'Espresso (6/3/12);
N. Rangeri, Un gioco autolesionista, il manifesto (6/3/12);
SUPER-MARTEDì: LE PRIMARIE REPUBBLICANE:
Romney vince ma non trionfa. nel Supertuesday Santorum resiste, La Repubblica (7/3/12);
F. Rampini, Supermartedì, la vittoria di Romney assomiglia quasi a un pareggio, La Repubblica (7/3/12);
A. Aquaro, E Sarah Palin torna sulla scena pronta a sfidare la Convention, La Repubblica (7/3/12);
LOTTE E LAVORO (FOCUS ON SCIOPERO FIOM):
Semplificazione, cresce la mobilitazione. "Passo indietro del governo su articolo 14", La Repubblica (5/3/12);
Fornero: nuove norme contro le dimissioni in bianco e sulla conciliazione lavoro-famiglia, Corriere della Sera (5/3/12);
L. Campetti, Uno sciopero molto speciale, il manifesto (6/3/12);
F. Piccione, Mobilitazione contro il decreto "amichevole" con le imprese, il manifesto (6/3/12);
D. Moro, Perché il ministro sbaglia su salari e costi del lavoro, Economia e Politica (7/3/12);
M. Landini, Un'idea generale di lavoro e democrazia, il manifesto (9/3/12);
A proposito di diritti: lo strano caso di Bruno Bellomonte, il manifesto (9/3/12);
N. Fanizza, Le lotte dei pescatori, alfabeta2 (10/3/12);
San Giovanni piazza rossa di 50mila operai, il manifesto (9/3/12);
L. Campetti, Scioperare è rischioso in Fiat. Ma Landini chiede quello generale, il manifesto (10/3/12);
INCHIESTE:
Laureati, ora il lavoro è un miraggio. "Dal 2008 raddoppiati i disoccupati", La Repubblica (6/3/12); tabelle: tasso di occupazione e disoccupazione ad un anno dalla laurea, professioni di sbocco per i laureati 2011, retribuzione netta ad un anno dalla laurea;
G. Trovati, A dieci anni dalla tesi il laureato guadagna 1.600 euro. La crisi pesa su tutti i corsi, Il Sole 24 Ore (6/3/12);
P. Del Bufalo e R. Turno, Ammalarsi? Meglio al Nord che al Sud, Il Sole 24 Ore (8/3/12); La classifica dei migliori (e dei peggiori) ospedali d'Italia per tipologia d'intervento, ivi;
M. Del Corno, Non solo recessione: l’industria italiana resta prima nelle esportazioni di 249 prodotti, Il Fatto quotidiano (8/3/12);
ECONOMIA E FINANZA INTERNAZIONALE:
E. Marro, Tagliate le stime sul Pil cinese, Borse europee in negativo. A Milano Finmeccanica maglia nera, Il Sole 24 Ore (5/3/12);
La Commissione Ue ammonisce la Spagna: «Grave la deviazione del deficit, Madrid rispetti le regole», Il Sole 24 Ore (5/3/12); L'Italia raggiunge la Spagna, videoanalisi di M. Longo, ivi;
Slim batte Gates: con una dote da 68,5 miliardi è lui il più ricco del mondo. Nessun italiano nella top 20, Il Sole 24 Ore (5/3/12);
Eurozona, Pil in calo dello 0,3%. La crescita 2011 rallenta all'1,4%, La Repubblica (6/3/12);
M. Cellino, Spread, ancora tensione in Europa. Timori per Grecia e Spagna, Il Sole 24 Ore (7/3/12);
Germania: a gennaio ordini all'industria -2,7%, sotto le attese (+0,7%),Il Sole 24 Ore (7/3/12);
S. Carrer, Pil giapponese rivisto al rialzo, ma partite correnti in deficit mensile record, Il Sole 24 Ore (8/3/12);
A. Merli, Dimezzati gli utili Bundesbank, Il Sole 24 Ore (8/3/12);
C. Gubbini, “Riformare il sistema monetario o sarà guerra. Stavolta vera”, il manifesto (8/3/12);
F. Rampini, Occupazione Usa: ancora meglio di quanto sembra, Estremo Occidente (10/3/12);
D. Aquaro, Negli Stati Uniti servono 150.000 dollari all'anno per vivere. E in Italia?, Il Sole 24 Ore (9/3/12);
F. Pavesi, Allarme credito in Spagna, Il Sole 24 Ore (11/3/12);
ITALIA (economia, politica e lavoro):
Vola la cassa integrazione. A febbraio sale del 49,1%, La Repubblica (6/3/12);
A. Carli, Arrivano i Btp Italia per i piccoli investitori. Si acquistano online dal 19 marzo, Il Sole 24 Ore (6/3/12); videoanalisi di I. Buffacchi, Arriva il Btp Italia che protegge il capitale dall'inflazione ivi; scheda Che cos'è il Btp elettronico, ivi;
R. Ciccarelli, Vita da funambolo di Matteo, morto sotto un palco, il manifesto (6/3/12);
S.Intravaia, Scuola, via libera a 10mila nuovi posti. Poi lo stop in commissione Bilancio, La Repubblica (6/3/12);
S&P: "Molto sorpresi dall'Italia, pochi mesi e tanti passi avanti", La Repubblica (7/3/12);
Scuola, intesa bipartisan su assunzioni, ma salta la stabilizzazione di 10 mila precari, La Repubblica (7/3/12);
E. Bianchini, Imprenditori uccisi dalla crisi: una fiaccolata per ricordarli a Milano, Torino e Firenze, Il Fatto quotidiano (8/3/12);
Lagarde (FMI): i mercati non scommettano contro l'Italia, Il Sole 24 Ore (9/3/12);
Giù la produzione industriale, a gennaio -5% su base annua: non accadeva dal 2009. Crolla l'auto (-36,8%), Il Sole 24 Ore (9/3/12); Osservatorio sull'economia, ivi;
L. Caracciolo, La politica estera italiana e il teatrino dell’ignavia, La Repubblica (10/3/12);
POLITICA INTERNAZIONALE (guerra e pace, atomo etc.):
Obama: «Iran, tutte le opzioni sono aperte», Corriere della Sera (5/3/12);
Raid israeliani sulla Striscia di Gaza almeno 14 i palestinesi uccisi, La Repubblica (10/3/12);
M. Giorgio, La guerra dimenticata, il manifesto (11/3/12);
P. D'Emilia, Atomo e crisantemo, le menzogne di Tokyo, il manifesto (11/3/12);
IN MORTE DI ELIO PAGLIARANI:
F. Buffoni, Ciao Elio. Grazie, Nazione Indiana (8/3/12);
Per Elio Pagliarani, Le parole e le cose (8/3/12);
A. Cortellessa, Ma dobbiamo continuare, Le parole e le cose (9/3/12);
DISCUSSANTS:
S. Bologna, Conoscenza, cultura, competenza, blog La furia dei cervelli (5/3/12);
M. Salvati, Una seconda ricostruzione, Corriere della Sera (5/3/12);
F. Rampini, Perché l’austerity non ha futuro (in America), Estremo Occidente (6/3/12);
Galapagos, La mano pubblica, il manifesto (7/3/12);
C. Formenti, Il grado zero della teoria rivoluzionaria. Movimenti e organizzazione politica, Alfabeta2, pubblicato su SinistraInRete.info (7/3/12);
D. Festa, Il Nuovo Cinema Palazzo: la pratica quotidiana del bene comune, Il lavoro culturale (7/3/12);
SpotPolitik di Giovanna Cosenza, Nazione Indiana (7/3/12);
F. Rampini, Il sindaco di Rio? E’ l’Ibm., Estremo Occidente (7/3/12);
B. Spinelli, Lo sguardo cieco dell'Europa, La Repubblica (7/3/12);
M. Mancassola, C. Raimo, Italia amore: rivelazione, minima et moralia (9/3/12);
N. Villa, Apocalypse town, minima et moralia (9/3/12);
G. Ferrara, L'estinzione della democrazia, il manifesto (9/3/12);
lunedì 12 marzo 2012
Rassegna settimanale n.2 (5/3/12 - 11/3/12)
giovedì 8 marzo 2012
L'emancipazione strozzata tra centro e periferia
Le recenti elezioni in Russia ed in Iran pur avvenendo in contesti geopolitici profondamente diversi hanno manifestato un dato comune: la differenza del voto tra centro e periferia.
In Iran le forze riformiste erano state tagliate fuori dalla competizione elettorale, i loro leader sono in carcere ed a sfidarsi erano i conservatori tradizionalisti guidati da Ali Khamenei ed i fondamentalisti fedeli al presidente Ahmadinejad. La sfida era quindi tutta incentrata sull'affluenza al voto: una scarsa affluenza avrebbe indicato la sfiducia dell'opinione pubblica nei confronti dei due contendenti ed una vicinanza ai riformisti esclusi. Si è recato alle urne il 64,2% degli aventi diritto, un risultato ben al di là delle previsioni che ha legittimato la competizione elettorale sancendo la marginalizzazione dei riformisti. Il risultato è stato omogeneo in tutto il territorio nazionale eccezion fatta per Teheran (dove l'affluenza si è fermata al 48%) ed ai territori circostanti (dove è arrivata al 52%).
In Russia alle elezioni partecipavano quasi tutte le forze politiche nazionali (esclusa solo una lista), ma la consultazione aveva il sapore del plebiscito a favore di Vladimir Putin. Per vincere al primo turno era sufficiente il 50% dei voti ma Putin è arrivato al 64,3%. Discorso a parte meriterebbero le accuse di brogli elettorali e le manifestazioni di protesta che le liste sconfitte hanno fatto partire subito dopo l'ufficializzazione dei risultati (arrivando con il leader comunista Zuganov a non riconoscere il risultato). Qui vogliamo però soffermarci sul fatto che a Mosca Putin ha ottenuto il 47,2% dei voti, non raggiungendo così l'agognato 50%.
Questo fenomeno l'avevamo fino a qualche tempo fa conosciuto soprattutto in Occidente. Alle elezioni americane che assegnarono il secondo mandato a G. W. Bush fu decisiva la “pancia dell'America”, quella degli stati dell'entroterra, che votò compattamente per i repubblicani. Questo fenomeno lo conosciamo anche in Italia: nella prima repubblica il Sud Italia, soprattutto in provincia, votò dapprima a favore della monarchia nel referendum del '48, poi continuò a regalare lusinghieri risultati all'Msi e a assegnare ampie maggioranze alla Dc. Nella seconda repubblica tale fenomeno si è addirittura ampliato: i sindaci delle grandi città hanno in più fasi incarnato grandi momenti di (quantomeno creduta) emancipazione collettiva, segnando inversioni di tendenza e suscitando speranze in tutta la nazione. A metà degli anni '90 questo fenomeno divenne così significativo da far parlare di “partito dei sindaci”. Il fenomeno della Lega nord è anche spiegabile con questa chiave di lettura: il grosso del suo bacino elettorale è in provincia. Non è un caso che nel recente 2010 alle elezioni regionali venete stravinse Luca Zaia (con più del 60% dei voti) mentre alle comunali a Venezia vinse al primo turno il candidato di centro-sinistra Orsoni.
David Harvey nell'analizzare i successi elettorali delle destre tra i ceti popolari in Occidente ha messo in evidenza il fatto che queste sostenevano politiche neoliberiste che accrescevano la povertà e ridimensionavano lo stato sociale. Avveniva quindi che la parte di società maggiormente colpita da queste politiche sosteneva la vittoria delle coalizioni che le praticavano, votando cioè contro i propri interessi materiali. Harvey spiega questa apparente contraddizione con la circostanza che queste destre hanno saputo miscelare a questa politica economica il tradizionalismo religioso e politiche securitarie volte ad esorcizzare le paure figlie della globalizzazione (immigrazione, esclusione sociale ed aumento della criminalità etc.).
Nel corso dell'ultimo anno abbiamo assistito all'estendersi di questo fenomeno anche alla Tunisia ed all'Egitto. Fino a prima della primavera araba eravamo abituati a pensare a quelle società come a dei monoliti arretrati e cementificati dall'integralismo islamico. I movimenti che hanno portato alla cacciata di Ben Alì e Mubarak ci hanno mostrato delle società giovani e inquiete. Tali movimenti hanno avuto però una forte connotazione urbana, sviluppandosi nei grandi centri se non addirittura, come nel caso egiziano, arrivando a prendere il nome da una piazza centrale della capitale. Alle elezioni che si sono svolte successivamente però hanno prevalso le liste islamiche (Ennada in Tunisia ed i Fratelli musulmani in Egitto), le uniche presenti capillarmente in tutto il paese.
Il discorso di Harvey può in parte essere esteso a Tunisia, Egitto, Iran e Russia? Ritengo di si, se si aggiungono alcuni elementi al mix che permette alle forze integraliste e/o conservatrici di vincere: prima di tutto nuove ondate di nazionalismo e il legittimo risentimento nei confronti dell'Occidente prima colonialista poi alleato dei dittatori.
Visto questo contesto chi ha a cuore l'emancipazione dei popoli e la lotta alle disuguaglianze può guardare con soddisfazione al fatto che queste istanze prevalgono nei grandi centri, laddove c'è una ricca vita culturale, un tessuto associativo vivace, un mercato del lavoro recettivo? Ritengo di no. Nelle periferie vi sono i candidati naturali a diventare (laddove non lo siano già diventati) le vittime della globalizzazione e delle politiche neoliberiste. Qualunque movimento di emancipazione collettiva deve porsi il problema di coinvolgerli, abbandonando ogni moralismo pronto a condannare il loro consegnarsi a sentimenti razzisti e a ondate integraliste, ogni snobismo pronto a celebrare l'avanguardia dei movimenti metropolitani che proclamano la propria autosufficenza per poi scontrarsi con l'incapacità di radicarsi laddove le contraddizioni che denunciano provocano più sofferenza.
lunedì 5 marzo 2012
Rassegna settimanale n.1 (27/2/12 - 4/3/12)
Inauguro questa settimana un appuntamento fisso. Ogni Lunedì pubblicherò una rassegna molto parziale di articoli, interviste, inchieste, editoriali, posts, video e quant'altro è apparso sulla rete riguardo fatti più o meno attuali. L'elenco non vuole in alcuna maniera essere esaustivo. Solo per questa settimana pubblico anche alcuni links ad articoli apparsi in giorni precedenti al periodo indicato nel titolo in maniera da creare una continuità nel racconto di alcuni fatti che altrimenti sembrerebbero spuntare dal nulla.
INCHIESTA DE “IL FATTO QUOTIDIANO” SULLE DELOCALIZZAZIONI DELLE AZIENDE ITALIANE ALL'ESTERO:
Delocalizzazione, in Italia persi 34 mila posti di lavoro in due anni. Emorragia dalla Fiat (25/2/12);
Delocalizzazione, la mappa delle aziende emigrate oltreconfine (25/2/12);
Omsa, la lingerie è volata via solo per aumentare i profitti (25/2/12).
SULLO STESSO GIORNALE PRECEDENTEMENTE:
Il popolo dei call center tunisini (23/5/11);
La fuga dei call center in Albania (23/5/11).
SULLA GRECIA E IL SUO (POSSIBILE) DEFAULT:
V. Lops, Perché la Grecia può ancora fallire nonostante il salvataggio da 130 miliardi, Il Sole 24 Ore (23/2/12);
U. Marani, Punizione, pagamento, prevenzione. La Grecia di oggi come la Germania di ieri, Economia e Politica (1/3/12);
V. Da Rold, I Cds Grecia segnalano default in cinque anni al 99%. Ma Atene non è Buenos Aires. Ecco perché, Il Sole 24 Ore (2/3/12);
V. Da Rold, Grecia, non scattano le polizze anti-default, Il Sole 24 Ore (2/3/12);
Moody's declassa il rating della Grecia a spazzatura, Il Sole 24 Ore (3/3/12);
M. Cavallito, Grecia, il default pilotato svela l’inganno da tremila miliardi dei Credit default swaps, Il Fatto quotidiano (3/3/12);
A. Franceschi, Le incognite legate alla ristrutturazione del debito greco, Il Sole 24 Ore (4/3/2);
I. B., La miccia greca è ancora accesa, Il Sole 24 Ore (4/3/12);
M. Liera, Il dilemma dei risparmiatori sullo swap, Il Sole 24 Ore (4/3/12).
SUL MAXI-PRESTITO DELLA BCE E LA SITUAZIONE ITALIANA:
C. Bussi, Bruxelles apre il «paracadute» salva-Stati, Il Sole 24 Ore (27/2/12);
V. Lops, Spread, mercoledì il giorno della verità. Ecco che cosa può cambiare per BTp, BoT e azioni, Il Sole 24 Ore (27/2/12); con grafico Un anno di spread;
F. Cannata, S. Casellina, Quanta confusione su Basilea, LaVoce.info (28/2/12);
V. Lops, La maxi-asta Bce batte le attese: assegnati 529,53 miliardi al tasso dell'1%. Hanno partecipato 800 banche, Il Sole 24 Ore (29/2/12); con Maxi-asta Bce: grandi vantaggi, grandi rischi, videoanalisi di Morya Longo;
A. Baglioni, I prestiti della BCE e la stretta sul credito, LaVoce.info (29/2/12);
I. Buffacchi, Parla la responsabile rating di Standard & Poor's: «L'Italia può tornare categoria A», Il Sole 24 Ore (2/3/12).
SULLE ELEZIONI IN IRAN ED IN RUSSIA:
A. Negri, L'Iran va al voto domani. Che fine ha fatto l'Onda verde?, Il Sole 24 Ore (1/3/12);
Putin: "No alla forza, credo nella democrazia. Monti un kamikaze per il bene dell'Italia", intervista di E. Mauro, La Repubblica (2/3/12);
Iran, la sconfitta di Ahmadinejad, Corriere della Sera (3/3/12);
La Russia al voto per incoronare di nuovo Putin, Corriere della Sera (4/3/12); videoritratto Vladimir Putin. La spia che divenne zar, ivi.
SULLA RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO, L'OCCUPAZIONE ED I SALARI:
Stipendi: lussemburghesi al top, i dipendenti italiani guadagnano meno di greci e spagnoli, Il Sole 24 Ore (26/2/12);
A. Robecchi, Moderati a bastonate, il manifesto (27/2/12);
L. Campetti, Salva l'Italia crepando, il manifesto (29/2/12);
Gm e Peugeot annunciano «alleanza globale di lungo periodo». Il colosso Usa sale al 7%, Il Sole 24 Ore (29/2/12);
F. Rampini, Usa, 25% delle nuove assunzioni sono a termine, blog Estremo Occidente (29/2/12);
Auto: a gennaio vendite -18,94%, crollo "limitato" dai chilometri zero. Il mercato ai livelli del 1984, Il Sole 24 Ore (1/3/12);
F. Rampini, Operaio cercasi, ma chi lo forma?, blog Estremo Occidente (2/3/12);
Il tasso di occupazione giovanile e totale, Lavoce.info (2/3/12);
M. Toaldo, Sette domande polemiche sulla riforma del mercato del lavoro, blog Italia2013 (2/3/12);
V. Gandus, Assalto al cielo, la classe operaia va sui tetti, Il Fatto quotidiano (4/3/12).
LA MORTE DI LUCIO DALLA:
C. Fabretti, Lucio Dalla. Tra la via Emilia e la luna, Onda Rock (2/3/12);
Ombre di Lucio, Blob (puntata dell'1/3/12).
UN'ANALISI SULLA TAV, I RISULTATI DEL MOVIMENTO NO TAV E LA SUA LETTURA DEL CAPITALISMO:
G. Viale, La Grande Opera pubblica e il capitalismo finanziario, il manifesto (4/3/12).
SU GRAMSCI, TURATI E SAVIANO:
R. Saviano, Elogio dei riformisti, La Repubblica (28/2/12);
A. Höbel, Ennesimo attacco a Gramsci e alla storia del PCI, Marx XXI (1/3/12);
G. Fresu, Processate Gramsci, Marx XXI (1/3/12).
ALTRO (SU BORGHESIA E CAPITALISMO, DEMOCRAZIA IN FABBRICA E IN ITALIA, DEMOCRAZIA E CAPITALISMO, DESTRA E SINISTRA, COMUNISMO):
S. Žižek, La rivolta della borghesia salariata, Le parole e le cose (17/2/12); pubblicato su Internazionale N. 937, ANNO 19, pp. 80-3 col titolo “L'epoca delle rivolte borghesi;
C. Sarno, Non solo una bacheca, l'Unità (26/2/12);
I. Diamanti, C'è democrazia senza i partiti?, La Repubblica (27/2/12);
F. Cassano, Egonomia. Così l'individuo senza società ha cancellato la politica, La Repubblica (1/3/12);
G. Sartori, Essere di sinistra, essere di destra, Nazione Indiana (1/3/12)
L. Cavallaro, Perché non possiamo non dirci comunisti, il manifesto (1/3/12).