sabato 25 febbraio 2012

"Le cialde non sono tutte uguali. I politici sì!"



L’ultima pubblicità di una nota marca di caffè con Paolo Bonolis e Luca Laurenti gioca su un consumatore ‘qualunquista’ che dice “le cialde sono tutti uguali” suscitando lo scandalo dei beati Bonolis e Laurenti che scendono dal Paradiso per spiegare all’ignaro consumatore qualunquista quale eresia abbia detto e che le cialde “da fuori sono tutte uguali, ma dentro no”. Guardando quella scenetta mi è parso di riconoscermi ogni volta che sento dire frasi che mettono sullo stesso piano tutta la politica. Attenzione: non è mia intenzione assolvere in alcuna maniera neanche un esponente della nostra classe dirigente, ma quando questa equiparazione è la giustificazione per atteggiamenti di indifferenza o di bieco familismo (‘in fondo pensano tutti a se stessi, tanto vale che lo faccio anch’io’) di solito mi incazzo davvero e sono capace di stare a parlare accalorandomi fino a quando il mio interlocutore non si stanca.

È difficile pensare che la pubblicità del duo Bonolis-Laurenti non giochi consapevolmente su questa ambiguità, soprattutto in questi tempi in cui la credibilità della classe politica è ai minimi storici. Per questo è di una agghiacciante e spietata attualità: cosa è veramente capace di cambiarti una giornata? Per cosa vale la pena spendere del tempo (e del denaro) per vivere meglio? Per un oggetto di consumo, vero spartiacque contemporaneo nella costruzione della personalità. Se poi l’oggetto in questione è il caffè il nostro discorso è ancora più valido visto il suo alto valore simbolico: un prodotto capace di riassumere in sé un’identità nazionale ed uno stile di vita. Se non è possibile (e non ne vale la pena) cambiare il mondo tanto vale comprare qualcosa che cambi la giornata: un bel caffè appunto!


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da LINKREDULO del 13/2/12 - http://linkredulo.it/giornale/opinioni/2478-qle-cialde-non-sono-tutte-uguali-i-politici-siq.html

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